Vettel: 10-. Il blistering delle soft? Nemmeno quello lo ferma! Il rientro ai box al secondo giro pare fin troppo prematuro, ma il suo ritmo con gomme medie è impressionante, e a differenza di Massa, Rosberg, Hamilton e Raikkonen, Seb svernicia tutti quanti nella sua rincorsa alla leadership, girando, nel traffico, più forte di Webber che ha pista libera. Con la vittoria arriva anche il quarto titolo piloti, conquistato con merito e maturità. Belli i festeggiamenti spontanei a suon di “donuts” e arrampicata in stile Castroneves. In una F1 dai protocolli rigidi, ci ha regalato uno show.
Rosberg: 8. Voleva scattare come a Singapore e non ci riesce, ma si riprende subito la posizione su Hamilton. Rimane tappato dietro a Massa per quasi metà gara, ma il pit stop anticipato gli permette di passare il ferrarista e di girare sul suo ritmo, decisamente buono. Il secondo posto arriva in rincorsa, con una serie di giri veloci che costringono Raikkonen a spingere e a distruggere le sue gomme. Dopo quattro gare di digiuno riporta la Mercedes sul podio e al secondo posto della classifica costruttori.
Grosjean: 10. L’eroe di giornata è lui. Partito diciassettesimo, decide di percorrere 14 giri con le soft per provare ad arrivare in fondo senza più fermarsi. Una mossa azzardata, ma vincente, sulla falsariga di quanto aveva fatto in Canada lo scorso anno. Guida con intelligenza fino a 20 giri dal termine, per poi sparare tutto quello che ha. Il podio è un premio più che meritato per la sua prestazione e per i numeri mostrati in questi ultimi mesi, con la ciliegina sulla torta di aver surclassato Raikkonen in India.
Massa: 7. Come al solito straordinario al via, ma come al solito si ammoscia nel momento decisivo del gran premio, coadiuvato dal muretto box che non reagisce al pit stop di Rosberg. Il quarto posto non è certo un risultato da buttar via, anzi, ma nella gestione delle gomme ha lasciato parecchio a desiderare. L’impressione è che potesse fare qualcosa di più, considerando che nel finale girava più lento di Grosjean che aveva 17 giri in più sulle gomme.
Perez: 8,5. Whitmarsh, la scorsa settimana lo aveva difeso dalle critiche dei giornalisti inglesi, e “Checo” lo ha ripagato con una grandissima prestazione, degna del miglior Perez. Mette da parte gli eccessi di agonismo per seguire la strategia pianificata, con un primo stint abbastanza lungo sulle gomme medie, e riesce nell’intento. Intelligente nel risparmiarsi un po’ di gomma per il finale, cosa che gli consente di passare Hamilton per la quinta piazza. Finisce a 4 secondi dal podio, e con la McLaren di quest’anno è tanta roba.
Hamilton: 5,5. Weekend scialbo per il campione del mondo 2008, sovrastato nel confronto diretto da Rosberg. Bravo allo spegnimento dei semafori, ma sul rettifilo perde due posizioni a vantaggio di Massa e Rosberg. Poi si limita a seguire Rosberg prima e, dopo che Nico ha passato la Ferrari al pit, Massa poi, senza mai tentare un attacco al brasiliano. Ancora una volta non lavora al meglio con le gomme, dato che negli ultimi giri perde la posizione su Perez.
Raikkonen: 5. Abbiamo punito Vettel per essersi ribellato all’ordine di squadra in Malesia, e facciamo lo stesso con Iceman. Dopo aver ricevuto più di un favore da Grosjean nel corso di questi due anni, era il momento di restituire qualcosa, anche perchè le gomme finite e i problemi con la benzina non gli avrebbero permesso di finire sul podio. A parte questo, la sua gara è stata abbastanza strana: molti problemi con le soft e nella prima parte dello stint con le medie, poi viene fuori alla distanza, ma cinquanta giri con le medie erano troppo anche per lui.
Di Resta e Sutil: 7+. Sarà stata l’aria di casa, sarà stato il ritorno ad una gara incentrata sull’ottimale gestione delle gomme, ma fatto sta che la Force India si è rimessa a filare, e Di Resta e Sutil hanno potuto mostrare il meglio del loro repertorio. Di Resta finisce ottavo, Sutil nono dopo un pit stop al primo giro per un urto alla partenza.
Ricciardo e Vergne: 6,5 e 6. I due giovani del programma Red Bull hanno disputato una gara sufficiente a Greater Noida. Ricciardo gestisce bene le medium nella prima parte di gara, e grazie a questo artiglia un punto, resistendo senza problemi ad Alonso. Vergne finisce tredicesimo a un giro dal leader, ma perchè frenato da una collisione alla partenza.
Webber: 7,5. Capitano tutte a lui, al Barrichello dei giorni nostri. Il ritiro è una beffa, dopo una gara tutto sommato buona, anche se non aveva assolutamente il passo di Vettel. Se ne torna ai box piuttosto imbronciato, ma siamo sicuri che preferisse assistere dal podio alla festa di Vettel?
Gutierrez: 5. Vanifica tutto con una partenza anticipata. Bravo a resistere per oltre 40 giri con le gomme medie, ma ormai la zona punti era un miraggio.
Maldonado e Bottas: 6,5 e 5,5. Per direttiva della FIA devono sorbirsi delle soste molto più lente, necessarie a verificare il fissaggio dei dadi ruota. Nonostante questo, Maldonado arriva a due secondi dalla zona punti. Bottas, invece, dopo una buona qualifica e un discreto inzio, evapora alla distanza.
Hulkenberg: 6. Peccato per il ritiro a pochi giri dalla conclusione, che gli preclude un altro piazzamento in zona punti. A differenza delle scorse gare non regala spettacolo, ma la sua prestazione era comunque molto solida, specialmente nella prima parte della gara, quando ha tenuto a bada Raikkonen.
Alonso: sv. Il rischio della strategia con gomme medie nel primo stint era quello di incorrere in un incidente alla partenza. Purtroppo per lui, il contatto con Webber gli distrugge subito la corsa. Ci regala qualche sorpasso, ma la sua gara non è giudicabile.
Button: sv. Come Alonso, lo start gli costa la possibilità di fare una bella gara. Deve rientrare dopo poche tornate per cambiare le gomme (si era rotto il cerchione dell’anteriore destra dopo la toccata con Alonso alla curva 4) e lì la sua gara finisce. Bello il sorpasso alla curva 3 alla Toro Rosso di Vergne.
Bianchi 6,5. Per la qualifica, dove era a un decimo da Maldonado, poi in gara paga un pit stop orribile. Fa quello che può. Chilton 5. Arriva davanti a Bianchi solo per i guai del francese ai box, ma sulla performance pura le busca ancora. Van der Garde e Pic sv.
Extra: Gp India: 6. Qualche bella lotta, tanta strategia, sportellate tra compagni da squadra, ma alla fine il vincitore è sempre lo stesso, e sempre di gran lunga.
Programmazione Rai: 4. La gara era prevista per le 14.30, poi si scopre che è alle 15, ma in realtà il collegamento avviene alle 15.15, perchè prima c’è “La Vita In Diretta” con un’intervista di Giletti.