Nell’ultima riunione dello Strategy Group si è tenuta una discussione in merito alla riduzione dei costi in F1. L’idea dei team era quella di imporre un tetto massimo al costo delle power unit e del cambio, così da ridurre le spese dei team clienti.
La maggior parte dei team ha votato a favore del tetto di spesa su power unit e cambi, ma la Ferrari ha esercitato il suo diritto di veto per bloccare la decisione. A rivelarlo è stata la FIA con un comunicato ufficiale.
“La FIA, nel corso dell’ultima riunione dello Strategy Group e in accordo con la FOM, ha suggerito di fissare un prezzo massimo per le power unit e i cambi per le squadre clienti,” recita il comunicato. “Queste misure sono state messe ai voti e sono state apprezzate dalla maggioranza delle squadre, ma ad ogni modo la Ferrari SpA ha deciso di schierarsi contro e ha esercitato il suo diritto di veto che le è riconosciuto da diverso tempo secondo gli accordi preso con la governance della F1.”
Nel comunicato traspare molta freddezza verso la Ferrari, visto che la scuderia di Maranello si è messa di traverso su una soluzione volta a ridurre i costi e votata da quasi tutti gli altri team di F1. La Federazione Internazionale ha addirittura valutato l’opportunità di impedire alla Ferrari di esercitare il diritto di veto, ma è poi scesa a più miti consigli. Sempre il comunicato recita infatti: “Nell’interesse del campionato, la FIA ha deciso di non sfidare dal punto di vista legale l’utilizzo del diritto di veto da parte della Ferrari SpA.”