Rosberg: 9. Voleva a tutti i costi fermare la striscia positiva di Hamilton, e c’è riuscito nella sua amata Montecarlo. Bravo a sfruttare la sua occasione nel migliore dei modi. Continueranno ad esserci polemiche per quel suo errore in qualifica, ma la sensazione è che in questo weekend Rosberg ne avesse un po’ più di Hamilton sul passo gara e nella gestione delle gomme. Ora è di nuovo leader del mondiale, ma dopo l’episodio di Montecarlo dovrà reggere la pressione asfissiante di Hamilton.
Hamilton: 8. Dopo quattro vittorie consecutive arriva la battuta d’arresto, e Lewis non è che la prenda bene, anche per via del dritto di Rosberg in qualifica che ha portato alle bandiere gialle e all’impossibilità per Hamilton di giocarsi la pole. In gara Hamilton sta sempre vicino a Rosberg, però non è mai in grado di impensierire il compagno di squadra. Il problema all’occhio è la mazzata finale sulle ambizioni di vittoria, ma da qualche giro avevo già perso contatto da Rosberg.
Ricciardo: 8. Porta ancora una volta a casa il massimo possibile, però questa volta anche grazie alla Dea Bendata, che ferma Vettel prima, Raikkonen poi, e infine gli permette perfino di giocarsi la piazza d’onore con un Hamilton rallentato da un problema all’occhio. La prestazione di Ricciardo è positiva, con un ritmo non irresistibile all’inizio, ma assolutamente competitivo nella seconda parte di gara.
Alonso: 7. Le telecamere non lo inquadrano quasi mai, anche perché lo spagnolo della Ferrari corre la maggior parte della sua gara in solitudine, con un bel vantaggio su quelli dietro, ma con un gap considerevole da quelli davanti, tuttavia porta a casa un quarto posto con una gara sufficiente, complici anche gli episodi negativi occorsi a Raikkonen e Vettel. Non molto fortunato al via, dove ha un buono scatto, ma rimane tappato dalle Red Bull e non può andare a sinistra per la presenza di Raikkonen.
Sarebbe da 6, ma merita un voto in più per aver tirato il pacco a Justin Bieber.
Hulkenberg: 7+. Il tedesco della Force India dimostra ancora una volta di essere un mastino, portando a casa una preziosa quinta posizione. Il suo passo gara non era un granché, e ha dovuto sudare per tenere dietro le McLaren, ma è riuscito nel suo intento. Da volpone il sorpasso su Magnussen al Portiere.
Button: 6,5. La McLaren torna a rivedere un po’ di luce grazie al sesto posto del campione del mondo 2009. Male in qualifica, dove esce nel Q2, mentre lo scatto al via è buono, anche se non è stato limpidissimo nella toccata a Perez. Furbissimo nello sfruttare le bandiere blu per scavalcare Magnussen.
Massa: 7. Il kamikaze Ericcson lo spedisce a muro durante le qualifiche, costringendolo a scattare dalla sedicesima piazza. Felipe non si perde d’animo e sceglie una strategia diversa dagli altri, evitando il cambio gomme durante la safety car. Sembrava una follia, e invece arriva settimo.
Grosjean: 6. Patisce il passo indietro della Lotus. Approfitta dei guasti degli avversari per portare a casa altri punti, ma almeno poteva avvicinarsi a Bianchi nelle fasi finali…
Bianchi: 9. E’ lui l’eroe di giornata. Porta i primi punti iridati alla Marussia, e non solo grazie alla fortuna, visto che il suo ritmo non era per nulla lento se paragonato a quello di Sauber e Lotus. L’intelligenza e la chiarezza della FIA in tema di penalità lo costringe a scendere di una posizione nella classifica finale, ma può comunque festeggiare i primi meritatissimi punti.
Magnussen: 6,5. Nonostante Raikkonen lo abbia spinto fuori, arriva al traguardo in decima posizione, tornando in zona punti dopo un digiuno di tre gare. Il campione della WSR 3.5 ha disputato un weekend solido, dimostrando due attributi enormi nel sorpasso a Vergne alla Rascasse, ma anche qualche limite, vedi Hulkenberg che lo passa al Portiere.
Ericsson: 6. Un voto in meno per essere andato a muro in qualifica portandosi a braccetto Massa. L’ex GP2 ha corso con prudenza, evitando i guai, a differenza del compagno di squadra. Sfiora la zona punti: di più non poteva chiedere.
Raikkonen: 7. La media tra il 9 che si sarebbe meritato fino alla safety car e il 5 per quel sorpasso avventato su Magnussen. Prima che Chilton gli rovinasse la gara Iceman stava guidando in maniera convincente, tenendo un passo veloce e più incisivo di quello di Alonso. Nelle retrovie tutto è diventato difficile, eppure Raikkonen, complici incidenti e rotture degli avversari, era riuscito a tornare in zona punti. Poi ha provato a superare Magnussen al Loews sbagliando il punto di frenata, e bye bye punti. Molto brutto l’atteggiamento nel post gara, quando dichiara che quell’errore lì non pesa, perché tanto la gara era rovinata comunque.
Kobayashi: 5. Aveva un’occasione d’oro per andare a punti, e arriva perfino dietro al suo compagno di squadra.
Chilton: 3. L’anno scorso una manovra killer su Maldonado: quest’anno ha rovinato la gara di Raikkonen, tamponandolo in regime di safety car.
Gutierrez: 5. Aveva la grande occasione di portare punti preziosi ad una Sauber in crisi tecnica, e invece lui la butta via girandosi alla Rascasse, come fece Fisichella nel 1998. Solo che Fisico ripartì e arrivò secondo: Guti ha terminato lì la sua gara.
Bottas: 6. Non termina la corsa per via del cedimento del propulsore Mercedes. Stava cogliendo qualche punto.
Vergne: 7. L’unsafe realease e la rottura del motore non dipendono da lui. “JEV” il suo lo ha fatto alla grande, con una qualifica da leone e una gara che lo vedeva lottare per la quinta-sesta posizione.
Sutil: 6. E’ andato a sbattere, vero, ma almeno ci ha regalato un po’ di spettacolo.
Kvyat: 6,5. Per la grande qualifica e perché era a punti prima del ritiro.
Vettel: sv. Quest’anno non gliene va bene una. La centesima gara in Red Bull finisce dopo pochissime tornate a causa di una problema al turbo, però Seb aveva scavalcato Ricciardo in partenza, e in qualifica è andato bene pur con un problema all’ERS.
Perez sv; Maldonado sv;
Extra. Gp di Monaco: 6,5. Come al solito si sono visti dei trenini a Montecarlo, ma rispetto a gare di anni passati abbiamo anche avuto dei sorpassi, il fattore affidabilità che ha inciso sull’andamento della corsa, e la sorpresona della Marussia sul podio.
Il tifoso di Palermo: 9. Ci sarà stata un po’ meno gente sugli spalti, ma i nostri a Monaco c’erano, e hanno mostrato la loro passione per il motorsport. Da segnalare il fan che ha anche colto l’occasione per festeggiare il ritorno in serie A del suo Palermo, appendendo un bandierone nei pressi del Loews.
Capelli e Bottas che si ferma di Bottas: 7. Un po’ di umorismo non fa mai male, però vogliamo di più! Dopo il contatto Chilton-Raikkonen avremmo voluto sentire un’ipotesi di team radio di Raikkonen da parte di Ivan Capelli. Qualcosa del tipo: “Nel mio intimo c’è Chilton.”