Il GP di Monaco è il sesto appuntamento del campionato 2013 di Formula 1. Il Circus arriva nel Principato dopo un GP di Spagna particolarmente movimentato, con Alonso dominatore assoluto e Massa terzo a completare la festa Ferrari. A Barcellona la Pirelli è finita nell’occhio del ciclone perché le gomme avevano un degrado troppo alto, con tante squadre che hanno avuto problemi di gestione degli pneumatici anche ricorrendo a 4 pit stop. La Pirelli, che già in Spagna aveva portato la gomma dura versione 2012, decide di accontentare i team e, col parere contrario di Lotus, Force India e Ferrari, a partire dal GP del Canada apporterà dei correttivi alla costruzione degli pneumatici.
Ma nel weekend di Montecarlo esplode un altro caso: la Mercedes ha effettuato 1000 km di test a Barcellona con la vettura 2013, la W04, per provare le gomme Pirelli 2014 e quelle che il costruttore italiano dovrebbe cominciare a utilizzare a partire dalla gara di Montreal. Il regolamento vieta in maniera esplicita di utilizzare la monoposto della stagione in corso e quella dell’anno precedente per svolgere un test in pista, e il coro di accuse e critiche nei confronti della Mercedes è pressoché unanime. Anche perché le Frecce d’Argento sembrano aver magicamente risolto i cronici problemi di degrado delle gomme.
Dal canto suo, la scuderia tedesca ha spalle larghe, e si concentra sul lavoro in pista. Fin dalle prove libere Nico Rosberg domina la scena, e in una qualifica con condizioni meteo in continua evoluzione, stampa la pole con 91 millesimi di vantaggio sul compagno di squadra Hamilton. Terzo e quarto tempo per le Red Bull di Vettel e Webber, davanti a Raikkonen. Sesto Alonso, con la prima Ferrari. Non ha disputato le qualifiche Massa, finito a muro nelle prove libere a St.Devote.
GARA – Al via Rosberg non scatta bene, ma resiste ad Hamilton e tiene la leadership. Alle spalle delle Mercedes ci sono Vettel, Webber, Raikkonen e Alonso. In settima posizione c’è Button, che vince un duello durissimo col compagno di squadra Perez, e ad inseguirli c’è la Force India di Sutil. Nelle retrovie Van der Garde vanifica l’ottima qualifica: il pilota della Caterham distrugge il muso della sua vettura urtando Maldonado, ed è costretto a tornare ai box assieme al pilota della Williams.
Davanti le Mercedes, che nelle ultime gare hanno fortemente sofferto di un’usura anomala delle gomme, procedono a un ritmo blando, tenendo dietro tutto il gruppo, sfruttando la conformazione particolare del circuito cittadino di Montecarlo. Al giro 9 si ritira Pic, col motore in fiamme, e Di Resta ne approfitta per montare gomme nuove. Dopo una quindicina di giri Rosberg aumenta il passo, e il gruppo comincia a sgranarsi. Alonso è uno dei piloti più in difficoltà, e fatica a tenere il passo dei piloti davanti a lui. Al giro 25 Webber rientra ai box per montare le gomme morbide, mentre nelle retrovie Di Resta supera Massa. Pit stop anche per Raikkonen e Button, che tornano in pista dietro a Webber. Al ventottesimo passaggio si ferma Alonso, che rientra per un soffio alle spalle di Raikkonen.
Al giro 29 Massa finisce violentemente a muro a St.Devote, in un incidente fotocopia rispetto a quello delle FP3. Vettel va ai box per montare gomme soft, e la direzione corsa manda in pista la safety car davanti al pilota della Red Bull. Le Mercedes vanno ai box per il pit stop: Rosberg torna in pista da leader, ma Hamilton è quarto, dietro a Vettel e Webber. Si riparte al giro 39, ed Hamilton cerca un sorpasso spettacolare su Webber alla Racasse, ma non riesce a portarsi in terza posizione. Alonso prova subito a passare Raikkonen, che però non concede spazi al pilota della Ferrari. Button prova ad approfittare del duello, e al tornantino tocca la Ferrari. Il pilota inglese esce male dalle curve successive, e Perez lo scavalca. L’alfiere della McLaren è scatenato, e al giro 44 attacca Alonso all’uscita del tunnel: lo spagnolo tiene la posizione tagliando la chicane.
L’INCIDENTE DI MASSA NEL GP DI MONACO
Subito dopo c’è un bruttissimo incidente nella pancia del gruppo: Chilton taglia la strada a Maldonado al Tabaccaio, e il venezuelano sbatte contro le protezioni, che si staccano e finiscono per bloccare la pista. La direzione corsa è costretta a esporre la bandiera rossa. Nei minuti di pausa tutti i piloti montano gomme nuove e possono così spingere fino alla fine, invece di correre di conserva.
L’INCIDENTE DI MALDONADO
Alla ripartenza Alonso è costretto a cedere la sesta posizione a Perez per evitare penalizzazioni, mentre Sutil supera Button al Loews e si porta in ottava posizione. Al giro 57 il pilota della Force India infila pure Alonso, e si pone all’inseguimento della coppia Raikkonen-Perez, col messicano che quasi tampona il pilota della Lotus in un tentativo di sorpasso in fondo al tunnel, scatenando l’ira del campione del mondo 2007. Nel frattempo Grosjean prende in pieno Ricciardo prima della chicane del porto, e costringe la direzione corsa a mandare nuovamente in pista la safety car.
Dopo la ripartenza Perez attacca Raikkonen al tunnel, e i due si toccano. Il pilota della Lotus deve però rientrare ai box, perché ha una foratura. Prima di fermarsi il gruppo si compatta, e Button è scaltro a sfruttare la situazione per passare Alonso alla Anthony Noghes. Perez prosegue con l’ala danneggiata, ma dopo qualche giro è costretto a ritirarsi per il cedimento dei freni.
Intanto Rosberg comanda la corsa indisturbato, e conquista il suo secondo successo in carriera. Secondo posto per Vettel, che precede Webber. Quarto Hamilton, davanti a Sutil e Button. Solo settimo Alonso, che ha corso una gara in difesa. Punti importanti per Vergne e Di Resta. Decimo Raikkonen, che con un’incredibile progressione nel finale e quattro sorpassi è riuscito a conquistare punti per la ventitreesima volta consecutiva, avvicinando il record di Schumacher.
Grazie al secondo posto di Montecarlo, Vettel consolida il suo primato nel campionato piloti, portando il suo vantaggio su Raikkonen a 21 punti e quello su Alonso a 29.
CLASSIFICA DEL GP DI MONACO 2013