Vettel: 10. Ok: probabilmente il problema di Alonso ha tolto dai giochi il suo unico e possibile rivale, però Seb è stato un marziano. Innanzitutto nei primi giri sorpassa alla grande Alonso e Rosberg, smentendo ancora una volta i detrattori che dicono che non sa vincere sorpassando. Da lì in poi scappa via e nessuno può riprenderlo. Al penultimo giro abbassa di oltre un secondo il suo ritmo segnando il giro veloce, il che dimostra che aveva molto margine, ma era in Multi 21!
Raikkonen: 9. In quattro gare ha già raccolto una vittoria e due secondi posti. Nella gara in cui non ha velocità di punta e fa fatica a sorpassare dimostra cervello scegliendo le due soste e tenendo il ritmo necessario in funzione della sua scelta. E la decisione di Kimi e della Lotus paga, dato che Iceman controlla al meglio l’usura degli pneumatici e arriva secondo senza troppi problemi. Peccato solo che sul podio non ci fosse lo champagne!
Grosjean: 8,5. Toh: chi si rivede. L’anno scorso scelse il Bahrain per mettere in mostra il meglio del suo repertorio e anche nel 2013 si mette in luce nello stato arabo. Molto solido nel gestire al meglio le Pirelli, corretto nel corpo a corpo con Perez e intelligente nell’evitare i guai quando quelli davanti a lui si davano sportellate. Podio meritato che scaccia i fantasmi. E forse anche Valsecchi.
Di Resta: 9. Ripete la strategia dell’anno scorso su 2 cambi gomme e anche questa volta la sua gara è da incorniciare. Per molti giri Paul è secondo davanti alle Lotus, ma poi vengono fuori i limiti dela sua Force India ed è costretto ad arrendersi di fronte a Raikkonen e Grosjean. Dopo il brutto finale di stagione dell’anno scorso era importante dare un segnale positivo e oggi è arrivato: bravo Paul!
Hamilton: 7,5. Nelle qualifiche e nella prima metà di gara non pare un fantasma. All’improvviso comincia ad ingranare e pian pianino rosicchia decimi agli avversari fino ad ingaggiare e vincere un duello con Webber per la quinta posizione. La Mercedes non era per niente veloce oggi, ma Hamilton, ancora una volta ha fatto la differenza.
Perez: 7+. Finalmente Checo si sveglia dal letargo e ci delizia con una prestazione importante. Bravo fin dalla partenza, aggressivo come sempre, forse anche troppo nella battaglia col compagno di squadra Button, dato che va a sbeccare il muso. A differenza del compagno non va in crisi di gomme e arriva sesto. Bentornato.
Webber: 5. Vettel corre sul velluto dopo aver superato Alonso e Rosberg. Webber gira con pista spesso libera, ma maltratta le sue gomme e perde rapidamente il vantaggio sugli avversari, scivolando indietro e terminando settimo. Poteva fare molto di più e stavolta non c’è benzina, Vergne o gomma che possa giustificarlo.
Alonso: 9. Quest’anno non gira come nel 2012, inutile negarlo. Alonso, però è sempre lo stesso martello dell’anno scorso e senza DRS compie una gara maiuscola, lottando contro tutto e tutti e arrivando col gruppetto del quinto nonostante la sosta in più per rimettere a posto l’ala posteriore. Sarebbe stato facile farsi prendere dalla rabbia e distruggere gli pneumatici cercando la rimonta, ma l’asturiano recupera terreno sugli avversari gestendo al meglio le gomme e sorpassando anche senza DRS.
Rosberg: 6. Se la Mercedes lo costringe a fare una gara su 4 pit stop mettendogli contro il suo volere le gomme medie nel terzo stint, lui non ha colpe. Grande combattente, finchè ha potuto ha lottato e non si è dato per vinto.
Button: 5. Grandissima lotta con Perez e bella prima parte di gara, poi non riesce a gestire le gomme e si scioglie come neve al sole nel giorno in cui la McLaren sembra essersi un po’ ripresa.
Massa: sv. Cosa si può dire al povero Felipe? Due forature in una gara sono veramente una cosa esagerata. Peccato, perchè il degrado sulle sue gomme era quello previsto, e il suo ritmo avrebbe potuto consentirgli quantomeno di arrivare con Di Resta.
Hulkenberg e Gutierrez: 6 e 4. La Sauber nel deserto proprio non filava. Hulkenberg prova invano ad ottenere qualche punto cercando una strategia conservativa. Almeno ci prova, mentre Gutierrez va pianissimo per tutto il weekend ed riesce perfino a finire la gara dietro alla Caterham di Pic.
Ricciardo: 5. Stavolta parte male e questo fa la differenza. Comunque sul giro secco ha dato ancora una volta la paga a Vergne.
Maldonado e Bottas: 6+ e 5,5. La Williams di quest’anno è proprio lenta, però Maldonado, con una buona gestione delle gomme, giunge al traguardo undicesimo. Bottas bravo a passare la Q2, ma in gara soffre troppo nel terzo stint, perdendo diverse posizioni.
Sutil sv; Vergne sv; Pic 6,5; Bianchi 6; Chilton 5,5; Van der Garde 5.
Extra. Sarah Winkhaus: 5. La bellissima inviata di Sky Sport non sembra per niente tagliata nel ruolo di conduttrice del Paddock Live. Il suo italiano è troppo deficitario e la sua simpatia (geniale nell’esclamare: “Maledetto congiuntivo!”) non basta ad attenuare le sue lacune. Inoltre è un po’ troppo logorroica: sarebbe meglio lasciar parlare di più il Genè o il Villeneuve di turno.
Mazzoni e l’erba del Bahrain: 8. Durante le libere ha detto qualcosa del tipo: “I meccanici tolgono l’erba dalla macchina di Hamilton.” Quale erba? Quella tipica di un deserto?
Red Bull e una donna sul podio: 1o e lode. In un paese che dà alle donne i diritti di una teiera, il gesto della Red Bull di mandare una ragazza del team a ritirare il premio vittoria sul podio è stato molto bello e apprezzabile.
Gp del Bahrain: 9,5. Eravamo abituati a gare piatte e prive di emozioni nel deserto del Bahrain, e quella dell’anno scorso poteva essere solo una piacevole eccezione. Beh: quest’anno il Gp del Bahrain è stato incredibilmente bello dal primo all’ultimo giro, con tantissimi sorpassi e duelli anche senza DRS. Una delle gare più spettacolari degli ultimi anni, sicuramente la più bella nella storia di questo circuito.