Il Gran Premio del Giappone è la sedicesima e penultima tappa del mondiale 2000. Michael Schumacher (Ferrari) viene da due vittorie consecutive, Monza e Indianapolis, riuscendo a recuperare 14 punti a Mika Hakkinen (McLaren) portandosi in testa al mondiale con 88 punti, 8 in più del finlandese bi-campione del mondo.
Durante le qualifiche Schumacher e Hakkinen si distanziano di soli 9 millesimi di secondo, col tedesco della Ferrari in pole position, affiancato dalla McLaren del finlandese. I due hanno lottato per la pole per tutta l’ora di qualifiche, migliorandosi a vicenda fino alla bandiera a scacchi. Solo a quattro decimi il terzo classificato, David Coulthard (McLaren), affiancato dall’altra Ferrari di Rubens Barrichello.
RIASSUNTO QUALIFICHE GP GIAPPONE 2000
Suzuka, 8 Ottobre 2000 – Cielo cupo sopra Suzuka ma nessun rischio di pioggia. Pronti via e Hakkinen è in testa alla prima curva, a nulla è valso il tentativo di chiusura di Michael Schumacher. I due volano in confronto agli altri e fanno il vuoto dopo pochissime tornate. Terzo resta Coulthard, mentre Barrichello si è fatto superare da Ralf Schumacher (Williams).
Hakkinen prova a scappare, facendo segnare tornata dopo tornata il giro veloce, ma Schumi non molla e riesce ad avere la McLaren sempre in vista, questa volta il titolo mondiale non può sfuggirgli dopo le delusioni 97, 98 e 99.
Schumacher resta sempre intorno ai 2-3 secondi dietro Hakkinen, che al giro 22 rientra ai box per la prima sosta. A questo punto strada libera per il tedesco che corre come un forsennato alla ricerca del sorpasso ai box. Al giro 24 Schumacher va ai box, ma il distacco non è sufficiente per tornare davanti al finlandese. Hakkinen è primo davanti a Schumacher dopo la prima sosta.
Schumi riesce a ridurre il gap da Hakkinen decimo dopo decimo, ma Mika è ancora lontano per tentare il sorpasso, quindi il tutto si giocherà alla seconda sosta. Hakkinen è ancora una volta il primo ad andare ai box, al giro 37. Schumacher così come prima spinge al massimo la sua Ferrari, ma questa volta riesce ad andare più veloce. Al giro 40 il tedesco rientra ai box rientrando davanti al finlandese con più di tre secondi di vantaggio. Hakkinen prova a recuperare ma Schumacher è entrato in modalità gestione, un maestro in questo particolare. Tutta Italia è già pronta a festeggiare, le regie di Tele + e Rai, che detenevano i diritti della Formula 1 in quegli anni, mostravano le piazze italiane in festa, specialmente Modena e l’Emilia Romagna. L’alba italiana è in festa dopo 21 lunghissimi anni di delusioni. Michael Schumacher vince il Gran Premio del Giappone ed è Campione del Mondo per la terza volta in Formula 1, la prima con la Ferrari. Battuto uno straordinario Mika Hakkinen, che già due volte campione del mondo, paga probabilmente il ritiro di Indianapolis, ma soprattutto la straordinaria forza e volontà dell’accoppiata Ferrari – Schumacher, che dopo tre anni di delusioni, due dei quali in Giappone (anche se con Irvine) riesce finalmente a portare il titolo nel Bel Paese. Per quanto riguarda il titolo costruttori, la Ferrari campione in carica ha 13 punti di vantaggio sulla McLaren.
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