I tecnici di Maranello hanno provato a studiare a tavolino una soluzione che potesse permettere quantomeno a Vettel di fare le gare di Austin e Città del Messico con la quarta power unit. Il quarto motore di Vettel aveva però già accumulato 2.763 km: il rischio di un problema di affidabilità era troppo altro.
La Ferrari ha quindi deciso a malincuore di seguire quanto pianificato già in Canada, e farà ricorso alla quinta componente ICE sulle power unit sulle monoposto di Vettel e Raikkonen. Entrambi i piloti dovranno perciò scontare una penalizzazione di dieci posizioni sulla griglia di partenza del Gp degli Stati Uniti.
A confermare l’indiscrezione filtrata nel primo pomeriggio di giovedì è stato Sebastian Vettel. “Dovremo scontare una penalità di 10 posizioni in questo weekend, visto che mettiamo un nuovo motore, ma questa era già una cosa prevista,” ha affermato il pilota della Ferrari. “Non è un grande segreto o una grossa sorpresa per noi. Questo è sempre stato il nostro piano, così da poter avere il motore migliore possibile in ogni momento della stagione.”
Come invece anticipato due giorni fa, la Ferrari non userà ad Austin una power unit aggiornata; la quinta unità motrice è identica a quella introdotta dal Cavallino Rampante nel Gp d’Italia.