Nel 1981, Las Vegas ospitava la quindicesima e ultima prova del Mondiale di Formula 1. Il 46° circuito di Formula 1 era di 3650 metri in 14 curve e si snodava nel parcheggio del Caesars Palace, un hotel-casinò situato sulla Las Vegas Strip. Quel campionato si rivelò molto combattuto, a tal punto che prima dell’appuntamento in Nevada erano ancora tre i piloti che potevano ancora aggiudicarsi il titolo. La classifica, dopo il Gran Premio del Canada, era guidata dall’argentino Carlos Reutemann con 49 punti, seguito da Nelson Piquet a un punto e da Jacques Laffite, fermo a 43.
Nelle libere del venerdì, il giro più veloce è del pilota brasiliano Nelson Piquet, davanti a Gilles Villeneuve di meno di un decimo. In queste prove, inoltre, le Arrows vennero trovate non conformi al regolamento tecnico in quanto montavano delle doppie minigomme in materiale flessibile, non consentito. Venne inoltre deciso di posticipare la gara di 45 minuti per esigenze televisive (dalle 12.45 previste si partì alle 13.30).
Nel primo turno di qualifiche fu Carlos Reutemann a far segnare il miglior tempo, distanziando di parecchio gli altri contendenti al titolo: Piquet fu quinto e Lafitte addirittura dodicesimo. Terzo chiuse Alain Jones, mentre Gilles segnò il quarto tempo.
Nel secondo turno, Reutemann si confermò il migliore. Piquet si migliorò mettendosi in quarta posizione, mentre Lafitte confermò la dodicesima posizione. Per la prima volta si qualificò anche Derek Warwick sulla Tolemann.
Las Vegas, 17 ottobre 1981 – Reutemann vanificò la pole con una pessima partenza. Dopo il primo giro era stato già passato da Jones, Villeneuve, Prost e Giacomelli chiudendo quinto. Quinta posizione per Watson che tenne dietro Lafitte e Piquet. Reutemann, in gravi difficoltà con la sua Williams, venne poi passato anche da Watson nel corso del secondo giro. Al terzo giro Prost sorpassò Villeneuve in seconda posizione, mentre Reutemann perse un’altra piazza, passato da Laffite. Il francese era il solo tra i tre pretendenti al titolo a ritrovarsi nella zona dei punti, anche se in una posizione ancora non sufficiente per agguantare il titolo mondiale.
Le difficoltà di Reutemann continuano e al giro 18 viene scavalcato anche da Piquet (fino a quel momento entrambi erano fuori dalla zona punti).
Piquet si “sveglia” e al 22° passaggio entra in zona punti: in quel momento è Campione del Mondo. Un giro dopo Laffite si trovò a guadagnare due posizioni; prima passò Bruno Giacomelli, poi si trovò terzo grazie al ritiro di Gilles Villeneuve. Il pilota canadese, venne poi squalificato dai giudici di gara per la scorretta posizione in griglia di partenza.
Con la classifica che vede al comando Jones, seguito da Prost, Lafitte, Giacomelli, Andretti e Piquet, il brasiliano e Reutemann erano a pari merito a 49 punti. Piquet avrebbe il titolo per il più alto numero di vittorie. Grazie a un errore di Giacomelli (testacoda al 27°), al ritiro di Andretti (al 28°) e al gioco dei pit-stop Reutemann si ritrova anche lui in zona punti, ma Piquet continuava a guidare il Mondiale.
Al trentaduesimo giro Nigel Mansell passò quinto, superando Reutemann. L’argentino riguadagnò una posizione il giro seguente, quando Prost effettuò la sua sosta, rientrando sesto, proprio dietro a Reutemann; Laffite era ora secondo. Prost, con gomme nuove, riuscì poi a passare, in poche tornate, sia Reutemann che Mansell, ponendosi quarto.
Laffite, passato anche da Mansell e Giacomelli, al giro 52 andò al cambio gomme. Uscì dai box ottavo, dicendo addio alle speranze di titolo. Reutemann rientrò nuovamente in zona punti, sesto ma ci rimase per pochissimo: il tempo di essere nuovamente superato da Watson.
Nigel Mansell passò Piquet, per la terza posizione. Dietro Giacomelli passò sia Piquet che Mansell, agganciando così il terzo posto. Intanto Piquet, quinto, soffriva per il caldo della giornata ed era esausto: dietro di lui Watson e Laffite lo stavano per raggiungere. Per vincere il titolo il brasiliano doveva arrivare almeno sesto, vista la lontananza di Reutemann dalla zona punti e l’impossibilità per Laffite di chiudere primo o secondo.
Le posizioni rimanetterò però le stesse con Alan Jones che vinse per la dodicesima (e ultima) volta in carriera, davanti ad Alain Prost e Bruno Giacomelli. Quarto posto per Nigel Mansell. Quinto era Nelson Piquet, che era riuscito a resistere agli assalti degli inseguitori: per lui quel giorno significò il suo primo mondiale piloti. La Brabham ottenne per la terza volta il titolo piloti dopo le vittorie di Jack Brabham (1966) e di Denny Hulme (1967). Laffite conquistò comunque, all’ultima curva, ormai un inutile sesto posto su Watson.
Il Mondiale Costruttori era già stato assegnato. Per la cronaca, venne dominato dalla Williams che chiuse a 95 punti, davanti alla Brabham con 65.
Il Gran Premio è stato premiato col Race Promoters’ Trophy quale gara meglio organizzata nella stagione.