Il Gran Premio della Cina è il terzo appuntamento della stagione 2012. Si arriva a Shanghai con Fernando Alonso incredibilmente in testa al mondiale, dopo la rocambolesca vittoria di Sepang. Il clima tra le squadre non è certo cordiale, soprattutto tra Lotus e Mercedes: la scuderia britannica presenta, infatti, un reclamo contro il doppio DRS della Mercedes, ma i commissari giudicano il sistema della W03 regolare.
Nelle qualifiche tutti si aspettano Hamilton e Button davanti a tutti, e invece a prendersi la pole è Nico Rosberg. Il tedesco della Mercedes, con un giro perfetto nel Q3 e in condizioni di vento favorevoli, stacca di oltre mezzo secondo Lewis Hamilton (penalizzato poi di cinque posizioni per la sostituzione del cambio) e Schumacher. Quarto Kobayashi su Sauber, poi Raikkonen, Button, Webber, Perez e Alonso. Clamorosamente eliminato nel Q2 il due volte campione del mondo Sebastian Vettel, che deve scattare dall’undicesima posizione.
IL GIRO DELLA POLE
GARA – Prima della gara i piloti e i dirigenti della Mercedes non fanno proclami di vittoria, alla luce dei grandi problemi di consumo delle gomme avuti in Australia e in Malesia. Tuttavia, in Cina la Mercedes ha fatto un lavoro specifico sull’assetto, sacrificando anche l’ultima parte delle FP3 per provare il long run con gomme morbide.
Al via, Rosberg scatta benissimo e mantiene la prima posizione davanti a Schumacher. Terzo Button, poi Raikkonen e Hamilton. Bella bagarre tra Webber e Alonso, col ferrarista che sorpassa il pilota della Red Bull e si prende l’ottava posizione. Dietro Vettel fa fatica: scivolato quattordicesimo in partenza, non ha la velocità di punta per impensierire la Force India davanti a lui.
Rosberg inizia a guadagnare sensibilmente sugli altri, con Schumacher secondo, che tiene dietro senza troppi problemi Button e Raikkonen. Al sesto giro Webber rientra ai box per cercare di sopravanzare di strategia le Sauber: al nono passaggio è la volta di Vettel, che prova così a sbarazzarsi del tappo delle vetture più lente. Poi fanno il cambio gomme anche Hamilton e Raikkonen: Hamilton rientra davanti a Webber, mentre Raikkonen, dopo un ruota a ruota con l’australiano deve desistere.
Dopo qualche giro si fermano anche Button e Schumacher, ma al pit stop del tedesco qualcosa va storto. L’anteriore destra non viene fissata, ma a Schumacher viene dato il via. Il sette volte campione del mondo riparte con la ruota non fissata, ed è costretto subito a ritirarsi. Al pit di Rosberg tutto va liscio e, dopo essersi sbarazzato di Massa torna in testa alla gara. Ora c’è Rosberg primo, davanti a Button, Hamilton e al trio Webber, Raikkonen, Alonso.
Webber al ventunesimo giro va a fare il secondo cambio gomme; poi le McLaren adottano la stessa strategia, imitate anche da Alonso. Rosberg, invece, decide di rimanere in pista e di provare a fare una gara su due soste, contro le tre dei principali avversari. Anche Vettel e Grosjean provano a fare la stessa cosa, mentre Raikkonen, rientrato al ventinovesimo giro, è al limite.
Button inizia a spingere al massimo per ridurre il gap che lo separa da Rosberg, che davanti gira piano cercando di risparmiare le gomme. Terzo è Perez, che riesce a contenere gli attacchi di Hamilton. Al giro 34 Rosberg va ai box per il secondo e ultimo cambio gomme, e torna in pista in seconda posizione, davanti a Perez, Hamilton e Alonso. Poi anche Perez effettua la sosta, e Hamilton può così spingere per allontanarsi da Alonso. Webber fa il terzo pit stop, e corre anche un grosso rischio decollando su un cordolo.
Nei passaggi successivi Hamilton e Alonso tornano ai box. Lo stesso fa Button, ma la sua sosta è lentissima, per un problema di fissaggio della posteriore sinistra: l’inglese torna in pista in sesta posizione, dietro a Massa, Raikkonen, Vettel e Grosjean, ma si sbarazza subito di quest’ultimo. Dopo il pit di Massa è Raikkonen ad essere secondo. Il finlandese cerca di tenere duro e di fare la gara senza altri cambi gomme: nel frattempo Alonso prova a passare Maldonado, ma finisce lungo e viene scavalcato da Perez. L’asturiano si riprenderà poi la posizione.
Al giro 48 Vettel sfrutta l’uscita dalla curva 4 e sopravanza Raikkonen. Il finlandese della Lotus finisce sullo sporco e, con le gomme ormai rovinate, perde posizioni su posizioni. Mentre Rosberg è totalmente in gestione della gara, Vettel deve vedersela con Button: il tedesco prova a resistere, ma Button ha la meglio. Le gomme di Vettel, che hanno percorso più di 20 giri, sono alla frutta, e il due volte campione del mondo non può difendersi dagli attacchi di Hamilton e Webber, che sorpassa il compagno di squadra all’esterno del rettilineo opposto ai box.
Rosberg, che ha più di 20 secondi su Button, percorre il suo ultimo giro con grande tranquillità e vince la sua prima gara in F1, e la prima della Mercedes dopo il ritorno nella massima competizione automobilistica. Secondo e terzo posto per le McLaren di Button e Hamilton, con l’inglese che si prende la leadership nel mondiale. A seguire Webber, Vettel, Grosjean, Senna, Maldonado, Alonso e Kobayashi, autore del giro più veloce.
Rosberg e Mercedes possono così festeggiare il loro successo, del tutto inaspettato, ma ampiamente meritato.