Alonso: 10. Folata di vento vera o no (e propendiamo per il no), in qualifica non è stato perfetto. Ma il suo campo di battaglia non è il sabato, ma la domenica. La sua qualità è la costanza di ritmo, non il giro secco. Ed ecco che alla domenica abbiamo visto il solito Alonso: spettacolare al primo giro, con un sorpasso all’esterno a Raikkonen e Hamilton, ottimo nella gestione delle gomme, martello quando doveva esserlo. Seconda vittoria in stagione, seconda vittoria a Barcellona e la consapevolezza di guidare la miglior vettura.
Raikkonen: 9. Ha perso un po’ troppo tempo con Vettel, però a differenza del tedesco “Iceman” ha portato a termine la corsa con 3 cambi gomme e senza avere particolari problemi nel seguire la strategia di partenza. Bellissimo il sorpasso a Vettel, così come la manovra su Hamilton nei primi giri. La Lotus non avrà il budget dei grandi team e le loro capacità di sviluppo, ma ha un pilota come Raikkonen che fa la differenza.
Massa: 8,5. Dal punto di vista velocistico non è stata una prestazione eccelsa, dato che ha preso più di 25 secondi da Alonso, ma c’è anche da considerare che partiva nono e che nella prima parte di gara è stato bravissimo. Poi ha subito un po’ troppo il degrado delle gomme posteriori, ma non ha avuto alcun problema nel mantenere il terzo posto. Ora che la Ferrari è una grande vettura ci si aspettano da lui ottimi risultati: vietato sbagliare.
Vettel: 6. Anonimo. La Red Bull non valeva la Ferrari, ma 38.2 secondi da Alonso sono troppi. In chiave campionato il quarto posto non è un risultato da buttar via, ma in chiave mondiale bisogna registrare il fatto che la Red Bull mangia ancora troppo le gomme e che Vettel, così come in Cina, è stato costretto a cambiare strategia in corsa e non ha avuto subito la lucidità di rendersi conto di non poter fare 3 soste.
Webber: 6. Allo start sembra una lumaca dato che lo sfilano diversi piloti, e questo lo costringe ad anticipare la prima sosta per poter girare da solo e saltare i piloti davanti. Ritmo gara non lontano da quello di Vettel, certo che se parte sempre così non potrà mai piazzarsi bene.
Rosberg: 6,5. Seconda pole consecutiva e altra buona partenza. Stoico nel mantenere la leadership nel primo stint, poi monta le gomme dure ed è costretto ad arrancare. Il sesto posto a un minuto da Alonso è frustrante, ma che poteva fare di più? Intanto per la prima volta finisce davanti ad Hamilton in gara e non è poco.
Di Resta: 6,5. La partenza negativa gli è costata un paio di punti, però lo scozzese ha corso ancora una volta bene, e l’ennesimo piazzamento nella top ten rinforza il suo status nel mercato di Formula 1.
Button e Perez: 6. I grandi aggiornamenti della McLaren si sono rivelati una mezza bufala. Non solo non si sono fatti passi avanti, ma rispetto al Bahrain la McLaren ha fatto molta più fatica, tanto che Button non è entrato nel Q3. La zona punti era l’obiettivo massimo ed entrambi i piloti l’hanno centrato: Button con una rimonta propiziata dalla sua grande gestione delle gomme, Perez con una buona prima parte di gara che lo ha visto vicino al trenino dei migliori.
Ricciardo: 6,5. Il pacchetto di sviluppo della Toro Rosso ha funzionato bene e la discreta qualifica ha fatto il resto. Punticino prezioso per l’australiano, autore di una gara discreta.
Gutierrez: 7-. Sarà che ha corso in una pista che conosceva molto bene, ma Esteban ci ha capito qualcosa e ha sfiorato la zona punti con una corsa intelligente e non priva di momenti in cui si è messo in luce. Che sia un punto di partenza per il futuro, non di arrivo.
Hamilton: 4,5. Ok: la Mercedes di Barcellona, giro secco a parte, faceva pena. Eppure Rosberg ha spremuto il massimo e ha ottenuto 8 punti, mentre Lewis è completamente sparito sin dalla partenza ed è arrivato di un soffio davanti a Sutil, che aveva avuto una sosta ai box interminabile. Primo colpo a vuoto da quando è in Mercedes e prima grossa arrabbiatura nel post gara. Hai fatto una scelta importante passando in Mercedes: questo dà onori, ma anche oneri Lewis.
Hulkenberg: 5,5. Gara sotto tono per il tedesco. Certo: la Sauber di quest’anno è tutt’altra cosa rispetto alla veloce macchina del 2012, però “Hulk” dopo una prima parte di gara discreta sparisce nelle retrovie e termina dietro al compagno di squadra.
Maldonado e Bottas: 5. La Williams di quest’anno è riuscita nell’impresa di peggiorare i tempi realizzati nelle qualifiche dell’anno scorso, unica vettura del lotto a farlo. I due piloti, però, stanno subendo la vettura invece di darsi da fare per migliorarla.
Sutil 6 di stima. Questo ragazzo sta dimostrando di essere un professionista solido, ma purtroppo ad ogni gara gliene capita una diversa. In principio fu il dado ruota, poi Gutierrez lo prese in pieno, poi Massa gli bucò una gomma, infine un nuovo problema al pit stop. Insomma: sembra lo Schumacher del 2012. Non mollare Adrian.
Pic 6,5 ; Bianchi 6; Van der Garde 6,5; Chilton 5; Grosjean sv; Vergne sv
Extra. Dasha c’è e Fernando vince: 8. La scaramanzia lascia sempre il tempo che trova, eppure sul web è un tam tam di frasi del tipo: “Dasha per la seconda volta era ai box durante la gara e Fernando ha vinto.” Oppure: “ogni volta che la Rai segue il gran premio in diretta la Ferrari vince.” Dopo la Cina, questa volta ho assistito nuovamente alla gara scolandomi una lattina da 355 ml di Red Bull. Aggiungiamo anche questa alla lista?
Lo sfogo del sabato di Fernando: 4. “Sono deluso dalla vettura.” 24 ore dopo: “vettura perfetta.” Bipolarismo?
La foratura di Alonso e la bravura del muretto: 10 e lode. Si è sempre pronti a puntare il dito contro Domenicali & Co. quando qualcosa va male. Stavolta Alonso ha forato, ma il muretto si è subito accorto della perdita di pressione della gomma e lo ha richiamato ai box. Rischiava di fare un giro con una ruota bucata, e invece il muretto box, ha individuato il problema con prontezza, tant’è che molti manco si sono accorti della foratura. Poteva essere una tragedia sportiva per la Ferrari: e invece no, grazie alla tempestività del team.
Il team radio di Hamilton: 3. “Mi ha appena sorpassato una Williams.” Embè? Hai voluto la bicicletta Mercedes? E ora pedali. Tra l’altro Maldonado, ricordando Barcellona 2012 avrebbe potuto urlare allo stesso modo: “Sto lottando con una Mercedes.”
Gp della Spagna: 6+. Gara molto piatta e con pochi spunti interessanti. Che è più o meno ciò che si può dire di quasi tutti i gran premi disputati a Barcellona.