La Formula 1 approda a Marina Bay per il quindicesimo appuntamento stagionale. Dopo quattordici gare i giochi per il mondiale sono ormai ristretti ai due piloti della Mercedes, ma la lotta interna alla scuderia di Brackley è ancora apertissima. Nico Rosberg, dopo aver vinto sia a Spa che a Monza, si è portato solamente a due punti di distacco dal compagno di squadra Hamilton e si è dato l’obiettivo di superare il compagno di squadra in campionato nel GP di Singapore.
Il pilota tedesco non ha un approccio fantastico alla gara, e nelle FP1 va a sbattere contro le protezioni di curva 18, nei pressi dello stadio. Dalle FP2 in poi però Rosberg cambia registro, e nelle simulazioni di qualifica e passo gara va molto più forte di Hamilton. Al sabato il figlio d’arte sfreccia imprendibile nel Q3, e conquista la ventinovesima pole position in carriera. Alle spalle del pilota della Mercedes si piazza Ricciardo, che porta la Red Bull in prima fila. Terza posizione per Hamilton, staccato di sette decimi dal compagno di squadra. Quarto tempo per Verstappen, davanti alla Ferrari di Raikkonen. Sesta e settima posizione per le Toro Rosso, con Sainz davanti a Kvyat. Ottavo Hulkenberg, davanti ad Alonso e Perez. Vettel è costretto a partire in ultima posizione dopo aver accusato dei problemi tecnici all’inizio del Q1. Il pilota tedesco deve arrendersi per la rottura di una barra antirollio sulla SF16-H.
LA POLE DI ROSBERG – GP SINGAPORE 2016
GARA – La Ferrari decide di sostituire varie componenti sulla power unit di Vettel, approfittando del fatto che il quattro volte campione del mondo è costretto a prendere il via dall’ultima posizione, perciò ogni penalizzazione sulla griglia di partenza diventa ininfluente. Allo spegnimento dei semafori Rosberg scatta bene e mantiene la testa, davanti a Ricciardo, Hamilton, Raikkonen e Alonso. Alle spalle del pilota spagnolo c’è un incidente, con Hulkenberg che finisce a muro dopo essere stato toccato da Sainz. Bruttissima la partenza di Verstappen, che è ottavo dietro anche alle Toro Rosso. La direzione corsa manda in pista la safety car per dare tempo ai commissari di rimuovere la macchina di Hulkenberg dal rettilineo dei box. E al terzo giro si riparte, con un commissario ancora pericolosamente vicino alla traiettoria ideale.
Rosberg guadagna subito terreno su Ricciardo, ma il pilota della Red Bull non è affatto lento e nell’arco di pochi giri stacca di tre secondi Hamilton, seguito da Raikkonen. Alle spalle dei primi quattro c’è il vuoto: Alonso tiene a bada Kvyat, mentre Sainz è alle prese con Verstappen. Il pilota della Red Bull non riesce a passare il suo ex compagno di squadra, e guadagna la settima posizione solo al settimo giro, quando lo spagnolo è costretto a rientrare ai box in seguito all’esposizione della bandiera nera e arancio per la presenza di una bandella penzolante sulla fiancata destra della sua macchina. Dopo l’ottavo giro Rosberg ed Hamilton sono costretti a rallentare leggermente il passo per ridurre le temperature di esercizio dei freni, e Ricciardo coglie l’occasione e non fa scappare via il leader della corsa.
Verstappen è il primo dei top driver a fermarsi ai box, cambiando le gomme al tredicesimo giro. Nella tornata successiva si ferma anche Alonso, che resta davanti all’olandese. Al quindicesimo passaggio vanno ai box Ricciardo ed Hamilton, con l’australiano che rimane davanti al tre volte campione del mondo, che polemizza via radio col team. Ricciardo al pit stop ha montato gomme Supersoft, contro le Soft di Hamilton. Al sedicesimo giro si ferma anche Rosberg, che punta sulle Soft come il compagno di squadra. Al diciassettesimo giro arriva la sosta di Raikkonen, che passa dalle “viola” alle “rosse”, copiando la strategia Red Bull. Dopo il primo valzer di pit stop le prime quattro posizioni sono invariate. La sosta non è servita a Verstappen per guadagnare la posizione su Kvyat, e l’olandese deve prendersi il sorpasso in pista. Il pilota della Red Bull ci prova a più riprese dal diciottesimo giro in avanti, ma Kvyat resiste stoicamente e rimane davanti al giovane pupillo della Red Bull. Davanti a loro Alonso ringrazia e allunga, mentre ancora più avanti Perez e Vettel allungano tantissimo il primo stint gestendo le gomme Soft.
