Formula 1: le pagelle del Gp del Belgio 2014
26 Agosto 2014 - 14:44
|

Ricciardo: 9,5. Il sorridente e simpatico Ricciardo non smette di stupire. Appena si presenta l’opportunità lui piazza colpo: appena deve lottare con gli avversari tira fuori la grinta e si fa valere, come il suo amato tasso del miele. In Belgio la Red Bull pareva avere tante chance di vittoria quante ne ha Balotelli di comportarsi bene, eppure, complici i pasticci della Y1Mercedes, a trionfare è Ricciardo. E zitto zitto tiene aperti i sogni iridati. Mezzo punto in meno per l’errore nel Q3, dove ha buttato via la terza posizione.

Rosberg: 7. Sicuramente non fa apposta a bucare la gomma posteriore sinistra di Hamilton, ma la sua azione ha comunque provoca danni più grandi di quanti fatti da Riccardino Fuffolo nel trailer di “Mani in Alto”. La sua guida, nell’arco di tutta la gara, non convince appieno. Bravo quando deve difendersi dagli avversari con l’ala seriamente danneggiata e nel momento in cui c’è da martellare per provare una disperata rincorsa su Ricciardo, ma nel momento di rimontare fa vedere ancora delle titubanze, arrivando a spiattellare una gomma mentre è alle spalle di Sebastian Vettel. Polemiche a parte, ora ha un vantaggio di 29 punti su Hamilton.

Bottas: 8. Riscatta l’opaca gara dell’Hungaroring con una prestazione solida. Non brillantissimo in qualifica, dove sotto la pioggia non va oltre la sesta posizione, ma in gara è sempre lì con i migliori, e la scelta di fare un secondo stint molto lungo gli vale il podio. Un podio artigliato a pochi giri dalla fine, dopo un sorpasso sul connazionale Kimi Raikkonen.

raikkonen ferrari fp3Raikkonen: 8,5. Iceman a Spa dà sempre il meglio di sè, e in Belgio è riuscito a nobilitare la scadente F14T. Arriva quarto, sfiorando il primo podio stagionale, e corre benissimo nonostante un assetto non perfetto, messo in piedi un po’ a casaccio a causa dei diversi guai avuti nelle prove libere. A fine gara non è contento, perché lui mira a ben più di un quarto posto, e quando Kimi parla così è un buon segno.

Vettel: 6. Merita la sufficienza per la grande prestazione in qualifica e perché ha dovuto correre in condizioni tecniche inferiori a quelle di Ricciardo, con un motore con 20 cavalli in meno e un setup raffazzonato, visto che al venerdì ha potuto fare solo 11 giri. Tuttavia il distacco da Ricciardo è francamente imbarazzante per un campione come Vettel, e lui è il primo ad esserne consapevole. Porta a casa un quinto posto, grazie ad un ottimo cambio di strategia e a diversi sorpassi negli ultimi giri.

jenson button gp belgio 2014Button: 7. Sceglie di allungare i primi due stint per avere le gomme molto fresche nel finale di gara, e la sua decisione paga, visto che recupera terreno e poi supera Fernando Alonso, più Kevin Magnussen dopo la penalità inflitta al danese. Lucido nel decidere la strategia e nel duello (non mostrato dalla regia principale FOM) con Felipe Massa.

Alonso: 5,5. Gara piuttosto incolore. La squadra fa di tutto per metterlo in difficoltà, facendogli iniziare la gara con la Spada di Damocle di 5 secondi di stop and go e rifilandogli una strategia di gara francamente incomprensibile. Tuttavia nemmeno Fernando è quello dei giorni migliori, e passa una consistente parte della sua gara a litigare con Magnussen. Nel finale prova a riprendersi la posizione su Vettel ,ma lo tampona, rompendo la sua ala anteriore. Gara da dimenticare.

Perez: 7. La Force India soffre maledettamente le basse temperature e la poca aderenza in pista. Perez si difende come può nelle qualifiche, mentre in gara porta la sua vettura a punti, sfruttando la sua grande capacità di gestire l’usura delle gomme. Ottima riscossa dopo il crash di Budapest.

