SAKHIR – La McLaren vuole disperatamente tornare ai fasti di un tempo, ma i sogni di gloria sono stati riposti nel cassetto anche nel 2019. La MCL34, la nuova monoposto della scuderia di Woking, è parsa discretamente veloce e più indovinata rispetto alla precedente, però non in grado di lottare per le posizioni di vertice.
Il weekend di Melbourne ha in parte rasserenato la scuderia di Woking, grazie all’ottima qualifica di Lando Norris, ma ha anche lasciato il rimpianto di non aver conquistato nemmeno un punto nella gara inaugurale del mondiale. Non solo: Carlos Sainz, autore di una pessima qualifica, è stato costretto al ritiro dopo pochi giri a causa di un problema tecnico all’MGU-K sulla sua power unit Renault. Sebbene il pilota spagnolo si sia fermato quasi subito per cercare di salvaguardare l’integrità del propulsore, l’avaria patita nel GP d’Australia pare sia stata particolarmente grave e lascerà degli strascichi pesanti sul campionato della McLaren.
In queste ore è emerso che il personale tecnico della Renault ha comunicato alla McLaren di cestinare l’MGU-K che ha ceduto nella gara di Melbourne: i danni sulla componente non sono riparabili. La scuderia inglese ha quindi dovuto installare sulla vettura di Sainz il secondo e ultimo MGU-K utilizzabile prima di incorrere in penalizzazioni sulla griglia di partenza. La McLaren ha inoltre deciso di sostituire per precauzione anche MGU-H, motore a combustione interna e turbo.
Nei prossimi giorni verranno effettuati dei controlli sulle componenti di Melbourne dismesse per il GP del Bahrain per capire se possano essere recuperabili per le prossime gare.