Il sabato mattina all’Hockenheimring conferma il trend dell’intero weekend: Ferrari a dettare il passo, Mercedes all’inseguimento. Le rosse di Maranello hanno dominato nuovamente la sessione, migliorando di tanto i propri riferimenti cronometrici in risposta alle offensive degli avversari. Non potendo valutare quanto Mercedes fosse giù di motore, o quanto Ferrari fosse già proiettata alla qualifica, allo stato dell’arte Charles Leclerc ha recitato la parte del leone, risultando pressoché imbattibile nel secondo settore, frutto di una guida estremamente precisa e aggressiva. Ogni stint su gomma rossa ha portato ad un miglioramento sostanziale, abbassando il crono sino ad un limite soglia di 1.12:380: un tempo per ora inarrivabile per la concorrenza.
Che stamattina porta il nome di Max Verstappen. L’olandese si è infilato alla stregua di un wurstel nell’hot dog rosso delle Ferrari. Gran primo e terzo settore, quasi due decimi persi nel secondo, regno incontrastato del monegasco. Uno scossone importante sia di Max che della Red Bull, che fa scalare Sebastian Vettel in 3°. L’idolo di casa è comunque vicino alla vetta, ma la new entry per la prima fila non lo manderà di certo in visibilio. In 4° ecco Valtteri Bottas, primo alfiere di una Mercedes palesemente, e apparentemente, in difficoltà. La miscellanea di fattori, quali le alte temperature, la mappatura conservativa, e un non perfetto feeling col tracciato, ci ha consegnato una freccia d’argento parecchio sofferente sia nel secondo settore, che nell’ultimo, congenialmente adatto alle caratteristiche della W10.
Tutti i nodi verranno al pettine in qualifica. Anche perché sembra piuttosto improbabile che Lewis Hamilton, 6° a mezzo secondo da Leclerc, si ritrovi a rincorrere per 72 millesimi la Haas di un comunque superlativo Kevin Magnussen. Non sfigura Kimi Raikkonen, 9°, così come Carlos Sainz, 7°, capace di mettersi alle spalle la Red Bull di Pierre Gasly. Romain Grosjean centra la top 10, mentre fanno il passo del gambero le Racing Point. In coda, come di consueto, le Williams.