Famin: “Peugeot nuovamente a Le Mans a condizione che…”
20 Ottobre 2016 - 12:17
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Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport, intrigato da un ritorno del leone alla 24 ore più famosa al mondo. I costi però, per adesso, rappresentano un forte ostacolo.

Il WEC sta vivendo un buon momento di forma, grazie soprattutto alle tante case ufficiali che si sfidano in pista: Toyota, Audi e Porsche in LMP1, Ferrari, Ford, Aston Martin, Porsche e Chevrolet in GTE. La serie iridata più tecnologica del momento nacque nel 2012, grazie soprattutto all’impegno di Audi prima e Peugeot poi, che riportarono ad un livello altissimo la competizione in pista. Purtroppo i francesi lasciarono l’endurance proprio all’alba del primo anno di mondiale, per dedicarsi al programma Dakar. Proprio in questi giorni invece, tanti rumors girano intorno all’Audi ed al suo possibile addio nel 2018, come approfondito nei nostri recenti articoli. A fronte di queste ipotesi, il mondiale endurance potrebbe ritrovarsi in una situazione di basso appeal, per gli appassionati ed i team interessati alle gare di durata.

MOTORSPORT - LE MANS 24 HOURS 2007 - RACE 16/06 TO 17/06/2006 - PHOTO : FRANCOIS FLAMAND / DPPI

Proprio ieri, quasi inaspettatamente, in un’intervista rilasciata a Motorsport.it, il CEO di Peugeot Sport Famin ha dichiarato che un interesse nel tornare a Le Mans c’è. L’ostacolo più grande per i francesi attualmente, è rappresentato dagli elevati costi che richiede un programma nel WEC, soprattutto gli investimenti necessari per lo sviluppo dell’ibrido. Queste le parole di Bruno Famin: “l’idea ci intriga , ma la FIA, il promotore e i costruttori coinvolti devono aprire una discussione per rendere la categoria più attrattiva al grande pubblico. Per noi il principale problema sono i costi, che come Peugeot Sport non siamo in grado di sostenere. Per essere competitivi – continua Famin – bisognerebbe investire troppo, serve tagliare le spese di sviluppo di una LMP1, se possibile della metá! Attualmente i ricavi del WEC non valgono un simile investimento”. 

138 - 24 Heures du Mans 1992. Warwick/ Dalmas/ Blundell. Peugeot 905. VainqueurIl discorso si sposta poi sul lato tecnico, dove il CEO della casa del leone si dice interessato a proporre una nuova via per l’efficienza massima, alternativa all’ibrido. “Il concetto dell’ibrido che caratterizza la attuali LmP1 è molto interessante, ma come ho detto prima troppo costoso. Noi vorremmo proporre un diverso modo di cercare l’efficienza di un prototipo, per arrivare poi allo stesso risultato. Vale a dire quella della riduzione del peso minimo, potremmo in questo modo ridurre emissioni e consumi senza per forza spendere moltissime risorse nello sviluppo dell’ibrido. Ovviamente chi ha giá investito tempo e soldi in queste tecnologie ( Audi, Toyota e Porsche ) potranno scegliere di proseguire in quella direzione, vogliamo che la nosta sia una strada alternativa. Lavorando sulle regole si potrebbe tranquillamente livellare le due soluzioni.” 

img_2082Bruno Famin conclude quindi con una considerazione sull’immediato futuro della categoria: “la nostra è solo un’idea, sta all’ACO, FIA ed agli altri costruttori valutare il tutto. Attualmente ci sono due marchi del gruppo VW e stando alle voci, non può durare ancora molto. Bisogna porre le basi regolamentari per l’arrivo di altri marchi che vogliono stanziare budget più accessibili. Noi siamo disposti ad impegnarci, in caso di condizioni favorevoli, come ci ha indicato il gran capo Carlos Tavares quando ci ha parlato di voler rivedere la Peugeot a Le Mans. In tal caso potremmo essere pronti in due o tre anni.