Ad Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina, cala il sipario sulla stagione 2015 di F1. L’annata non è stata delle migliori per quanto concerne lo spettacolo offerto in pista, alla luce di un’evidente supremazia della Mercedes e di una Ferrari incapace di lottare ad armi pari con le Frecce d’Argento, ma seconda forza del Circus con facilità. Il mondiale ha offerto pochi spunti anche perché non c’è mai stata lotta per il titolo piloti, con Hamilton fin dall’Australia nettamente superiore a Rosberg. L’inglese, col successo nel GP degli Stati Uniti, si è laureato campione del mondo per la terza volta con ben tre gare d’anticipo rispetto alla fine della stagione.
Il titolo piloti sazia Hamilton, e la cocente delusione di Austin, con una vittoria buttata via per un banale errore in trazione, risveglia Rosberg. Il pilota tedesco conquista il successo in Messico e Brasile, diventando matematicamente secondo in campionato, e ad Abu Dhabi si prende di forza la settima pole position stagionale e la sesta consecutiva, rifilando quasi quattro decimi ad Hamilton. Raikkonen porta la Ferrari in seconda fila, rimanendo davanti a Perez. Buon quinto posto per Ricciardo, che precede la Williams di Bottas, la Force India di Hulkenberg e Massa. Clamorosamente fuori nel Q1 Vettel. Il pilota della Ferrari, così come le Mercedes e Raikkonen, decide di passare il “taglio” con gomme soft, le coperture a mescola più dura portate dalla Pirelli ad Abu Dhabi, risparmiando le super soft per Q2 e Q3, ma nel primo tentativo non fa segnare un gran tempo, e nella successiva uscita rallenta su indicazione del box, dando per acquisito l’accesso alla seconda fase delle qualifiche. Vettel è perciò costretto a partire sedicesimo. La penalizzazione di Grosjean per sostituzione del cambio permette però a Vettel di recuperare una posizione sullo schieramento.
GARA – Rosberg parte benissimo e mantiene la leadership, mentre Hamilton deve scartare per tenere dietro Raikkonen e Perez, che era scattato come un fulmine dalla quarta casella. Quinto è Hulkenberg, davanti a Ricciardo, mentre Kvyat perde posizioni dopo un buon avvio, venendo passato da Sainz e Massa. Il pilota della Red Bull ingaggia un durissimo duello con Verstappen, che è costretto a tagliare una chicane e a finire lungo nella curva successiva per evitare il contatto con Kvyat. Intanto Vettel è dodicesimo, mentre Maldonado è costretto al ritiro dopo essere stato preso in pieno in partenza da Alonso. Rosberg detta il ritmo, con Hamilton che segue a distanza di un paio di secondi e Raikkonen che tiene abbastanza bene il passo delle Mercedes. Le Force India perdono contatto, con Massa che passa Sainz e Ricciardo che sesto giro riesce ad avere la meglio nel duello con Hulkenberg. Kvyat al quinto giro è il primo a fare il cambio gomme, passando alle soft, e nel passaggio successivo è imitato da Ricciardo e Massa.
Rosberg comincia a spingere al limite, e guadagna sensibilmente terreno su Hamilton, mentre Raikkonen è in crisi di gomme. Al pit stop qualche brivido, con Sainz che ha dei problemi, e Bottas che uscendo dal box entra in contatto con la McLaren di Button rompendo l’ala anteriore. Il finlandese viene punito con cinque secondi di penalità. Al decimo giro è tempo di cambio gomme sia per Rosberg che per Raikkonen: Hamilton rientra nel passaggio successivo, e al ritorno in pista è dietro a Vettel, che per rimontare ha scelto una strategia diversa da molti avversari, utilizzando nel primo stint gli pneumatici a mescola morbida. Il pilota della Ferrari tiene un buon passo con gomme più usate rispetto ai primi, ma nulla può quando Hamilton lo attacca al quattordicesimo giro. Anche Raikkonen arriva negli scarichi di Vettel: il tedesco lascia passare il suo compagno di squadra, che si mette alla caccia delle Mercedes.
