La 6 ore di Città del Messico si è giocata sul filo del rasoio nelle classi GT. Tra le Pro hanno dominato la Ferrari #71 di Rigon-Bird e l’Aston #95 di Thiim-Sorensen. Le due sfidanti hanno preso il largo sin dalle prime fasi, giocandosi la corsa con un distacco sempre molto contenuto tra di loro.
Nel primo stint Sam Bird ha forzato i tempi ed ha portato a circa 4” il vantaggio sulla vettura britannica condotta in quel momento da Sorensen. Il danese però, ha iniziato a rimontare verso il finale della prima ora mentre la 488 GTE dell’inglese ha iniziato ad andare in crisi gomme e la #95 si è fatta sotto riuscendo a passare in testa. Poco dopo però, il grande lavoro dei meccanici di AF Corse ha rimesso le cose come stavano facendo tornare Rigon in pista con un paio di secondi di vantaggio su Thiim dopo i cambi pilota. La lotta è sempre stata qui davanti, le Porsche, le Ford l’altra Ferrari e l’altra Aston non sono mai esistite. Da segnalare una buona rimonta della #51 di Calado e Pier Guidi. Su questa vettura si è poi verificato un guasto causato da un bug elettronico che l’ha relegata indietro in classifica, fino a chiudere al sesto posto finale. Nonostante una vettura non all’altezza, la Porsche è riuscita comunque ad ottenere il terzo gradino del podio con la #91 di Lietz-Makowiecki, autori di una gara perfetta condotta con intelligenza.
Il disastro per la Ferrari è successo nel finale di gara. Rigon stava controllando la situazione quando è sopraggiunta una full corse yellow. Il pilota veneto non ha sufficientemente rallentato superando il limite di velocità imposto dal regolamento. Il risultato ha rovinato la corsa al team di Amato Ferrari: infatti Rigon è passato per primo sotto la bandiera a scacchi ma la penalità inflitta a lui è stata di 10” secondi aggiunti al suo tempo finale. Il vantaggio sull’Aston #95 era di poco più di un secondo quindi la vittoria è automaticamente andata a Thiim-Sorensen in maniera rocambolesca. Comunque punti importanti per la Ferrari che resta in testa al mondiale costruttori e recupera punti in quello piloti.
In classe GTE AM continua a stupire il nostro Matteo Cairoli. Proprio lui è l’artefice del grande successo della Porsche 911 RSR #77 del Dempsey Proton Racing, assieme a Marvin Dienst e a Christian Ried. Alla quarta ora il team lo ha messo in macchina approfittando del fatto che al comando ci fosse l’Aston con Dalla Lana alla guida, ossia il più lento dell’equipaggio. In pochi giri si è liberato del canadese andando a costruire subito un grande vantaggio che la vettura ha poi gestito nel finale, evitando la rimonta del team inglese. Secondo posto proprio per l’Aston #98 di Dalla Lana-Lamy-Lauda, terza l’altra Porsche #86 di Wainwright-Foster-Barker. Ferrari in fondo alla classifica e mai in lotta in questa classe.
Prossimo appuntamento ad Austin fra due settimane per la 6 ore del Circuit of the Americas