Il Gran Premio del Belgio è il dodicesimo appuntamento della stagione 2009 di F1. Si arriva sul rinomato tracciato di Spa-Francorchamps con una situazione tecnica molto bilanciata fra le varie squadre del campionato. Dopo un inizio di stagione dominato dalla BrawnGP, con la Red Bull unica rivale capace di tenere testa al duo Button-Barrichello, McLaren e Ferrari sono risorte dalle ceneri, con Hamilton vincitore in Ungheria e Raikkonen capace di portare a casa tre podi.
In Belgio si mette in evidenza la Toyota, con Trulli in grande spolvero. Ma la sorpresa del weekend è senza dubbio la Force India. Il team di Vijay Mallya, che nell’ultimo anno e mezzo è stata la Cenerentola della F1, porta a casa la prima pole position in F1 grazie a uno strepitoso Giancarlo Fisichella. Il pilota romano, con il tempo di 1’46.308, precede di meno di un decimo Jarno Trulli, componendo una prima fila tutta italiana. Terzo Heidfeld, con una rediviva BMW. Quarta posizione per Barrichello, il migliore fra i contendenti al titolo. Terza fila per Kubica e Raikkonen, davanti alla Toyota di Glock, alle Red Bull di Vettel e Webber e alla Williams di Rosberg. Clamorosamente fuori nel Q2 Hamilton, solo dodicesimo, e Jenson Button: il leader del mondiale non va oltre la quattordicesima posizione. Ultima posizione in griglia per Luca Badoer, che sostituisce l’infortunato Felipe Massa in Ferrari.
GARA – Alla partenza, Barrichello rimane piantato e sfila in ultima posizione. Fisichella mantiene la leadership davanti a Kubica, mentre Trulli perde terreno e rompe l’ala in un contatto con Heidfeld. Raikkonen per evitare la mischia esce di pista e passa tutti accelerando nella via di fuga. Il pilota della Ferrari poi supera alla grande Kubica sul rettilineo del Kemmel, ed è secondo. Dietro succede il finimondo. Grosjean butta fuori Button e pone fine alla gara di entrambi. Entrano in contatto anche Alguersuari ed Hamilton, che terminano la loro corsa contro le protezioni esterne.
Entra in pista la Safety Car, mentre Trulli e Barrichello cambiano strategia e tornano ai box per il rifornimento. L’italiano sostituisce anche il muso sulla sua Toyota. Si riparte al giro 5, con Fisichella davanti a Raikkonen, Kubica, Glock, Webber, Heidfeld, Rosberg e Vettel. Raikkonen sfrutta benissimo l’uscita dell’Eau Rouge e l’utilizzo del KERS, assente sulla Force India di Fisichella, per passare l’italiano e portarsi al comando della gara. Bravo anche Vettel, che sfila Rosberg. Raikkonen mantiene saldamente la testa, e assieme a Fisichella e Kubica guadagna sensibilmente terreno sui rivali, mentre Glock tiene dietro Webber. Kubica e Glock sono i primi a rientrare ai box, con la Toyota che combina un pasticcio col bocchettone, facendo perdere secondi preziosi al pilota tedesco.
Al giro 14 si fermano i primi quattro piloti, con Fisichella che per poco non riesce a passare Raikkonen ai box. Brivido ai box, per un incidente sfiorato fra Webber ed Heidfeld. Il tedesco riesce comunque a prendersi la posizione in pista, con uno spettacolare sorpasso all’esterno della Les Combes, con Webber che viene poi infilato anche da Barrichello. Vettel ritarda il pit stop di un paio di giri, e grazie a questa mossa torna in pista davanti alla BMW di Kubica.
Dopo un paio di giri in cui c’è Rosberg in testa, il tedesco va ai box e torna ad essere leader della corsa Raikkonen. Il finlandese della Ferrari spinge al limite, coadiuvato da una F60 finalmente competitiva, ma non riesce a scrollarsi di dosso Fisichella, che replica al millesimo i tempi della Ferrari. Intanto Webber viene penalizzato con un drive through per unsafe release. Kovalainen e Alonso riescono a risalire con un’accorta strategia su un solo pit stop, ma Alonso è costretto al ritiro per un danno a una ruota.
A quindici giri dalla fine Kubica dà il via al secondo valzer dei pit stop. Nella tornata successiva tornano ai box assieme Raikkonen e Fisichella. I meccanici della Force India provano il miracolo, ma i colleghi della Ferrari non commettono errori, e Raikkonen torna in pista davanti a Fisichella. Vettel ritarda il rifornimento di qualche giro; il pilota della Red Bull recupera così qualche secondo sulla coppia di testa. Raikkonen spinge tantissimo, ma non riesce a seminare la Force India. Fisichella dal canto suo non è abbastanza vicino a Raikkonen per provare un attacco, e non dispone del KERS, presente invece sulla Ferrari. Dietro Barrichello rimonta fino alla settima posizione, ed è in lotta con Kovalainen per il sesto posto, ma sulla sua BrawnGP inizia a uscire del fumo dal retrotreno. Il brasiliano deve rallentare per preservare il motore.
Davanti Raikkonen non commette errori, guida come ai tempi d’oro e taglia il traguardo in prima posizione. Iceman riporta la Ferrari alla vittoria, che mancava dal Gran Premio del Brasile 2008. Secondo posto straordinario per Fisichella, con la Force India che centra il primo storico piazzamento a punti e il primo podio in F1. Terzo Vettel, che guadagna sei punti su Button in campionato. Buon quarto e quinto posto per le BMW di Kubica e Heidfeld. Sesto Kovalainen, che porta qualche punto alla McLaren. Settimo Barrichello, il cui motore va in fiamme poco dopo il traguardo. Ottavo Rosberg, che continua la sua striscia di gare consecutive in zona punti. Nono Webber, che perde una grande occasione recuperare punti su Button e Barrichello in campionato, e perde punti su Vettel. Chiude la Top 10 la Toyota di Timo Glock, mentre Luca Badoer è l’ultimo dei classificati, al 14° posto.
CLASSIFICA DEL GP DEL BELGIO 2009