Fastback | GP Belgio 1995: Schumacher ridicolizza Hill
16 Agosto 2015 - 20:24
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L’undicesimo appuntamento della stagione 1995 di F1 va in scena a Spa-Francorchamps, in Belgio. Damon Hill vuole recuperare punti in campionato su Michael Schumacher e, nelle prove libere, la situazione pare volgere a favore del pilota della Williams: Schumacher ha infatti un brutto incidente e sbatte violentemente la sua Benetton Renault contro le protezioni di gomme. Il pilota tedesco fortunatamente non ha alcuna conseguenza fisica, ma è costretto a disputare le qualifiche col muletto.

Le qualifiche iniziano con lo spettro di una pioggia incombente. La Ferrari decide di mandare subito in pista Alesi e Berger e la mossa si rivela vincente: l’austriaco conquista la pole davanti al compagno di squadra. La seconda fila va a Mika Hakkinen e a Herbert. Quinto Coulthard, davanti Blundell e alla Jordan di Irvine. Solo ottavo Hill, autore di un fuoripista nel suo giro migliore. Schumacher è addirittura sedicesimo, dopo essere stato bersagliato da noie meccaniche, oltre che da una strategia non eccelsa sul timing di uscita nel corso delle qualifiche. I quattro italiani sono tutti nelle retrovie: Badoer, con la Minardi, si qualifica diciannovesimo, appena davanti alla Footwork di Panis e alla Pacific di Montermini. Penultimo Giovanni Lavaggi, con la seconda Pacific, davanti solamente alla Forti Corse di Diniz.

GARA Al via Berger pattina troppo e lascia via libera ad Alesi ed Herbert. Quarto Hakkinen, davanti alle Williams di Coulthard e Hill. Herbert prova subito a passare Alesi: il ferrarista resiste all’Eau Rouge, ma sul rettilineo del Kemmel Herbert prende la scia della Ferrari, si porta all’esterno e con una staccata profondissima si prende la leadership. Alesi non molla e continua a rimanere negli scarichi di Herbert, mentre dietro di loro Hakkinen finisce in testacoda alla Source ed è costretto al ritiro già al secondo passaggio. Sempre al secondo giro Alesi si riporta al comando, rendendo ad Herbert il sorpasso al Kemmel. Il francese è velocissimo, e cerca di allungare, mentre Berger è in difficoltà: al terzo giro resiste su Coulthard, ma al quarto passaggio lo scozzese e Hill passano con facilità la Ferrari numero 28. Ma il quarto giro diventa ancora più nero per la Ferrari: Alesi ha un problema! Il francese va ai box credendo di avere una foratura, ma in realtà sulla sua monoposto si è rotta una sospensione: gara finita per lui.

Herbert è al comando, ma le Williams gli mettono una pressione tale da costringerlo all’errore. Il britannico della Benetton poi sbaglia nuovamente alla Bus Stop, andando in testacoda e bloccando Blundell, con tanti ringraziamenti di Irvine e Schumacher. Mentre davanti Coulthard vola seguito da Hill, Schumacher è quinto dopo una bella rimonta, ma fatica a passare Irvine, che è velocissimo sui rettilinei. All’undicesimo giro Schumacher supera Irvine alla Bus Stop e si lancia all’inseguimento di Berger. Coulthard continua a volare, ma al tredicesimo giro rallenta improvvisamente prima di Pouhon e si ferma a bordo pista: Hill è il nuovo leader. L’inglese della Williams, così come Berger ed Irvine, effettua il primo pit stop, mentre Schumacher resta in pista per qualche giro con lo scopo di marcare qualche giro veloce. Il tedesco, dopo il suo rifornimento, si ritrova in seconda posizione con una quindicina di secondi da recuperare su Damon Hill. La giornata della Ferrari è stregata, visto che Berger rallenta improvvisamente per un problema al motore: doppio ritiro per le vetture di Maranello.

Hill è in controllo della gara, ma a Spa inizia a piovere. L’inglese della Williams, così come Irvine (la cui macchina va a fuoco durante il pit stop a causa di una fuoriuscita di benzina, cosa che lo costringerà a ritirarsi, ndr), Blundell, Herbert, Brundle e Panis, rientra ai box per montare gomme da bagnato. Schumacher invece resta in pista con le slick.

 

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La scelta di Hill sembra azzeccata, visto che in un giro annulla il gap di cinque secondi su Schumacher e si porta in scia alla Benetton. Hill affianca il tedesco sul rettilineo del Kemmel, e il sorpasso sembra una formalità, visto che piove a dirotto e Schumacher ha le gomme da asciutto, ma il tedesco della Benetton tira una staccatona incredibile all’esterno, e tiene dietro Hill. “Con gomme da asciutto sta ridicolizzando il pilota inglese,” dirà Guido Schittone in telecronaca. Nel giro successivo Schumacher tenta nuovamente di difendersi con una frenata ritardata, ma finisce lungo, e Hill va al comando.

 

HILL VS SCHUMACHER

 

 

Tuttavia quel giro in più dietro a Schumacher pesa come un macigno sulla gara di Hill: la pioggia è sparita, e l’inglese ha guadagnato pochi secondi sulla Benetton del rivale. La pista va via via asciugandosi, e Hill fatica a tenere la macchina, tanto che sbanda vistosamente: Schumacher ne approfitta e torna in testa. La Williams richiama Hill ai box per rimettere gomme da asciutto e per rifornire la macchina di benzina. Schumacher guida indisturbato la corsa davanti a Hill, con le Ligier di Brundle e Panis e la Tyrrell di Katayama che si giocano il podio. Ma la pioggia ritorna e a farne le spese è Katayama, che va a sbattere a Malmedy mentre è quarto. La direzione corsa decide di mandare in pista la Safety Car, con Schumacher, Hill e gli altri che rientrano ai box a montare gomme rain.

Alla ripartenza, Panis si gira e scivola in fondo al gruppo. Hill sbaglia nel tentativo di riprendere Schumacher, ma all’inglese arriva una notizia ben peggiore: la direzione corsa ha deciso di sanzionarlo con uno Stop & Go di 10 secondi per aver superato i limiti di velocità ai box. Il pilota della Williams è secondo anche dopo aver scontato la penalità, ma alla Source va in testacoda e Brundle gli prende la posizione. Schumacher davanti guida tranquillo, mentre dietro infuria la lotta tra Blundell, Frentzen, Herbert e Barrichello per le posizioni dalla quarta alla settima. Barrichello riesce a infilare Herbert e Frentzen mette la sua Sauber davanti alla McLaren di Blundell. Hill spinge come un forsennato per riprendere Brundle e proprio all’ultimo giro si mette in scia al britannico. Brundle chiude la porta alla Source, ma non può nulla contro la potenza della Williams-Renault sul lungo rettilineo del Kemmel.

Hill completa così la rincorsa al secondo posto, ma davanti a fare festa è Schumacher, che conquista la sesta vittoria stagionale dopo una fantastica rimonta, una strategia perfetta e una resistenza da applausi su Damon Hill in condizioni di palese inferiorità tecnica. Il tedesco della Benetton precede sul traguardo Hill e Brundle. Quarto Frentzen, che nei giri finali era il pilota più veloce in pista. Blundell e Barrichello chiudono la zona punti. Decima la Minardi di Lamy, mentre Diniz e Moreno concludono la gara con due giri di ritardo. Nessun pilota italiano prende la bandiera a scacchi.

Con la vittoria di Spa Schumacher si porta a 15 lunghezze di vantaggio su Hill e mette una seria ipoteca sulla conquista del secondo titolo piloti in carriera.

 

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