Altra puntata di Fastback, la rubrica di MotorSport Italia che ci accompagna ai weekend di gara. Siamo negli Stati Uniti, dove la Formula 1 ha tante storie da raccontare. E’ la stagione 1989, siamo sul circuito cittadino di Phoenix che per la prima volta ospita un Gran Premio di Formula 1. E’ la quinta tappa del mondiale. Ayrton Senna (McLaren Honda) è al comando della classifica con 27 punti, avendo vinto tre delle prime quattro gare. Secondo è il suo compagno di squadra Alain Prost con 20 punti, solo a 9 punti Nigel Mansell (Ferrari), il primo degli inseguitori. Arriviamo dal Gran Premio del Messico, dove appunto Senna vinse approfittando del solo quinto posto di Prost per allungare notevolmente in classifica. Prima del weekend Bernie Ecclestone propone una sosta obbligatoria per il vincitore dell’ultima gara, Senna in questo caso, per dare più appeal alla Formula 1, tentando di evitare il dominio. La quasi totalità dei team principal si è opposta a questa idea un po’ stramba del numero 1 della Formula 1. Nelle qualifiche Senna ottiene la pole position, staccando di un secondo e mezzo il compagno Prost. Seconda fila per Nannini (Benetton) e Mansell. Terza per Brundle (Brabham) e Caffi (Scuderia Italia).
Phoenix, 4 Giugno 1989 – Nel Warm-Up brutto incidente per Nannini, verrà portato in ospedale ma i medici danno l’ok per correre, seppur con uno stiramento al collo e problemi alla colonna vertebrale. Passiamo alla gara: pronti via ed è subito il vuoto. Senna e Prost scappano via, con il brasiliano in grande controllo, mentre il francese è in difficoltà e non riesce a tenere il passo del campione in carica. Terzo Nannini davanti a Mansell, Caffi e Stefano Modena (Brabham). Dopo pochi giri purtroppo Nannini va in testacoda, scivolando in ottava posizione e, dopo due giri ulteriori, sarà costretto al ritiro per i problemi al collo. Nessun problema e nessun colpo di scena fino al giro 34, quando Senna è costretto a fermarsi ai box per un problema meccanico. Il brasiliano resterà un giro fermo per poi ripartire, mentre Prost è al comando seguito dal nostro Alex Caffi. Problemi anche per Mansell, che è costretto al ritiro per un problema anch’esso meccanico.
l giro 44 è fuori gara Caffi. Il pilota della Scuderia Italia ha avuto un contatto col compagno di squadra e doppiato De Cesaris. L’italiano va a muro ed è costretto al ritiro. Al giro 61 anche Berger (Ferrari) si deve ritirare per guai all’alternatore. Una strage di vetture, solo sei giungeranno al traguardo delle ventisei partenti. Alla conclusione delle due ore, Prost vince la sua prima gara stagionale davanti a Patrese (Williams) e Cheever (Arrows), unici piloti a pieni giri. Terminano a punti anche Danner (Rial), Herbert (Benetton) e Boutsen (Williams). Prost va, così, in testa alla classifica con 29 punti, con soli due punti di vantaggio su Senna.
TOP 6 GP USA 1989
Pos. | # | Pilota | Team | Tempo | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Alain PROST | McLaren Honda | 2:01:33.133 | |||
2 | 6 | Riccardo PATRESE | Williams Renault | + 39.696 | |||
3 | 10 | Eddie CHEEVER | Arrows Ford Cosworth | + 43.210 | |||
4 | 38 | Christian DANNER | Rial Ford Cosworth | + 1 Giro | |||
5 | 20 | Johnny HERBERT | Benetton Ford Cosworth | + 1 Giro | |||
6 | 5 | Thierry BOUTSEN | Williams Renault | + 1 Giro |