Kvyat: 6,5. Il giovane russo adora le piste veloce, e a Spa si è esaltato, kvyat gp belgio toro rossoportando altri punti preziosi alla Toro Rosso. Una corsa bella e convincente. Mezzo punto in meno per essere andato in testacoda, al sabato, perché stava imprecando a causa dell’eliminazione nel Q2.

Hulkenberg: 6,5. Molto deludente in qualifica, dove finisce fuori nel Q1 per i suoi errori sotto la pioggia. Combattivo e concreto in gara, dove riesce a portare a casa un punto, grazie alla penalità inflitta a Magnussen.

Vergne: 6. La scelta di restare fuori più a lungo degli altri nel primo stint non paga. Un peccato, perché la velocità c’era e il suo passo era pressoché identico a quello di Kvyat.

Magnussen: 6. Guardiamo ad entrambe le facce della medaglia. Quella positiva: lotta ad armi pari contro tre campioni del mondo, e nei duelli si mostra un osso duro. Quella negativa: la manovra difensiva sul rettilineo del Kemmel è troppo dura. Ma anche la penalità di 20 secondi è esagerata.

Massa: 4. Bottas festeggiava sul podio: lui dov’era? Disperso.

Sutil e Gutierrez: 6. Viaggiano su un ritmo simile a quello dei piloti di metà gruppo per buona parte della gara. Di più non potevano fare.

Bianchi: 7. Per la grande qualifica. Peccato che la corsa si comprometta dopo la Source, con Maldonado che gli fora una gomma.

Lotterer: 7. Per aver dato 1 secondo ad Ericsson in qualifica.Chilton

Ericsson: 3. Per aver preso 1 secondo in qualifica da Lotterer, che non toccava in F1 dal 2002.

Chilton: 10. Il vero eroe del weekend. Pronto a sacrificare il suo sedile per il bene della squadra, decide di mettere da parte la nobiltà d’animo e la generosità, rimettendosi in gioco e correndo il gran premio in seguito ad un “cambio di circostanze” in casa Marussia.

Maldonado sv; Grosjean sv

Hamilton: sv. Terzo ritiro della stagione, e così come le altre volte senza colpe. Alla partenza è bravo a infilare Rosberg, ma si fa raggiungere troppo facilmente nell’arco di un giro. Poi il contatto con Rosberg e la gomma bucata mettono fine alle sue speranze di recuperare terreno in campionato, e forse anche all’idillio con la Mercedes.

Gp Belgio: 8,5. Bella, bella, bella gara. Questa Formula 1 regala corse emozionanti, e noi ce le gustiamo.

Quei falsoni della FDA: 2. All’Hungaroring hanno pesantemente marciello spacriticato su Twitter Marciello, salvo poi cancellare il Tweet incriminato dopo la valanga di critiche ricevute. In Belgio, invece, si sprecano gli elogi per il giovane pilota della Racing Engineering, a mò di Istituto Luce. Alla FDA dovrebbero ricordarsi che i giovani piloti del proprio vivaio si sostengono sempre, nel bene e soprattutto nel male.

La direzione gara e la bandiera a scacchi in GP3: 4. Avete visto la bandiera a scacchi in gara 1 di GP3? No: perché la direzione corsa non si era accorta che la gara era finita, e ha dovuto mandare la bandiera rossa, perché i piloti stavano continuando a girare. Figuraccia.

La love story tra Rosberg e Stella Bruno: 10. Sapete perché Rosberg è entrato in contatto con Hamilton? Per rovinargli la gara? Ma no! Lo ha fatto per seguire il consiglio della sua amata Stella Bruno, che in passato gli ha suggerito di comportarsi da cattivo ragazzo, perché gli str… vanno dappertutto. Nico si sarà pure sposato con Vivian, ma nel profondo continua a dimostrare amore per Stella Bruno.

boselli