Dopo un GP d’Australia ricco di emozioni, con Coulthard che ha riportato la McLaren al successo dopo oltre tre anni, Villeneuve messo subito fuori gara da Irvine e la Williams di Frentzen costretta al ritiro per un cedimento improvviso ai freni, la F1 approda in Brasile per la seconda gara del campionato 1997. In Brasile Villeneuve vuole subito mettere da parte l’incidente di Melbourne con Irvine ed Herbert, mentre Schumacher e la Ferrari auspicano continuità dopo il secondo posto ottenuto in Australia. La Lola, che in Australia aveva fatto una figuraccia accusando più di dieci secondi di distacco da primi, annuncia il suo ritiro dal mondiale, complice anche il clamoroso voltafaccia del main sponsor MasterCard, che prima aveva spinto per un debutto prematuro e poi ha preferito il dietrofront a causa dell’imbarazzante riscontro della pista.
In qualifica Villeneuve domina la scena: il canadese segna un tempo di 1’16”004, crono inavvicinabile per i suoi avversari. Schumacher è secondo con la Ferrari, ma subisce un distacco di quasi sei decimi dal rivale della Williams. Buona seconda fila per Berger (Benetton-Renault) e Hakkinen, su McLaren. Sorprende Panis, che porta la Prost gommata Bridgestone in quinta posizione, davanti alla Benetton di Alesi. Fisichella (Jordan-Peugeot), in settima posizione è il primo degli italiani e precede uno spento Frentzen. Hill compie un miracolo, piazzando in nona posizione una Arrows che tre settimane prima aveva fatto fatica a qualificarsi a Melbourne. Buona undicesima posizione in griglia per Barrichello, con la debuttante Stewart-Ford. Male Coulthard, dodicesimo, e Irvine, che non va oltre la quattordicesima posizione. Ottima qualifica di Trulli, che ottiene la diciassettesima posizione, portando la sua Minardi davanti a vetture più competitive, come la Sauber di Nicola Larini, diciannovesimo, la Stewart di Magnussen e le Tyrrell di Verstappen e Salo.
GARA – Al via Villeneuve esita, e Schumacher lo affianca, mentre dietro Berger blocca Hakkinen e gli altri. Alla prima curva Schumacher tiene la testa, mentre Villeneuve finisce fuori e taglia sulla ghiaia per rientrare in pista, perdendo diverse posizioni. Nel gruppo Fisichella e Hill si toccano, così come Irvine ed Herbert. Frentzen taglia la prima curva per evitare gli incidenti, e anche una Tyrrell deve allargare sull’erba. Intanto Barrichello è rimasto piantato in griglia e i commissari non riescono a spostarlo, pertanto la direzione gara espone la bandiera rossa: la partenza è annullata. Frentzen, Irvine, Barrichello e Fisichella approfittano della pausa di qualche minuto prima della seconda partenza per prendere la vettura di riserva e correre il gran premio col muletto, mentre Magnussen, che aveva riportato dei gravi danni sulla sua Stewart, deve assistere alla gara dal box, visto che l’unico muletto della Stewart è assegnato a Barrichello.
LA PRIMA PARTENZA DELLA GARA
La seconda partenza vede nuovamente Schumacher grande protagonista: il pilota della Ferrari passa subito Villeneuve, col canadese che stavolta non esagera e si accoda al tedesco. Hakkinen è terzo, davanti a Berger, Alesi, Panis, Hill, Coulthard, Fisichella e Ralf Schumacher. Katayama rimane piantato in griglia, ma i commissari riescono a spostarlo. Alla fine del primo giro Villeneuve prende la scia di Schumacher e lo supera sulla linea del traguardo. Il pilota della Williams inizia a spingere e guadagna subito molto su Schumacher, alle cui spalle c’è Berger, che al quarto giro ha la meglio nel duello con Hakkinen. Al settimo giro Berger tenta il sorpasso su Schumacher alla esse di Senna: il pilota austriaco ha l’interno, ma il ferrarista non molla e tiene strenuamente la seconda posizione, con Villeneuve che davanti guadagna quasi un secondo al giro sulla coppia inseguitrice. Al dodicesimo giro Berger è più deciso, e con una frenata aggressiva in fondo al rettilineo riesce finalmente ad avere la meglio su Schumacher. Villeneuve però ha già dieci secondi di vantaggio.
