Immagine in evidenza: © Scuderia Ferrari
In questa puntata di Fastback, dedicata al Gran Premio di Gran Bretagna, ripercorriamo la corsa del 1998, decisa da un colpo di scena proprio dopo l’ultima curva.
Siamo giunti alla nona prova del Mondiale di Formula 1 1998, Mika Hakkinen (McLaren) guida la classifica con 50 punti, davanti a Michael Schumacher (Ferrari) con 44 e David Coulthard (McLaren) con 30. Per il pilota scozzese questa potrebbe essere l’ultima occasione per potersi giocare ancora concretamente il Mondiale.
Arriviamo dal Gran Premio di Francia, svoltosi sul circuito di Magny-Cours. Le Ferrari di Schumacher e Irvine si sono piazzate in prima e seconda posizione davanti alla McLaren di Mika Hakkinen ed alla Williams del Campione del Mondo Jacques Villeneuve.
A Silverstone la musica non cambia al sabato, con Hakkinen che firma la nona pole position stagionale per la McLaren, mettendo dietro Michael Schumacher, Villeneuve, Coulthard, Irvine e Frentzen.
Silverstone, 12 Luglio 1998 – Una pioggia non particolarmente potente accompagna i momenti precedenti alla partenza, dunque al via si presentano condizioni di pista umida e la totalità dei piloti decide di partire con gomme intermedie. Pronti via e Hakkinen prende subito la testa della corsa, seguito da Michael Schumacher e Coulthard, mentre Irvine è addirittura decimo, autore di una partenza disastrosa, anche se il pilota Ferrari riuscirà a compiere una bella rimonta sin dai primi giri. La gara procede tranquillamente per Hakkinen che prende il largo pian piano, mentre Schumacher non riesce a tenere l’altra McLaren alle spalle, facendosi superare proprio da Coulthard dopo appena cinque giri. Alcuni ritiri come quelli di Hill (Jordan) e Frentzen favoriscono la rimonta di Eddie Irvine, che sbarazzatosi anche di Wurz (Benetton) e Herbert (Sauber) riesce a salire fino alla quinta posizione, dietro Alesi (Sauber). Le posizioni dopo il primo pit stop (Ancora tutti con gomme intermedie) vedono Hakkinen al comando, seguito da Coulthard e M. Schumacher.
La pioggia decide di non dare tregua al circuito inglese ed ai piloti, anzi, aumenta di intensità e molte vetture vanno fuori pista perdendo il controllo. A farne le spese maggiormente è David Coulthard, che in frenata non riesce a doppiare Wurz andando a finire lungo sulla ghiaia. Per il pilota scozzese ritiro ed addio al Mondiale 1998. A questo punto c’è un valzer continuo di fuori pista, dove purtroppo anche il nostro Jarno Trulli (Prost) è costretto al ritiro, seguito anche da Verstappen (Stewart), Barrichello (Stewart) e Panis (Prost). Va fuori anche Mika Hakkinen, il pilota finlandese mentre si trova al comando, finisce in testacoda dopo il Bridge, danneggiando l’ala che lo costringe ad andare ai box. Si fermano tutti per montare le gomme da bagnato e nel contempo anche la Safety Car entra in pista, perché non ci sono più le condizioni di sicurezza necessarie per far proseguire correttamente la corsa.
La Safety Car torna ai box al giro 49 ed Hakkinen stenta a tenere dietro Schumacher, mentre Irvine è terzo davanti ad Alesi e Fisichella. Hakkinen non riesce a stare in pista ed un giro dopo va fuori alle Becketts, riuscendo comunque a tornare in pista ma stavolta dietro a Michael Schumacher che per la prima volta è al comando del Gran Premio di Gran Bretagna 1998. Alesi va fuori e Hakkinen viene tallonato da Irvine, senza però riuscire a passarlo. Addirittura il finlandese perde circa 3 secondi al giro su Schumacher, fattore determinante per l’epilogo del Gran Premio. A 3 giri dalla fine infatti viene inflitta una penalità a Michael Schumacher per aver passato Wurz in regime di Safety Car, a questo punto la genialità del muretto box (Ross Brawn su tutti) tiene conto che la linea del traguardo non è proprio alla fine del rettilineo, ma a metà schieramento, se Schumacher fosse andato ai box in un giro qualunque, avrebbe perso la prima posizione e dunque la gara. Al muretto decidono di far entrare Schumacher proprio all’ultima curva dell’ultimo giro, facendogli tagliare il traguardo ai box prima di fermarsi sulla sua piazzola di sosta e andando a vincere il Gran Premio di Gran Bretagna davanti a Mika Hakkinen. Seguono Irvine, Wurz, Fisichella ed un ottimo Ralf Schumacher (Jordan) partito in ultima fila. Michael Schumacher vince e si porta a soli due punti da Hakkinen (54 vs 56) in un testa a testa bellissimo fino a Suzuka.
Da notare inoltre che dopo questo episodio, la FIA ha deciso che chi non sconterà le penalità durante la corsa, avrà 25 secondi di penalità sul tempo di gara, perché di fatto Schumacher questa penalità l’ha scontata dopo aver vinto, quindi non durante i 60 giri previsti. Questo è un precedente incredibile ed indelebile negli appassionati di Formula 1, ma d’altronde, ora così come allora, il regolamento ha dei buchi che vengono interpretati soggettivamente, ed in questo Ross Brawn è sempre stato il numero 1 indiscusso.