Rosberg fa fatica a trovare il passo dei primi giri, ed Hamilton e Raikkonen gli rosicchiano qualche decimo. Nel frattempo Vettel rimane in pista con le soft, senza perdere molto tempo sui piloti alle sue spalle. Verstappen invece è in difficoltà: dopo aver passato Sainz con un team order, il pilota olandese è costretto a rientrare anticipatamente per un secondo pit stop a causa di un duro bloccaggio sulle gomme anteriori. Al giro 24 Vettel va ai box per montare un nuovo set di gomme soft, e torna in pista in sesta posizione. Hamilton spinge fortissimo: in pochi giri il pilota della Mercedes annulla il gap su Rosberg, e punta con decisione alla prima posizione, anche perché il pilota tedesco ha molto graining sulle gomme Pirelli anteriori. Problemi di degrado degli pneumatici anche in casa Force India: Hulkenberg e Perez devono anticipare il secondo pit stop, e Vettel si ritrova in quarta posizione ed è il pilota più veloce in pista.
Al trentunesimo passaggio Rosberg va ai box per la seconda e ultima sosta: al comando della gara c’è Hamilton. Si ferma anche Raikkonen nel giro successivo, ma il suo pit stop non è buono: il ferrarista perde quattro preziosi secondi per problemi nel togliere l’anteriore destra. Raikkonen torna in pista dietro a Vettel e ad Alonso, doppiato. Hamilton, con pneumatici molto usurati, tiene ancora un passo interessante: Rosberg recupera sempre qualche decimo al giro, ma il guadagno di tempo non è esagerato. Raikkonen, dopo qualche giro dietro Vettel, trova un buon passo, anche grazie al secondo gioco di squadra della gara.
Le prestazioni di Hamilton cominciano a crollare, ma il pilota della Mercedes vorrebbe finire la gara senza rientrare ai box, con Rosberg che però è ormai a 10 secondi da lui. Al giro 40 Vettel rientra ai box e monta le super soft. Il pilota della Ferrari è sesto, ma sorpassa subito Ricciardo. Hamilton non ha più prestazione, e deve cambiare gomme: la Mercedes gli monta le soft, e l’inglese deve recuperare tredici secondi su Rosberg negli ultimi tredici giri. Hamilton gira subito fortissimo, ma Rosberg è comunque veloce e tiene botta. A undici giri dalla fine Vettel passa Perez e si porta in quarta posizione. Verstappen e Button duellano tra loro, con Rosberg alle spalle pronto a doppiarli. Button resiste a un tentativo di sorpasso di Verstappen, ma il pilota della Toro Rosso esce di pista e lo supera fuori dal tracciato. La direzione gara punisce Verstappen con cinque secondi di penalità. Hamilton si porta a 7 secondi da Rosberg, ma non riesce ad avvicinarsi di più, con i doppiaggi che sfavoriscono prima uno e poi l’altro.
Rosberg si avvia all’ultimo giro con un piccolo patema d’animo per delle vibrazioni al posteriore della sua Mercedes W06-Hybrid, ma la vettura resiste: Rosberg taglia il traguardo e vince il GP di Abu Dhabi con 8 secondi di vantaggio su Hamilton. Ottimo terzo posto di Raikkonen, al terzo podio stagionale. Quarto Vettel, dopo essere partito quindicesimo. Buona quinta posizione di Perez, che chiude davanti a Ricciardo, Hulkenberg e Massa. Grosjean, alla sua ultima gara con la Lotus, conquista due punti dopo una gara in rimonta e sulla stessa strategia di Vettel. Decimo Kvyat, che chiude il campionato davanti a Ricciardo.
CLASSIFICA DEL GP DI ABU DHABI 2015