Il Gran Premio d’Australia 1997 inaugura per la seconda volta nella storia il Campionato del Mondo di Formula 1. Sono tante le novità sulla griglia di partenza di Melbourne: la più clamorosa è sicuramente il passaggio del campione del mondo in carica Damon Hill dalla Williams (con cui ha vinto il titolo nel 1996, ndr) alla Arrows, portando con sé il numero 1; al suo posto, accanto al canadese Jacques Villeneuve, arriva il tedesco Heinz Harald Frentzen.
La McLaren, invece, abbandona per la prima volta la livrea bianco-rossa introdotta a metà anni ’70 insieme all’arrivo della sponsorizzazione Marlboro. La scuderia di Woking, infatti, stipula a inizio 1997 un nuovo contratto con la West, altra marca di tabacchi, passando a una colorazione nero-grigia grazie al binomio instaurato con la Mercedes.
D’altra parte, la Philip Morris diventa il main sponsor della Ferrari, sempre con il marchio Marlboro. Il logo della marca di sigarette era già presente sulle vetture del Cavallino sin dal 1984, ma solo come marchio minore; ora, invece, è ben visibile sulla presa d’aria superiore, sugli alettoni posteriori e sulle tute dei piloti. Questo, inoltre, ha comportato il cambiamento del colore delle monoposto di Maranello, abbandonando lo storico rosso corsa in favore di un rosso più acceso.
Debuttano la Prost, scuderia del quattro volte campione del mondo Alain, che a fine ’96 ha rilevato la Ligier, la Stewart, fondata dal tre volte iridato scozzese sir Jackie, e la Lola MasterCard, che ha deciso di anticipare di un anno la sua entrata nel Circus.
QUALIFICHE – Jacques Villeneuve domina in maniera schiacciante la prima qualifica della stagione. Il pilota canadese della Williams, infatti, ottiene una stratosferica pole position, con 1,7 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Heinz Harald Frentzen, che completa la prima fila.
Terza posizione per la Ferrari di Michael Schumacher, staccata di oltre due secondi e di un soffio davanti alla McLaren Mercedes di David Coulthard. Terza fila per i rispettivi compagni di squadra Eddie Irvine e Mika Hakkinen.
Bene la Prost con Panis, nono, e la Stewart con Barrichello, undicesimo, mentre la Arrows è in preda a numerosi problemi di affidabilità. Damon Hill, infatti, riesce per un soffio a rientrare nel limite del 107%, chiudendo 20°, a differenza del compagno Pedro Diniz, che comunque viene ammesso dai giudici alla gara alla luce dei tempi più bassi fatti segnare nelle prove libere.
Disastro per le due Lola di Sospiri e Rosset, che accumulano un distacco di oltre dieci secondi dal tempo della pole position e vengono così escluse dalla gara. Sarà la prima e unica apparizione della Lola in un Mondiale di Formula 1.
CLASSIFICA QUALIFICHE GP AUSTRALIA 1997
GARA – Il primo colpo di scena avviene già nel giro di formazione: dopo le tante difficoltà nelle qualifiche, il campione del mondo Damon Hill è costretto al ritiro a causa del cedimento dell’acceleratore sulla sua Arrows.
Al via, invece, viene eliminato il favorito numero uno per la vittoria del Gran Premio, Jacques Villeneuve. Dopo una partenza non troppo felice, il canadese della Williams viene colpito insieme ad Herbert (Sauber) dalla Ferrari di Eddie Irvine, arrivato troppo lungo alla prima curva: i tre sono quindi costretti al ritiro.
Frentzen passa così al comando della gara, davanti a Coulthard, Michael Schumacher, Hakkinen, Alesi, Panis, Berger e Larini. Il pilota della Williams è molto veloce nelle prime fasi di gara, grazie alla strategia su due soste anziché su una come i diretti rivali, e cerca di accumulare subito un discreto vantaggio. Il distacco tra il tedesco e lo scozzese della McLaren si stabilizza, dopo qualche giro, intorno ai diciotto secondi, non abbastanza per fare il rifornimento e tornare davanti. Dopo il pit stop del 18° giro, infatti, Frentzen ritorna in pista in terza posizione, alle spalle anche della Ferrari di Schumacher.
Al 34° giro Alesi rimane fermo in pista senza benzina: il pilota francese della Benetton non riceve informazioni a causa di un guasto alla radio ed è costretto al ritiro. Nel frattempo, Frentzen continua a guadagnare terreno sul duo che lo insegue, dopo essere passato in testa grazie al valzer dei pit stop e nonostante dei problemi all’impianto frenante della sua Williams.
Al suo secondo rifornimento, il tedesco ha 23 secondi di vantaggio, ma un problema nel fissaggio della ruota posteriore destra gli costa oltre quattro secondi e lo fa rientrare in pista nuovamente in terza posizione. Coulthard passa così a condurre davanti a Schumacher, Frentzen, Hakkinen e Berger.
Nelle fasi finali del Gran Premio, Schumacher è più veloce di Coulthard e sembra poterlo insidiare per la vittoria finale, ma a cinque giri dalla fine è costretto a rientrare nuovamente ai box per un rabbocco di carburante, perdendo la seconda posizione nei confronti di Frentzen.
A tre giri dalla fine, cedono definitivamente i freni sulla Williams numero 4 del tedesco, che finisce in testacoda e deve ritirarsi dalla corsa. Coulthard vince così indisturbato davanti a Schumacher, Hakkinen, Berger, Panis e Larini, riportando al successo la McLaren dopo tre anni dall’ultima volta, quando Ayrton Senna trionfò nel Gran Premio d’Australia 1993 ad Adelaide.