Il Gran Premio d’Australia è la prova d’apertura della stagione 1996. Per la prima volta il Circus sbarca sul nuovissimo impianto semi permanente dell’Albert Park di Melbourne, che va a sostituire Adelaide, da sempre sede del Gran Premio oceanico fino al 1995.
Per la prima volta la TV commerciale Mediaset, detentrice dei diritti assieme alla Rai dal 1991 al 1995, avrà tutta la stagione 1996 in diretta esclusiva, con il commento a cura della collaudatissima coppia formata da Andrea De Adamich e Guido Schittone.
Michael Schumacher, due volte iridato e campione in carica, passa alla Ferrari assieme ad Eddie Irvine. E’ questa la coppia che dovrà ribaltare le sorti della scuderia di Maranello, a secco dal 1979. In Williams, oltre al confermatissimo Hill, arriva Jacques Villeneuve, figlio dell’indimenticato Gilles e fresco vincitore della 500 miglia di Indianapolis. La Benetton, scuderia da battere nelle stagioni 1994 e 1995 con Michael Schumacher, ufficializza la coppia che fino a quel momento è stata a bordo della Ferrari: Jean Alesi e Gerhard Berger.
In qualifica, le Williams dominano la prima fila, con Villeneuve davanti a Hill per mezzo secondo. Seguono in seconda fila subito le Ferrari, con Irvine sorprendentemente davanti al campione del mondo tedesco.
Melbourne: 10 marzo 1996 – Pronti via e subito Hill e Villeneuve restano davanti, ma alla curve 3 Brundle (Jordan) sperona la Sauber di Herbert e, cappottando, finisce per disintegrare la sua vettura sulla ghiaia, bandiera rossa.
Il pilota britannico non può utilizzare il muletto, perchè costretto a cederlo al compagno Frentzen, rimasto fermo in griglia di partenza per un problema tecnico.
Al secondo via Hill parte male: il pilota canadese scatta meglio e prova subito a scappare. Schumacher non riesce a passare Irvine prima del secondo giro, mentre Brundle, con il muletto, si ritira dopo appena due giri.
I due della Williams e Schumacher dettano il passo, con il tedesco staccato da Villeneuve, leader, di circa 1.5 secondi. Irvine non riesce a stare al passo, e deve accontentarsi al momento della quarta posizione.
Alesi, quinto, prova a sopravanzare il ferrarista in curva 3 al decimo giro, ma valuta male la frenata e, dopo un contatto, è costretto al ritiro.
Non succede molto da qui alla fine: Schumacher entra ai box per il suo primo pit-stop, ma una volta fuori gira ben tre secondi più lento dei due della Williams, rimasti ancora fuori.
Schumi accusa un problema ai freni: i meccanici provano a rimetterlo in pista, ma alla prima vera frenata il tedesco finisce lungo. Gara finita per Schumacher all’esordio in Rosso.
I due della Williams si fermano, Villeneuve resta davanti ad Hill, ma il canadese sente la pressione del compagno e sbaglia l’ingresso in curva 1: il britannico non riesce ad approfittarne, ma si nota come la sua Williams sia sporca, molto sporca rispetto a quella di Villeneuve.
Il canadese continua a perdere olio, e per non rovinare il motore è costretto a rallentare, facendosi passare inevitabilmente da Hill. Alla fine il distacco tra i due sarà di 38 secondi.
Vince Hill davanti a Villeneuve ed Irvine. Finiscono la zona punti Berger, Hakkinen (McLaren) e Salo (Tyrrell).
VIDEO: La lotta tra Villeneuve e Hill ed il ritiro di Michael Schumacher