Dopo il cambio gomme Raikkonen è velocissimo, e rosicchia ad Hamilton diversi decimi a ogni passaggio. Al ventesimo giro Rosberg ha 6 secondi su Ricciardo, 11 su Hamilton e 14 su Raikkonen. Vettel si porta vicinissimo a Perez, ma non riesce a passarlo. La Ferrari sceglie di fare l’undercut, e al giro 24 monta pneumatici Ultrasoft a Vettel: Perez si ferma nel giro successivo ed è dietro al pilota tedesco. Le Mercedes non trovano ritmo con la gomma Soft, e Ricciardo riduce a 4 secondi il distacco su Rosberg, mentre Raikkonen è in zona DRS su Hamilton. Dietro Vettel è velocissimo con le Pirelli “viola”, e al ventisettesimo passaggio salta in un colpo solo Gutierrez e Sainz e si porta in decima posizione. Al ventottesimo giro Verstappen è costretto a fare il secondo pit stop a causa di un eccessivo degrado. Ricciardo ha problemi analoghi, e comincia a perdere improvvisamente prestazione. L’australiano si ferma al giro 32 per montare le gomme Soft.
Le Mercedes rimangono in pista, con Hamilton che è tallonato da Raikkonen. Al giro 33 Hamilton arriva lungo in frenata: Raikkonen è lesto e si affianca al pilota della Mercedes, superandolo prima di curva 10: il finlandese è secondo. A fine giro Raikkonen rientra subito ai box per coprirsi da un eventuale undercut di Hamilton, e passa alle gomme Soft. Prima di Raikkonen si era però fermato Rosberg. Il tedesco ha montato di nuovo le gialle, e la medesima scelta viene compiuta da Hamilton nel giro successivo. Alonso è sempre quinto, e alle sue spalle ha Kvyat tallonato da Vettel. Al trentaseiesimo giro il ferrarista svernicia la Toro Rosso e si porta in sesta posizione. Alonso effettua il pit stop, ma anche con gomme nuove non ha il ritmo di Vettel. La Ferrari tiene in pista il tedesco per fargli guadagnare il margine sufficiente per fare il pit stop e tornare in pista davanti alla McLaren. Al giro 42 Vettel rientra ai box e riparte in quinta posizione con gomme Ultrasoft nuove.
IL SORPASSO DI RAIKKONEN SU HAMILTON – GP SINGAPORE 2016
La gara sembra cristallizzata, con Rosberg leader incontrastato davanti a Ricciardo e Raikkonen che recupera qualche decimo sui primi due, e Hamilton che tiene il passo del ferrarista a un paio di secondi di distanza. La Mercedes cambia le carte in tavola, e al quarantacinquesimo passaggio fa effettuare il terzo pit stop ad Hamilton per montare all’inglese pneumatici Supersoft nuovi. Il pilota della Mercedes è subito velocissimo. La Ferrari sceglie di far rientrare Raikkonen per coprirsi, ma il finlandese esce dai box dietro ad Hamilton, anche se può contare sulle Pirelli Ultrasoft. Nel giro 48 si ferma anche Ricciardo, che punta sulle gomme Supersoft. Rosberg decide di restare in pista e di non fermarsi più. Intanto nelle retrovie Kvyat è in difficoltà, e viene superato da Verstappen e Perez.
Rosberg è l’unico che prosegue con gomme usate, e perde tre secondi al giro su Ricciardo. In pochi passaggi il pilota della Red Bull recupera i 25 secondi persi col pit stop, e a otto giri dalla fine è undici secondi dal pilota tedesco. A cinque dalla fine Ricciardo ha un gap inferiore ai sei secondi. Rosberg dà tutto quello che ha, ma Ricciardo continua a guadagnare. A due giri dal termine Ricciardo ha tre secondi e mezzo di distacco, che diventano due al passaggio sul traguardo. Rosberg ha davanti a sé alcuni doppiati, e sceglie prudentemente di non affondare il colpo, gestendo la leadership. Ricciardo alle sue spalle spinge al massimo e si porta vicino alla Mercedes, ma ormai la gara è finita. Rosberg taglia il traguardo e vince con 4 decimi di vantaggio su Ricciardo. Terza posizione per Hamilton. Quarto Raikkonen, a due secondi dal podio. Quinta posizione per Vettel, autore di una grande rimonta dopo essere partito dall’ultima posizione. Il ferrarista prende la bandiera a scacchi con 27 secondi di ritardo su Rosberg. Sesto Verstappen, che a 6 giri dalla fine è riuscito a scavalcare Alonso, settimo sul traguardo. Ottava posizione per Perez, che contiene gli attacchi di Kvyat. Decimo Magnussen, che coglie il suo secondo piazzamento a punti della stagione.
Con questo successo Rosberg torna in testa al mondiale, con 8 punti di vantaggio su Hamilton.
CLASSIFICA DEL GP DI SINGAPORE 2016