Il Gran Premio di Spagna è la quinta tappa del Campionato del Mondo 2016 di Formula 1. La vigilia della gara catalana è davvero ricca di colpi di scena, soprattutto alla luce di quanto successo nel precedente Gran premio di Russia a Sochi: la Red Bull, infatti, ha deciso di scambiare Daniil Kvyat e Max Verstappen, portando l’olandese nella casa madre e “retrocedendo” il russo alla Toro Rosso, scuderia con cui aveva debuttato nella massima serie solo un’anno e mezzo prima.
Troppo grave per Helmut Marko il comportamento di Kvyat in Russia, quando ha speronato per ben due volte la Ferrari di Sebastian Vettel in partenza, rovinando la sua gara e quella del tedesco e del suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, anche lui coinvolto nell’incidente alla prima curva. Eppure Daniil aveva conquistato il suo primo podio stagionale solo il Gran Premio precedente a Shanghai, con una gara davvero magistrale.
Tuttavia alcune indiscrezioni parlano di una decisione già presa prima del patatrac di Sochi: una scelta per blindare Verstappen, un talento puro su cui la scuderia di Milton Keynes ha scommesso fin da subito e che nelle ultime settimane era finito al centro di alcune voci di mercato, che parlavano di un interessamento di altri team, tra cui Mercedes e Ferrari.
Per quanto riguarda il campionato, invece, Nico Rosberg si presenta al Montmelò da leader della classifica iridata, a punteggio pieno, mentre il compagno di squadra Lewis Hamilton deve recuperargli ben 43 punti, dopo le disavventure delle prime quattro gare, tra problemi tecnici e partenze sbagliate.
QUALIFICHE – Nel sabato di Barcellona, la Mercedes è ancora una volta la monoposto migliore sulla griglia, monopolizzando la prima fila. Hamilton batte ogni pronostico, rubando a Rosberg la pole position per la terza volta in stagione con quasi tre decimi di vantaggio sul compagno di squadra.
Seconda fila interamente conquistata da una sorprendente Red Bull, con Daniel Ricciardo davanti al nuovo arrivato Max Verstappen. Straordinario l’esordio per il 18enne, che nelle prime due sessioni ha preceduto il team-mate rifilandogli anche un considerevole distacco.
Disastro, invece, in casa Ferrari: sia Kimi Raikkonen sia Sebastian Vettel non sono riusciti ad avere il giusto feeling con la SF16-H e non sono andati oltre la terza fila, con il finlandese davanti al tedesco. Vettel, nel suo tentativo in Q3, non è nemmeno riuscito ad eguagliare il suo miglior tempo delle FP3, segno evidente delle sue difficoltà con la Rossa.
Valtteri Bottas apre la quarta fila precedendo il primo dei piloti di casa, Carlos Sainz, il quale ha continuato a mostrare la propria competitività in questo weekend. Sergio Perez e Fernando Alonso chiudono le prime cinque file dello schieramento. Per lo spagnolo si tratta del primo accesso al Q3 da quando ha fatto il suo ritorno alla guida di una McLaren. Anche per quanto riguarda il binomio McLaren-Honda si tratta dell'”esordio” nell’ultima sessione di qualifiche.
Male Felipe Massa: in casa Williams hanno calcolato male i tempi per rimandare in pista il brasiliano, costringendolo a rimanere escluso dalle qualifiche dopo i primi 18 minuti della Q1.
GRIGLIA DI PARTENZA GP SPAGNA 2016
GARA – La partenza è subito cruciale: alla prima curva, Rosberg brucia ancora una volta Hamilton, passando al comando della gara, ma il tedesco ha settato male un parametro del motore sul suo volante e in curva 3 ha un calo di potenza. Hamilton capisce che quella è l’unica occasione per riprendersi la posizione, va all’attacco del compagno, che però lo chiude. L’inglese va sull’erba, si gira e tocca la vettura gemella, ponendo fine alla gara di entrambi. Le due Mercedes sono incredibilmente fuori dopo poche centinaia di metri e la gara assume un volto tutto nuovo, con Red Bull e Ferrari a giocarsi una vittoria decisamente insperata alla vigilia del weekend.
Al rientro ai box della Safety Car, Ricciardo guida il gruppo davanti a Verstappen, Sainz (autore di una partenza superlativa) e alle due Ferrari, con Vettel che ha sopravanzato Raikkonen. All’ottavo giro il tedesco attacca con decisione e passa lo spagnolo, mettendosi subito a caccia dei due “toreri” in prima e seconda posizione. Due giri dopo è la volta di Raikkonen, che passa Sainz in curva 1 e si accoda al compagno di squadra.
Ora la guerra tra la scuderia austriaca e il Cavallino è tutta basata sui nervi saldi e la strategia, anche perché il circuito catalano presenta davvero pochissime occasioni di sorpasso.
Ricciardo si ferma per la prima volta al dodicesimo giro e cede la leadership a Verstappen, che diventa il più giovane pilota nella storia della Formula 1 ad aver condotto una gara. Il giro seguente vanno al cambio gomme sia l’olandese che Raikkonen, mentre Vettel attende fino al sedicesimo passaggio.
La graduatoria rimane quasi invariata dopo il primo valzer di pit stop: le due coppie di piloti di Red Bull e Ferrari guidano e subito dietro si posiziona Valtteri Bottas, che ha passato Sainz. Lo spagnolo è sesto, davanti a Sergio Perez e il duo della McLaren. In questa fase le due Ferrari si avvicinano alle Red Bull al comando, ma Vettel non trova lo spunto per passare Verstappen.
Al giro 29 Nico Hülkenberg si ritira, col motore in fiamme, ma riesce a posteggiare la sua Force India in un’ampia via di fuga, dove interviene lui stesso con un estintore per evitare che il fuoco danneggi ulteriormente la sua monoposto. Nello stesso passaggio si ferma per la seconda volta Daniel Ricciardo, che monta gomme Medium, mentre un giro più tardi è la volta di Vettel, che segue la strategia dell’australiano.
Verstappen e Raikkonen passano, invece, al piano B, fermandosi qualche tornata più tardi per montare per la prima volta le Hard. Qualche giro dopo si riferma anche Vettel, che prova ad anticipare Ricciardo nel montare la mescola più dura. Il tedesco, infatti, balza davanti al numero 3 della Red Bull, che si ritrova incredibilmente quarto dopo aver condotto la gara nelle prime fasi.
La strategia di Verstappen e Raikkonen si rivela quella più azzeccata, anche perché superare qui, come detto, è impresa davvero ardua. Si instaurano così due battaglie, quella tra Iceman e l’olandese davanti e quella tra Vettel e Ricciardo dietro, con l’australiano che prova a sfruttare le gomme fresche e a passare il tedesco in curva 1, arrivando però lungo.
Ricciardo, poi, raccoglie qualche detrito presente in pista e buca la gomma posteriore sinistra, ma riesce a chiudere comunque quarto. Davanti, invece, Verstappen riesce a resistere egregiamente alla pressione di Raikkonen e va a conquistare la prima vittoria in carriera, al debutto con la Red Bull. Un’impresa incredibile, certamente favorita dall’harakiri della Mercedes nelle prime fasi del Gran Premio, che fa di lui il più giovane vincitore di un Gran Premio in Formula 1 18 anni, 7 mesi e 15 giorni, battendo il precedente record di Sebastian Vettel.
CLASSIFICA GP SPAGNA 2016