Quello del Belgio è il quattordicesimo appuntamento della stagione 2004. Schumacher, dall’alto delle sue dodici vittorie su tredici gare, può già laurearsi campione del mondo. Sarebbe il settimo titolo in carriera.
Le qualifiche sono scombussolate dalla pioggia. I piloti hanno un solo tentativo per segnare il miglior tempo possibile, e chi si trova a girare con molta acqua, come Zonta, Pantano e Pizzonia, è fortemente penalizzato. La pole la sigla Jarno Trulli su Renault: l’abruzzese riesce a stare davanti a Schumacher, Alonso, Coulthard e Fisichella (Sauber). Raikkonen e Montoya, disturbati da una pioggia copiosa nel loro giro veloce, finiscono decimo e undicesimo.
Alla partenza le due Renault scattano benissimo e prendono la testa del gruppo. Schumacher viene scavalcato anche dalla McLaren di Coulthard. Raikkonen rischia il contatto con una Sauber, ma esce indenne dalla Source in sesta posizione. All’Eau Rouge-Radillon c’è un incidente. Webber, che aveva toccato Barrichello, arriva alla curva in salita con l’alettone anteriore della sua Jaguar sotto la vettura. L’australiano centra in pieno Sato (BAR-Honda) e semina il panico nel gruppo.
Nel caos creato da Webber vengono coinvolti anche Bruni (Minardi) e Pantano (Jordan). Entrambi sono costretti al ritiro. La direzione corsa decide di non fermare la corsa, ma manda in pista la safety car. Barrichello torna ai box per verificare la presenza o meno di danni dopo il contatto con Webber. Il brasiliano della Ferrari riparte e si accoda agli altri.
Al quinto giro si riparte e alla Source Raikkonen infila Schumacher. Il tedesco è tallonato da Montoya, che attacca il tedesco all’esterno della Bus Stop e compie un bellissimo sorpasso.
Raikkonen continua la sua rimonta e il giro successivo supera anche David Coulthard, portandosi così all’inseguimento di Trulli e Alonso. I primi tre hanno un passo più veloce rispetto agli altri e non hanno problemi ad andarsene. Mentre Barrichello è in lotta con la Jordan di Heidfeld, Klien (Jaguar) è il primo ad effettuare la sosta nel corso dell’ottavo giro. Il passaggio successivo rientra Trulli, che lascia così il comando della corsa ad Alonso. Lo spagnolo spinge al massimo per guadagnare terreno su Raikkonen, ma all’undicesimo giro va lungo alla fine del rettilineo del Kemmel e viene passato da Raikkonen. Sulla Renault c’è una perdita d’olio: Alonso non se ne accorge e finisce in testacoda due curve dopo e rimane bloccato nella ghiaia. La sua gara è finita. Contemporaneamente c’è un problema anche per Coulthard: sulla sua McLaren si è forata la gomma posteriore destra.
Al tredicesimo passaggio Raikkonen fa il suo primo rifornimento e due giri dopo tocca a Montoya. Juan Pablo torna in pista affiancato a Massa e deve alzare il piede per evitare l’incidente. Tanto basta per fargli perdere la posizione su Schumacher dopo il pit stop del tedesco. Schumacher è quarto dietro a Trulli, ma il pilota della Ferrari al diciottesimo giro supera l’italiano alla Bus Stop. Trulli è in difficoltà e fatica a tenere dietro Massa e Montoya. Massa va ai box per la seconda sosta e Montoya ha ora campo libero per provare l’attacco a Trulli. Il colombiano replica la manovra fatta su Schumacher, ma Trulli chiude la porta e i due si toccano. Montoya viene passato da Pizzonia (Williams),mentre Trulli finisce in testacoda e perde parecchie posizioni.
Mentre Raikkonen conduce tranquillamente la corsa con 10 secondi su Schumacher e più di 20 sulla coppia Pizzonia-Montoya, Barrichello continua a recuperare posizioni. Il brasiliano supera al giro 22 anche Fisichella ed è quinto. Fisico viene sopravanzato anche da Button il giro successivo. Barrichello intanto fa la sua seconda e ultima sosta e torna in pista decimo, dietro a Panis (Toyota).
Al trentesimo giro Raikkonen rientra per l’ultimo rifornimento e cambio gomme, tornando in pista in seconda piazza. Pochi istanti dopo, esplode la posteriore destra di Jenson Button mentre l’inglese è in piena velocità sul rettilineo del Kemmel. La sua BAR sbanda e centra la Minardi di Baumgartner. Viene mandata in pista la safety car e proprio in quei frangenti rientrano ai box Schumacher e Pizzonia. Ma la gara di Pizzonia finisce un giro dopo: la sua Williams ha un problema tecnico e il brasiliano deve ritirarsi.
A dieci giri dalla fine si riparte, con Raikkonen davanti a Schumacher, Montoya, Barrichello e Zonta, con Klien che si prende subito l’ottava posizione scavalcando Panis. Raikkonen gestisce senza problemi, mentre rallenta la Williams di Montoya: anche lui ha forato la posteriore destra. Barrichello si ritrova terzo. Coulthard tenta di superare Klien, ma sbaglia e tampona il posteriore della Jaguar seminando detriti per tutto il rettilineo del Kemmel. Deve tornare in pista ancora una volta la safety car a cinque giri dalla fine. Dopo la ripartenza si rompe il motore della Toyota di Zonta: svanisce in una nuvola di fumo il possibile quarto posto. Raikkonen segna il giro più veloce al penultimo passaggio e va a vincere il secondo gran premio in carriera. Schumacher è secondo e campione del mondo per la settima volta. A completare la festa Ferrari c’è il terzo posto di Barrichello.
TOP 10 GP BELGIO 2004