Ferrari: le impressioni sui quattro giorni di test.
09 Febbraio 2013 - 16:31
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Questa settimana è stata particolarmente importante per le squadre di Formula Uno: sul circuito di Jerez, infatti, i team hanno potuto finalmente mettere in pista le monoposto con le quali tenteranno l’assalto al Mondiale 2013. Dopo due mesi di pausa, indiscrezioni giornalistiche e lavoro in fabbrica, quindi, si è tornati alla sana prova del cronometro e dell’asflato.
Per la Ferrari sono stati senza ombra di dubbio quattro giorni molto intensi, sia per la ferrari-f138-test-massamole di lavoro svolto sia per le aspettative riguardanti la F138. I test di Jerez sono stati dedicati soprattutto alla ricerca della miglior soluzione di posizionamento degli scarichi e all’ottimizzazione del rendimento del diffusore. A riprova di ciò la Rossa ha girato con diversi sensori posti davanti alle ruote posteriori (oltre al classico Tubo di Pitot), ottimi sia a controllare il comportamento dei terminali che la temperatura delle gomme. La scuderia di Maranello ha lasciato l’Andalusia con meno patemi d’animo rispetto alla passata stagione. Certo: il pilota di punta Fernando Alonso non era presente alle prime prove stagionali, e i valori in campo sono piuttosto difficili da comprendere durante le prove invernali, eppure si è potuto chiaramente percepire un cauto ottimismo provenire dagli uomini della Ferrari.

Al sito ufficiale del Cavallino, Felipe Massa ha voluto esprimere alcuni giudizi in merito ai suoi tre giorni di prove. “Sono stati tre giorni molto importanti, utili per capire la direzione sulla quale la squadra dovrà concentrare il lavoro di sviluppo da qui a Melbourne,” ha detto Felipe. “Avevmo tante cose da provare: la macchina si è adattata bene, non è stata difficile da guidaree mi è sembrata piuttosto stabile e bilanciata.” Il 538265_468799916501169_474870475_nferrarista è parso anche molto più sereno rispetto all’anno scorso, quando lui e il suo ingegnere di pista Rob Smedley lasciarono Jerez scuri in volto e tesi per l’incapacità di far fronte alla scarsa velocità della Ferrari. La tranquillità di Massa è dovuta a tre giorni di lavoro in cui è stata rispettata la tabella di marcia, e nel terzo giorno il brasiliano si è tolto la soddisfazione di segnare il giro più veloce, peraltro marcando il tempo di riferimento della quattro giorni spagnola. Felipe, però, ha spento sul nascere i facili entusiasmi creati dal tempone di giovedì, tenendo i piedi ben saldi al terreno. Il paulista ha affermato: “Il giro veloce? Non significa niente, non era questa la priorità: dobbiamo ancora concentraci sull’assetto della vettura e sicuramente lo faremo a Barcellona durante il secondo test.”

Pedro De la Rosa, nonostante un problema al cambio avuto al venerdì mattina al suo secondo giro, è riuscito comunque a fare più di quaranta giri e a raccogliere dati importanti. A La Gazzetta dello Sport, riguardo alla vettura 2013 ha detto: “Ho trovato una buona macchina di base, che reagisce alle regolazioni, che ha un ragionevole incendio-ferrari-jerez-de-la-rosa-2013bilanciamento.” Insomma: per l’ex collaudatore della McLaren la Ferrari parte da un livello di competitività quantomeno discreto. Il pilota spagnolo avrà il compito di occuparsi del simulatore, e proprio sull’importanza del simulatore e sul livello di quello di Maranello ha espresso delle considerazioni. “Il simuatore Ferrari? Non siamo dove vogliamo essere, ma sono fiducioso… La McLaren ha iniziato a lavorare sul simulatore per prima, nel 2003 e quindi ha un po’ di anni di vantaggio. Dobbiamo migliorare: il primo passo, ovviamente è quello di mettere a posto la struttura.”