Dopo la terza vittoria stagionale di Vettel, arrivata sul circuito di Montreal, la F1 approda a Silverstone per l’ottava gara della stagione 2013. Dopo i problemi di delaminazione delle gomme Pirelli in Bahrain, il gommista italiano porta al Gran Premio di Gran Bretagna gomme medie e dure, puntando sulle mescole di gomme più resistenti per motivi di sicurezza. Sempre per aumentare la sicurezza la Pirelli, proprio in occasione del GP in terra inglese, cambia il modo di assemblare la gomma, applicando una modifica alla colla tra la lamina e il battistrada.
Nelle qualifiche le Mercedes dominano. Lewis Hamilton, con un giro semplicemente fantastico, si prende la pole position, rifilando oltre quattro decimi a Rosberg. Terzo e quarto tempo per le Red Bull di Vettel e Webber, che precedono la Force India di Di Resta (poi estromesso dalle qualifiche per vettura sottopeso, ndr), Ricciardo, Sutil, le Lotus di Grosjean e Raikkonen e la Ferrari di Alonso. Undicesima la prima delle McLaren, quella di Button, davanti alla Ferrari di Massa. Da segnalare che la Mercedes, per la seconda volta dopo il test “segreto” a Barcellona, non riscontra problemi di usura alle gomme, come invece accaduto nelle prime gare di stagione.
GARA – Al via Hamilton scatta bene: Rosberg non altrettanto. Dopo le prime curva Hamilton guida il gruppo, davanti a Vettel, Rosberg, Sutil, Massa, Raikkonen, Ricciardo, Grosjean e Alonso. Hamilton allunga leggermente su Vettel e Rosberg: i primi tre hanno un ritmo inavvicinabile per gli altri, con Sutil che però non ha troppi problemi a tenere dietro Felipe Massa. All’ottavo giro però c’è il primo colpo di scena: la gomma posteriore sinistra di Hamilton esplode in pieno rettilineo Wellington, e il pilota della Mercedes perde la leadership, riuscendo con fatica a tornare ai box per il cambio gomme. E al decimo giro anche la posteriore sinistra di Felipe Massa esplode dopo curva 5.
Alcuni piloti, fra i quali Alonso, Grosjean, Raikkonen, Ricciardo e Di Resta decidono di mettere le gomme dure, andando su una strategia a tre soste. Davanti Vettel e Rosberg proseguono su un ritmo molto veloce, e rientrano rispettivamente al tredicesimo e dodicesimo giro, andando su gomme dure. Tra i pochi a non aver cambiato le gomme c’è Vergne, che è quinto. Al quattordicesimo giro la Lotus ordina a Grosjean di far passare Raikkonen: il francese esegue, ma proprio davanti a loro esplode la gomma posteriore sinistra della Toro Rosso di Vergne. Dopo quest’ennesima foratura di una gomma Pirelli, la direzione corsa deve mandare in pista la Safety Car.
Si riparte al giro 22, e subito Vettel e Rosberg allungano su Sutil, Alonso, Raikkonen, Grosjean, Ricciardo e Webber. Raikkonen al ventinovesimo giro va ai box e monta gomme dure: in questo modo spera di passare Alonso. La Ferrari risponde e richiama Alonso ai box nel giro successivo, ma lo spagnolo non può tenere la posizione su Raikkonen. E qualche passaggio dopo Webber prende Alonso, lo supera e lo stacca. Intanto sulle due Sauber si verificano altre forature, che però coinvolgono le gomme anteriori. Al giro 34 Rosberg va ai box per la sua seconda e ultima sosta: l’undercut però non funziona, perché Vettel mantiene la prima posizione. Rosberg spinge al massimo per recuperare su Vettel, ma il tedesco della Red Bull mantiene sempre un vantaggio di due secondi sulla Mercedes. Ma al quarantunesimo giro si rompe il cambio sulla vettura di Vettel: il tre volte campione del mondo deve parcheggiare la sua RB9 sul rettifilo del traguardo.
La direzione corsa manda in pista la Safety Car: Webber, Alonso, Massa e Vettel ne approfittano per cambiare le gomme, mentre Raikkonen, Sutil, Ricciardo e le McLaren proseguono. Al giro 46 si riparte, con Rosberg davanti a Raikkonen, Sutil, Ricciardo, Webber, Perez, Button, Alonso, Hamilton, Grosjean e Massa. Alonso si sbarazza subito delle due McLaren ed evita per un pelo i detriti lasciati dalla gomma posteriore sinistra di Perez, che era esplosa sull’Hangar Straight. Rosberg allunga, ma dietro di lui i piloti con gomme nuove rimontano posizioni su posizioni. In pochi giri Webber si porta in seconda posizione e Alonso ed Hamilton superano Raikkonen per il terzo e quarto posto. Webber segna il giro più veloce della corsa e si avvicina pericolosamente a alla Mercedes #9, ma ormai non c’è più tempo: Rosberg vince il Gran Premio di Gran Bretagna 2013, ottenendo il terzo successo in carriera. Webber e Alonso completano il podio. Quarto Hamilton, poi Raikkonen, Massa, Sutil, Ricciardo, Di Resta e Hulkenberg. Ritirato Grosjean per un problema all’ala anteriore.
Grazie al ritiro di Vettel, Alonso riduce il distacco in campionato a 21 punti.
CLASSIFICA GP GRAN BRETAGNA 2013