Berger gira su un buon ritmo, e recupera qualche decimo sulla Williams di Villeneuve, mentre Schumacher è in crisi di gomme, così come il compagno di squadra Irvine, relegato nella pancia del gruppo e costretto a correre con problemi alla scocca. Al giro 15 si ritirano entrambi i piloti brasiliani, Diniz e Barrichello, per problemi tecnici. Al ventesimo passaggio Villeneuve ha 9 secondi di vantaggio su Berger, 18 su Schumacher e 19.3 su Hakkinen, con Alesi che segue come un’ombra il finlandese della McLaren. Poco distante c’è anche Panis, che ha però più benzina rispetto a chi lo precede.
Nelle retrovie Coulthard è il primo pilota a rientrare ai box per il primo pit stop e al giro 21 anche Berger si riferma per il rifornimento e cambio gomme. Nel giro successivo si ferma anche Alesi, che prova così a superare Schumacher e Hakkinen sfruttando l’effetto gomma nuova. Con gomme fresche le Benetton volano, e al giro 26 Villeneuve va ai box per il primo pit stop, imitato da Schumacher, mentre Hakkinen si era già fermato prima. Villeneuve torna in pista davanti a Panis, che ha pianificato una gara su una sola sosta contro le due degli avversari grazie al minor degrado delle sue gomme Bridgestone rispetto alle Goodyear dei primi. La stessa scelta è stata fatta anche da Damon Hill, che a metà gara si trova quarto con la modesta Arrows-Yamaha. Grazie al pit stop anticipato Hakkinen ha scavalcato Schumacher, col tedesco che è braccato da Alesi.
Panis si ferma ai box per il suo ultimo rifornimento dopo metà gara. Nel frattempo rientra anche Eddie Irvine: il suo pit stop è molto lungo, perché i meccanici devono allentare le cinture di sicurezza della sua monoposto, che si sono strette troppo, provocando dolori lancinanti al pilota della Ferrari. Al giro 38 Schumacher rompe gli indugi e supera Hill, con Alesi che approfitta della situazione per passare anch’egli il pilota della Arrows. Un po’ di panico in corsia box: Nakano ha perso una gomma, che vaga pericolosamente lungo la pit lane. Hakkinen al giro 39 va ai box per il suo secondo pit stop, seguito da Ralf Schumacher. Davanti Villeneuve comanda la corsa indisturbato, con quindici secondi su Berger, mentre Schumacher tiene dietro Alesi, ma non guadagna molto su Panis.
Villeneuve perde tanto tempo nel doppiaggio di Coulthard: il canadese avrebbe anche Hill da doppiare, ma la Williams vede che Berger sta recuperando tanto, e decide di richiamare ai box Villeneuve per la seconda sosta. Schumacher rientra per il secondo pit stop prima di Alesi, ma tiene la posizione sul pilota francese. Berger allunga il più possibile il suo stint per avere le gomme più fresche di Villeneuve nell’ultima parte di gara, per provare una rimonta improbabile. Al giro 48 Berger effettua il secondo rifornimento, e rientra a 12 secondi da Villeneuve e di poco davanti a Panis. Quarto è Hakkinen, a mezzo minuto dal leader e con Schumacher e Alesi distanti tre secondi da lui. Si ritira Ralf Schumacher, la cui Jordan si pianta all’imbocco della corsia box: la direzione corsa decide però di non mandare in pista la Safety Car.
Villeneuve perde molto tempo nei doppiaggi, e Berger fa tesoro di questa situazione per diminuire sensibilmente il gap, portandosi a sei secondi dal vice campione 1996. Berger spinge al limite, ma Villeneuve tiene a distanza l’austriaco, che ora si trova a dover doppiare una Sauber e Irvine. I doppiati fanno perdere altro tempo a Villeneuve, con Berger che riesce a portarsi a quattro secondi dal leader. Il pilota della Benetton è bloccato da Trulli e Salo, in lotta per la tredicesima posizione, e Villeneuve allunga leggermente. A poche tornate dalla conclusione Hill è costretto al ritiro: il suo motore Yamaha è in fiamme.
Villeneuve percorre senza patemi gli ultimi giri e si aggiudica il GP del Brasile 1997 con quattro secondi di vantaggio su Berger. Terzo Panis, che regala alla Prost e alla Bridgestone il primo podio. Quarta posizione per Hakkinen, che nel finale resiste agli assalti di Schumacher e Alesi. Ottavo posto per Fisichella. Undicesimo Larini, davanti a Trulli. Irvine, con la seconda Ferrari, chiude sedicesimo, con due giri di ritardo e problemi alla scocca.
SINTESI DEL GP DEL BRASILE 1997
CLASSIFICA DEL GP DEL BRASILE 1997