SOCHI – In queste ore stanno emergendo diverse indiscrezioni sul possibile futuro della Red Bull nel caso in cui non riuscisse a stringere un accordo con un fornitore di motori competitivo.
L’ultima voce, rilanciata da Sky Sports F1 nella persona di Martin Brundle, ha del clamoroso. Chris Horner, team principal della Red Bull, starebbe valutando la possibilità di scendere in campo in prima persona acquistando la squadra e mantenendola in F1 anche a discapito della volontà di Mateschitz di abbandonare il Circus nel caso in cui la Red Bull non riuscisse ad assicurarsi le power unit Mercedes e Ferrari versione 2016. Horner sarebbe infatti più flessibile rispetto a Mateschtiz e ai piani alti della Red Bull sulla questione motori, e sarebbe pronto ad accettare le power unit Ferrari versione 2015 pur di garantire un futuro in F1 alla scuderia di Milton Keynes, accettando quindi lo status di scuderia cliente.
“Sono sicuro che Christian Horner proverà questa soluzione se servirà a tenere a galla la squadra,” ha detto Martin Brundle. Ricordiamo che non è inedito che un team principal di una squadra finisca poi col diventarne proprietario: il precedente più noto è quello di Ross Brawn, che per una sterlina acquistò la Honda F1 a inizio 2009, ribattezzando il team Brawn GP. Ross Brawn salvò molti posti di lavoro e permise alla ex Honda di partecipare al campionato 2009, e grazie a una monoposto spaziale e al doppio diffusore riuscì addirittura a portare a casa il titolo costruttori e quello piloti con Jenson Button. Vedremo se Horner seguirà le orme di Brawn.
Del resto Horner non è un novellino in questo campo: la Arden International, squadra di GP2 e suo ex team quando guidava in F3000, è di sua proprietà. “Avrebbe molto senso fare una mossa stile Brawn,” ha affermato il già citato Brundle. “I soldi ci sono; poi ovviamente Horner dovrà tenere sotto controllo i costi successivi.”