La Haas non ci sta a perdere a tavolino i punti conquistati nel GP d’Italia, e sta cercando di studiare ogni soluzione per cancellare la squalifica inflitta a Roman Grosjean dopo le verifiche tecniche della gara di Monza. In seguito a una protesta ufficiale presentata dalla Renault, gli stewards hanno estromesso dalla classifica finale del GP d’Italia Grosjean, che aveva preso la bandiera a scacchi in sesta posizione. Il pilota francese e il suo team si sono perciò visti cancellare gli 8 punti ottenuti.

La motivazione dietro la decisione dei commissari riguarda un’irregolarità sul fondo vettura della VF-18. Se guardati dal basso, gli angoli anteriori del T-Tray avevano un raggio superiore ai 50 millimetri consentiti dal Regolamento Tecnico. La Haas era a conoscenza di questo fatto, dovuto a un aggiornamento introdotto nel GP del Canada. La scuderia americana aveva chiesto tempo alla FIA per realizzare un aggiornamento conforme alle regole, impossibile da produrre in tempi brevi a causa della pausa estiva. A Monza il team non aveva ancora risolto la problematica, e dopo il reclamo della Renault è arrivata la squalifica.

Gunther Steiner, team principal della Haas, ha però dichiarato che la squadra si è appellata contro la decisione presa a Monza e ha aggiunto: “Non siamo per nulla d’accordo con la decisione dei commissari di penalizzare il nostro team, e siamo fermamente convinti che dovrebbe esserci restituito il sesto posto che abbiamo meritato in pista”. 

Prima di giovedì sera la Haas ha inviato un memoriale alla FIA con le controdeduzioni alle argomentazioni usate dagli stewards per escludere le monoposto americane dalla classifica finale del GP d’Italia. Nella prossima settimana a Parigi verrà discusso l’appello.