Ferrari indagata e poi assolta dalla FIA per driver coaching nel Gp d’Australia
08 Aprile 2016 - 10:01
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Il comportamento tenuto dalla Ferrari nel Gp d’Australia era stato messo sotto inchiesta da parte della Federazione Internazionale dell’Automobile. La Federazione, in seguito alla segnalazione anonima di una squadra di F1, ha rinvenuto una foto che ha mostrato come nella pit board di Vettel venissero date delle informazioni per regolare i comandi sul volante, violando di fatto il divieto di driver coaching introdotto in questa stagione. Nella foto, riportata in copertina e in calce all’articolo, LFS6, che fa riferimento a una posizione di un manettino sul volante della Ferrari.

La Ferrari ha però spiegato alla Federazione che è stata data un’informazione di sicurezza a Vettel, visto che in quel momento il dashboard dello sterzo non funzionava correttamente, e quindi il Cavallino Rampante non ha posto in essere nessun comportamento illecito. La FIA ha accettato le spiegazioni della Ferrari e ha deciso di non adottare alcun provvedimento sanzionatorio.

Nel giudizio favorevole alla Ferrari ha pesato anche quanto avvenuto nel briefing fra squadre, piloti e direzione gara antecedente la corsa, con Charlie Whiting che aveva inoltre chiarito che, stante la poca chiarezza sulle regole in materia di team radio vietati e linee guida per il pilota bandite, a Melbourne ci sarebbe stata clemenza, mentre dal Bahrain in poi la Federazione sarebbe stata inflessibile.

 

vettel_pitboard_melbourne