Ford non interessata ad un rientro in F1 per ora
06 Febbraio 2017 - 19:21
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Il gigante americano continua a pensare che i costi sono il principale fattore per cui non c’e interesse in un ritorno nella categoria a breve

L’arrivo recente di Liberty Media come proprietario della Formula 1, ha portato la speranza di un futuro roseo per i Gran Premi e la possibilità che ciò aiuti ad attrarre diversi costruttori nei prossimi anni. Inoltre, la FIA si augura che eventuali marchi interessati attualmente non iscritti al mondiale, possano cominciare ad entrare in trattative nei prossimi per il post-2020.

Infatti, grazie ad un accordo tra la Federazione Internazionale e motoristi attualmente coinvolti, ossia Ferrari, Renault, Honda e Mercedes, l’attuale formula con motore V6 ibrido rimarrà fino al 2020. Dopo questa data però è tutto aperto; verrà presa la decisione sul continuare a lavorare con questi tipi di motore oppure stravolgerli con un concetto completamente diverso.

Sebbene un cambio di regole dal 2021 possa essere allettante per quei brand attualmente non in F1, Ford vede pochi profitti rispetto agli enormi costi in un eventuale coinvolgimento nel mondiale. Dave Pericak, direttore di Ford Performance ha rilasciato queste dichiarazioni a Motorsport.com: “Non stiamo pensando ad un ritorno in F1. Non vedo possibile un nostro ingresso in tempi brevi”.

“La Formula 1 è costosa. Se si va a guardare tutte le serie in cui siamo coinvolti, c’e una pertinenza tra gli obbiettivi che abbiamo, lo sviluppo, le tecnologie e le persone che lavorano e tutto questo lo traduciamo dentro le auto stradali. Tutte le categorie in cui partecipiamo hanno questi elementi”.

L’ultima presenza di Ford nel mondiale F1 risale al 2003 in collaborazione con la Jordan, stagione nella quale ha conquistato una incredibile vittoria con Giancarlo Fisichella nel Gran Premio del Brasile. Pericak si è poi trovato costretto a smentire anche i rumors riguardanti un possibile ingresso in IndyCar, ripetendo che le categorie di corse a cui lavorano sono strettamente legate a quelle dello sviluppo di auto stradali, quindi GT Supercar e WRC. “Usiamo la pista per testare e migliorare le nostre tecnologie e le portiamo nelle auto stradali – ha continuato Pericak – questo sta funzionando bene, non solo nelle GT ma anche negli altri prodotti”.

 

Francesco Cortellessa