Il Gran Premio di Germania è il decimo appuntamento del campionato di F1 2014. Si arriva ad Hockenheim con Nico Rosberg in testa alla classifica piloti. Il tedesco della Mercedes ha quattro punti di vantaggio su Hamilton, e ne ha appena persi 25 a Silverstone, dopo la vittoria del compagno di squadra/rivale con ritiro del figlio d’arte dovuto alla rottura del cambio.
Rosberg arriva ad Hockenheim contento per il trionfo della Germania ai mondiali, ma soprattutto ha in tasca un nuovo e più remunerativo contratto con la Mercedes con scadenza fine 2016. Nelle qualifiche il pilota di Wiesbaden conquista la pole position, tenendo dietro le Williams di Bottas e Massa e la McLaren di Magnussen. In terza fila le Red Bull di Ricciardo e Vettel, davanti a Fernando Alonso, con la prima delle Ferrari. Fuori nel Q2 Jenson Button e il ferrarista Raikkonen.
Il colpo di scena di giornata avviene nel Q1, con Lewis Hamilton che finisce a muro alla Sachs a causa del cedimento di un freno. Il pilota della Mercedes, che prima aveva fatto segnare un tempo, ottiene l’accesso al Q2, e si qualifica sedicesimo nonostante il botto contro il muro, ma è costretto a partire ventesimo a causa della necessaria sostituzione del cambio.
GARA – Al via Rosberg parte bene e mantiene la leadership davanti a Bottas, Vettel, Alonso, Hulkenberg, Kvyat, Button, Perez e Raikkonen. Subito contatto tra Magnussen e Massa in curva 1: la Williams del brasiliano si ribalta al contrario, percorrendo diversi metri. Ricciardo, per evitare l’incidente, esce di pista e perde molte posizione. Si riparte al giro 3, con Kvyat che perde un paio di posizioni, mentre Hamilton inizia la sua rimonta superando Chilton.
Rosberg scappa subito via, e Bottas tiene a debita distanza la coppia Vettel-Alonso. Hulkenberg resiste agli attacchi di Button, mentre Ricciardo ed Hamilton proseguono la loro rimonta, e sono già undicesimo e dodicesimo al nono giro. Proprio in questa tornata Kvyat prova un attacco scellerato su Perez: i due si toccano e il pilota della Toro Rosso finisce in testacoda, ma riparte subito. Ricciardo ed Hamilton passano Vergne ed entrano in zona punti, e cominciano a duellare fra loro per la nona piazza, con Ricciardo che poi riesce ad avere la meglio su Raikkonen, partito con gomme Soft così come Hamilton, contro le Super Soft di quasi tutti gli altri.
Alonso rientra ai box al dodicesimo giro, ed è il primo pilota di vertice a farlo. Intanto Raikkonen prova a passare Ricciardo, ma non ce la fa perché Hamilton si infila all’interno, tocca l’ala di Raikkonen e lo costringe a frenare. Il pilota della Mercedes passa contemporaneamente Ricciardo e Raikkonen con una frenata pazzesca e conquista la settima posizione. Ricciardo, come Button e Vergne, passa alle gomme soft, con Hamilton che passa Perez ed è sesto. Rientra anche Vettel, che al ritorno in pista si trova a sandwich tra le Ferrari: con una manovra spettacolare il pilota della Red Bull tiene dietro Alonso e poi passa Raikkonen, che viene infilato anche dal compagno di squadra.
Rosberg fa il suo pit stop e rimane primo, davanti ad Hamilton, che ancora deve fermarsi. Terzo Bottas, davanti a Vettel, Alonso, Raikkonen e Hulkenberg. Al ventesimo giro Bottas si riprende la seconda posizione, passando Hamilton prima del tornantino, mentre Ricciardo è nono dopo aver sopravanzato Magnussen. Pit stop per Raikkonen, che torna in pista nelle retrovie e recupera qualche posizione, oltre ad essere su gomme super soft, mentre Hamilton prosegue, nonostante ormai le sue gomme siano alla frutta. Il pilota della Mercedes aspetta il giro 26 per montare gomme morbide nuove: Hamilton è ottavo dietro a Ricciardo. Intanto si ritira Grosjean: sulla sua Lotus si è rotta la power unit.
Alonso prova l’undercut su Vettel al giro 33, ma non riesce: lo spagnolo però passa in pista il rivale della Red Bull. Hamilton nel frattempo spinge come un forsennato ed è virtualmente terzo, mentre Raikkonen litiga via radio col suo ingegnere e impone un rientro ai box anticipato per mettere gomme fresche. Davanti Rosberg e Bottas hanno problemi di graining, e dopo il quarantesimo giro mettono gomme soft nuove. Hamilton rientra al giro 42 e passa alle super soft e ad una strategia a tre soste. Rosberg è tranquillo in testa, mentre Bottas ha attaccati Alonso e Vettel, con Hamilton quinto. Vettel, che non riesce ad attaccare Alonso, cambia strategia e va ai box per cambiare le gomme, mentre Kvyat si ritira: la sua Toro Rosso è in fiamme! Bottas guadagna sulla Ferrari di Alonso, con Hamilton che si porta sotto al suo ex compagno di squadra. Al quarantanovesimo giro il pilota della Mercedes tenta l’affondo e passa Alonso e si porta in terza posizione dopo essere partito ventesimo!
Sutil va in testacoda e si pianta all’interno dell’ultima curva. Incredibilmente Charlie Whiting non manda in pista la Safety Car e tre commissari, dopo più di tre minuti dal testacoda di Sutil, attraversano la pista per spostare la Sauber in corsia box. Hamilton effettua il suo terzo cambio di pneumatici, restando su gomme Super Soft.
Alonso è in crisi di gomme: viene sfilato da Gutierrez e da Hamilton. Il pilota della Ferrari rientra a cambiare gomme e torna in pista in settima posizione, dietro a Button e Ricciardo. Button ha problemi di degrado, e viene passato subito da Ricciardo e Alonso, mentre davanti Hamilton è una furia e in pochi giri annulla il distacco da Bottas e si mette in lotta per la seconda posizione. L’inglese della Mercedes è in scia alla Williams, ma non riesce mai a impensierirlo per la seconda posizione, perché la Williams in rettilineo è una scheggia.
Davanti Rosberg si prende indisturbato la quarta vittoria stagionale, precedendo sul traguardo Bottas e Hamilton. Quarta posizione per Vettel, quinto Alonso, che precede di meno di un decimo Ricciardo dopo aver duellato con lui negli ultimi dieci giri della gara. Settima posizione per un coriaceo Hulkenberg. Chiudono la zona punti Button, Magnussen e Perez. Undicesimo posto per Raikkonen.
CLASSIFICA GP GERMANIA 2014