Siamo nel 1996: Damon Hill arriva a Monza con 13 punti di vantaggio sul compagno di squadra Jacques Villeneuve. I due compagni di squadra alla Williams sono gli unici contendenti al titolo e dispongono di una vettura superiore rispetto alla concorrenza. Tuttavia a Spa il successo era andato a Schumacher e alla Ferrari, e il team di Sir Frank vuole riscattare la beffa avuta in Belgio. Durante il weekend i piloti si lamentano molto delle protezioni in gomme a pochi centimetri dai cordoli delle chicane. Da segnalare anche un grosso sfogo di Villeneuve nei confronti di Pedro Paolo Diniz, reo di averlo ostacolato nel corso di un giro cronometrato. Villeneuve accusa il pilota della Ligier di essere uno sprovveduto e di correre in F1 solo grazie ai soldi, non certo al talento.
Nelle qualifiche Hill ha la meglio su Villeneuve e Schumacher. Quarta e quinta le McLaren di Hakkinen e Coulthard, davanti alla Benetton di Alesi e alla Ferrari di Eddie Irvine. Ottavo Berger. L’unico italiano impegnato a Monza è Giovanni Lavaggi, che si qualifica in ultima posizione alla guida della Minardi-Ford.
GARA – Si spengono i semafori e parte il Gran Premio d’Italia! Alesi scatta divinamente dalla sesta casella, e gira la prima chicane al comando!! Il francese della Benetton precede Hill, Villeneuve, Hakkinen, Coulthard, Schumacher, Berger e Irvine. Hill però approfitta di un errore di Alesi, lo supera alla seconda di Lesmo e si tiene dietro il francese con una strenua difesa alla Ascari. Alla Parabolica Hakkinen passa Villeneuve ed è terzo. Al secondo giro Coulthard colpisce una gomma facente parte delle protezioni che era stata spinta in pista dalla Williams di Villeneuve: la sua gara finisce lì. Nel frattempo Schumacher attacca e supera Villeneuve che dopo l’urto con le gomme esterne al manto stradale ha dei danni ad una sospensione. Hakkinen, al terzo giro danneggia l’alettone anteriore colpendo le protezioni in gomme della Roggia, e dopo una tornata è costretto a rientrare ai box per cambiare il muso. I colpi di scena continuano: prima Berger deve parcheggiare la sua Benetton per un problema tecnico, e subito dopo si ferma anche Hill! Il pilota della Williams ha toccato le gomme adiacenti la seconda chicane ed è finito in testacoda. Al comando ora c’è Alesi davanti a Schumacher e Irvine, che si è sbarazzato di Villeneuve.
Schumacher riduce giro dopo giro il distacco di Alesi, mentre dietro gli avversari accumulano un gap consistente e Lavaggi si deve ritirare. Intanto le protezioni di gomme fanno un’altra vittima alla Roggia, Heinz-Harald Frentzen. Alla fine del giro 11 Villeneuve rientra ai box per un pit stop, sperando di risolvere i problemi con un cambio gomme, ma la sua Williams continua ad essere molto lenta. Dietro Hakkinen inizia una bella rimonta, e dopo aver superato Verstappen è ottavo, alle spalle di Herbert e Diniz. Schumacher è nella scia di Alesi, ma la Benetton è velocissima sui rettilinei, e il tedesco non può far altro che restare il più vicino possibile ad Alesi per mettergli pressione. Intanto al giro 24 Irvine si ritira, dopo aver danneggiato la ruota anteriore sinistra contro le protezioni in gomme della prima chicane. Al giro 30 Alesi e Schumacher doppiano Villeneuve.
Alla tornata successiva Alesi va ai box e impiega 9 secondi per il pit stop. Schumacher rimane in pista e stampa al giro successivo il giro record: 1:26.391. Al trentaduesimo passaggio il ferrarista rientra ai box per il rifornimento e cambio gomme. Dopo 8.8 secondi riparte, ed esce in prima posizione, con 4.6 secondi di vantaggio su Jean Alesi. Alesi cerca di ridurre il gap su Schumacher, ma la Ferrari allunga, e Jean deve desistere. La Ferrari fa la differenza nel tratto centrale della pista, e ogni giro che passa Schumacher si trova sempre più a suo agio con la F310, tanto che al cinquantesimo passaggio segna il giro veloce in 1:26.110. Schumacher ha la strada spianata, e va a prendersi la terza vittoria in stagione! Secondo Alesi, terzo un grande Hakkinen, che ritardando il pit stop è riuscito a passare Brundle, Barrichello e Diniz. Settimo e fuori dai punti Villeneuve.
Schumacher viene festeggiato sotto il podio da due ali di folla, letteralmente in tripudio dopo la doccia fredda di dodici mesi prima, con la doppietta Alesi-Berger sfumata. La Ferrari torna a vincere a Monza dopo la vittoria di Berger nel 1988, e Schumacher consolida il terzo posto nella classifica piloti.