Dopo le prime quattro gare di campionato, a cui ha fatto seguito una sessione di test sul circuito del Mugello, la Formula 1 torna finalmente a correre in Europa. Lo scenario è quello del Montmelò, a Barcellona, per il tradizionale Gran Premio di Spagna. Le scuderie che portano i maggiori cambiamenti sulla propria monoposto sono McLaren e Ferrari. La F2012 mostra dei progressi palesi rispetto alle prime gare di stagione, ma la McLaren sembra irraggiungibile.
Nelle qualifiche i 24 piloti si danno battaglia per strappare la pole position. Nel Q1, a parte i team minori, viene eliminato Bruno Senna, mentre non superano sorprendentemente il Q2 Jenson Button e Mark Webber, che non vanno oltre l’undicesima e dodicesima posizione. Eliminato nel Q2 anche il ferrarista Felipe Massa, diciassettesimo. Il Q3 vede Vettel e Schumacher rinunciare al giro veloce per risparmiare un treno di gomme morbide. La lotta per la pole è senza esclusione di colpi e Maldonado, pilota della Williams, stampa un giro migliore di quello di Alonso, Grosjean e Raikkonen, ma Hamilton nell’ultimo tentativo fa segnare un 1’21.707 e si prende la pole. Il pilota della McLaren è però senza benzina e, per evitare di restare a secco, parcheggia la macchina a bordo pista, senza rientrare in parco chiuso col litro di benzina necessario per le verifiche tecniche. La direzione corsa decide quindi di estromettere Hamilton dalle qualifiche: l’inglese deve partire dall’ultima posizione. La pole va quindi a Maldonado, con la Ferrari di Alonso in seconda posizione, appena davanti alle Lotus di Grosjean e Raikkonen e alla Sauber di Perez.
LA POLE DI MALDONADO – GP DI SPAGNA 2012
GARA – Le cinque luci rosse si spengono e parte il Gran Premio di Spagna 2012. Maldonado scatta bene, ma Alonso parte meglio e riesce a prendersi la prima posizione, davanti a Maldonado, Raikkonen, Rosberg, Grosjean, Schumacher, Vettel e Button, mentre Perez finisce nella via di fuga di curva 3 con una gomma forata. Hamilton intanto al termine del primo giro è ventesimo e Massa undicesimo.
Alonso prova a scappare, ma Maldonado e Raikkonen tengono bene il passo: la Mercedes di Rosberg perde invece terreno. Dopo soli sei giri, Webber decide di rientrare ai box per mettere gomme dure e il giro successivo rientra anche Vettel. Anche altri piloti fra i primi dieci effettuano il primo cambio gomme, e anche Alonso al giro 10 va a mettere le gomme hard, mentre Rosberg e Grosjean decidono di montare ancora le soft. Maldonado e Raikkonen ritardano la sosta di un giro, ma restano in seconda e terza posizione. Rosberg e Grosjean superano Senna, che ancora deve fermarsi, e Grosjean tocca leggermente Senna nel sorpasso, perdendo un piccolo pezzo della sua Lotus.
Al giro 13 Schumacher prova il sorpasso su Senna, ma finisce per prendere in pieno il pilota brasiliano, ponendo fine alla gara di entrambi.
Nella tornata successiva Hamilton, che si trovava quarto, va ai box per il suo primo pit stop. Intanto Grosjean è molto più veloce di Rosberg: il francese affianca la Mercedes sul rettifilo principale e lo supera all’esterno, prendendosi la quarta posizione. Mentre Alonso ha circa 3 secondi su Maldonado e 7 secondi su Raikkonen, dietro le due Red Bull sono in palese difficoltà, con Webber che viene sfilato da molte vetture: l’australiano deve rientrare per cambiare l’ala anteriore. Maldonado inizia a recuperare su Alonso, ma il doppiaggio di Karthikeyan gli fa perdere tempo. Al ventiduesimo giro Rosberg rientra ai box per il secondo cambio gomme. Nel frattempo i commissari mettono sotto inchiesta Vettel e Massa per aver aperto il DRS in regime di bandiera gialla.
Maldonado si porta a 1.2 secondi da Alonso, ma decide di rientrare ai box per mettere gomme dure e per cercare di passare Alonso grazie al pit stop anticipato. Il venezuelano della Williams ha pista libera e spinge come un forsennato, mentre davanti Alonso è in crisi di gomme e inoltre perde del tempo anche nel doppiaggio di Pic. Il ferrarista rientra ai box al giro 26, e torna in pista a 3 secondi e mezzo da Maldonado, autore di due giri superlativi che gli valgono la leadership. La direzione corsa intanto infligge un drive through a Vettel e Massa per aver aperto il DRS in regime di bandiere gialle. Il tedesco della Red Bull è furioso, e via radio si sfoga col suo ingegnere.
Maldonado va fortissimo e porta il suo vantaggio su Alonso a 7 secondi e a 19 secondi il gap su Raikkonen. Al giro 36 c’è il secondo pit di Hamilton, che occupava la quinta posizione. Davanti Alonso e Raikkonen recuperano qualche decimino su Maldonado, ma il venezuelano tiene saldamente la prima posizione. Vettel cerca di risalire dopo la penalità subita e si prende la settima posizione con un bellissimo sorpasso su Button, mentre Perez si ritira per una gomma avvitata male. Alonso si mette a caccia di Maldonado e riduce il gap a quattro secondi. Al giro 41 c’è il terzo pit stop di Maldonado: la Williams effettua un pit molto lento, tanto che il venezuelano torna in pista dietro a Raikkonen. Terza sosta anche per Vettel, che oltre alle gomme cambia l’ala anteriore. Alonso rientra ai box al quarantaquattresimo passaggio per l’ultimo cambio gomme ed è dietro a Maldonado. In testa c’è Raikkonen, che però al giro 47 viene superato da uno scatenato Maldonado.
Il finlandese della Lotus è braccato dalla Ferrari di Alonso e viene superato nel giro successivo. Raikkonen torna ai box per l’ultima sosta, ma si sente dire via radio che gli altri piloti dovranno fermarsi per una quarta sosta, e quindi il finlandese sarebbe in piena lotta per la vittoria. La Lotus però prende una cantonata pazzesca, e infatti dopo qualche giro è costretta a dire a Raikkonen di spingere, perché Maldonado e Alonso non si fermeranno più. Alonso si gioca il tutto per tutto e si porta a meno di un secondo da Maldonado, ma non riesce mai ad essere veramente vicino alla Williams. Maldonado allunga, mentre Alonso perde un secondo e mezzo al giro su Raikkonen. Dietro Kobayashi passa Rosberg e si prende la quinta posizione, mentre Vettel supera Button ed Hamilton e punta Rosberg, passandolo a due giri dal termine. Davanti Alonso va in crisi di gomme e perde contatto da Maldonado, che si prende la prima meritatissima vittoria in carriera, rifilando tre secondi ad Alonso. Raikkonen, autore di un ultimo stint di gara velocissimo, arriva terzo, in scia allo spagnolo della Ferrari. Grosjean è quarto e precede Kobayashi, Vettel, Rosberg, Hamilton, Button e Hulkenberg.
HIGHLIGHTS GP DI SPAGNA 2012
Col secondo posto ottenuto nel Gran Premio di Spagna, Alonso si riporta in testa al mondiale assieme a Vettel con 61 punti, con otto lunghezze su Hamilton e undici punti su Raikkonen.
CLASSIFICA GP SPAGNA 2012