Hamilton: 10. Quando Hamilton corre come sa, non c’è n’è per nessuno. Dopo una curva ha preso il largo, e gli avversari lo hanno rivisto solo al parco chiuso al termine della gara. Una vittoria netta e senza discussioni, che gli permette di issarsi al secondo posto della classifica piloti.
Rosberg: 7,5. Mezzo voto in più per un’altra ottima partenza, dove ha passato Vettel e non si è fatto intimidire dalla manovra di chiusura del campione del mondo. Finisce secondo e rimane in testa al campionato, ma quei 17 secondi da Hamilton non gli faranno certo dormire sonni tranquilli.
Vettel: 8. Tutti attendevano di vedere come si sarebbe comportato Vettel senza avere la vettura più veloce. Nel fine settimana di Sepang abbiamo avuto una prova: secondo in qualifica a 55 millesimi da Hamilton, terzo in gara e fino a metà gp in lotta con Rosberg. Non pulitissima la sua manovra al via su Rosberg: limpidissimo, invece, il sorpasso sul compagno di squadra Ricciardo, a chiarire chi è il leader in Red Bull.
Alonso: 7. Parte quarto, finisce quarto, anche grazie alle sventure di Ricciardo. Il due volte campione del mondo ha corso al massimo delle sue capacità, tenendo il ritmo di Vettel e Ricciardo nel primo stint, faticando con le gomme dure e tornando un po’ più competitivo nel finale di gara, ma le Mercedes sono ancora inarrivabili.
Hulkenberg: 8. Solita gara da mastino. Tenta di compensare la minor velocità della Force India rispetto alle vetture di testa facendo una sosta in meno, ma era impossibile stare davanti ad Alonso. Più lo si vede correre così bene in ogni tipo di condizione, e più non si capisce come i top team possano averlo snobbato.
Button: 6. Si limita al compitino, e a fine gara dichiara di essersi divertito a duellare con le Williams. Contento lui…
Massa e Bottas: 6,5 e 7. La Williams non era veloce come a Melbourne, ma la zona a punti era alla portata e infatti Massa e Bottas terminano in settima e ottava posizione. Clima un po’ teso per quell’ordine di scuderia non rispettato da Massa, ma a conti fatti Bottas non avrebbe comunque passato Button.
Magnussen: 6. Nonostante i 5 secondi di stop and go per l’incidente con Raikkonen, Magnussen ha centrato due punti. Weekend molto più difficile rispetto a quello dell’Albert Park, soprattutto per il passo indietro fatto dalla McLaren.
Kvyat: 7. I poco informati, che non lo avevano mai visto correre, attribuivano il suo arrivo in F1 ai denari provenienti dalla Russia. Ebbene, Kvyat, al suo secondo gran premio, è arrivato nuovamente in zona punti. Sarà giovane e inesperto, ma la stoffa c‘è.
Grosjean: 7. Con questa Lotus così acerba e fragile, un undicesimo posto è un risultato da non buttar via. La macchina non c’è: Grosjean sì.
Raikkonen: 6. Hulkenberg tocca la gomma posteriore destra di Alonso e non accade nulla: Magnussen tocca la posteriore destra di Raikkonen, e subito questa si buca, vanificando la gara di Iceman, che poi ha anche avuto dei problemi al DRS proprio quando era in lotta con altri piloti. Peccato, perché il ritmo non era poi così male.
Kobayashi ed Ericcson: 7 e 6. Buona gara per i piloti della Caterham, che dopo una buona partenza lottano come possono contro vetture più veloci di loro. Dopo i pochi km fatti nelle prove, era impossibile chieder loro di più.
Ricciardo: 7. Fino al pit stop incriminato stava facendo una gara di buon livello, anche se per lui il ritmo di Vettel era diventato insostenibile. Bersagliato da errori del team, dai giudici di gara e dal flussometro, ormai è totalmente calato nei panni di Webber. Un Webber 2.0 un po’ più sorridente e reattivo alla partenza.
Gutierrez e Sutil: 5,5 e 4,5. Perché almeno Gutierrez è entrato nel Q2 e non si è pateticamente lagnato delle gomme.
Chilton 5; Bianchi 4; Maldonado sv; Perez sv; Vergne sv
Extra. Gp Malesia: 6. Rispetto al Gp d’Australia c’è stata un po’ di azione in più.
Massa e i suoi giorni da servo: 8. Già alla seconda gara in Williams gli chiedono di far passare Bottas. Un po’ come Fry in Futurama che non voleva più fare il fattorino ed è finito a fare il fattorino, Massa è andato in Williams per non ricevere più ordini di scuderia e riceve ordini di scuderia.
Le domande intelligenti a Kimi Raikkonen: 3. I giornalisti si lamentano dell’atteggiamento di Raikkonen nei loro confronti. Poi oggi, a fine gara, una pit reporter ben nota e di cui non facciamo il nome, chiede a un Kimi furente per la foratura dovuta al contatto con Magnussen : “Che problemi hai avuto?” Risposta gelida: “Se hai visto la gara ho bucato la gomma posteriore.”
I giudici di gara e l’accanimento su Ricciardo e Magnussen: 2. Ogni commento è superfluo.