Il terzo giorno di questa seconda sessione di test pre-season si chiude nel segno di Kimi Raikkonen e della Ferrari. Il finlandese si è issato in cima alla classifica facendo segnare in mattinata il tempo di 1:22.765 – l’unico a scendere sotto il muro dell’1:23.000 – con gomme Ultra Soft, in una vera e propria simulazione di qualifica, anche se la SF16-H non ha sicuramente espresso tutto il suo potenziale, probabilmente a causa del quantitativo di carburante imbarcato.
Prima delle simulazioni di qualifica il Cavallino ha svelato a sorpresa il primo esemplare di Halo, il nuovo sistema ideato da Mercedes per la protezione della testa del pilota che potrebbe essere impiegato a partire dal 2017. Raikkonen ha fatto anche alcuni giri iniziali con l’Halo, dando anche buoni riscontri per quanto riguarda la visibilità del pilota stesso.
Nel pomeriggio, invece, la SF16-H ha effettuato la prima simulazione di gara del 2016 portando a termine 63 giri senza alcun problema, fatta eccezione per la bandiera rossa causata da un fuoripista di Grosjean in curva 1. Il campione del mondo 2007 ha effettuato 4 stint con tre mescole differenti (nell’ordine Soft, Medium e Hard) con tempi paragonabili a quelli della Mercedes. In totale il pilota finlandese ha compiuto 136 giri totali, completando la giornata con uno stint su gomme Soft.
Al secondo posto della classifica troviamo Felipe Massa con la Williams Mercedes. Il brasiliano, dopo un inizio travagliato in cui ha dovuto attendere un’ora prima di scendere in pista, non ha avuto più problemi sulla sua FW38 completando a fine sessione 119 giri.
Lavoro intenso anche per Force India e Toro Rosso, che nelle rispettive simulazioni gara hanno dimostrato di avere race pace interessanti e piuttosto competitivi. Nico Hulkenberg è riuscito a completare 139 giri, mentre Max Verstappen addirittura 166.
Il lavoro svolto in Mercedes da Rosberg in mattinata e da Hamilton nel pomeriggio è molto simile a quanto fatto ieri dal campione del mondo, con run da 10 giri l’uno con gomme Medium senza mai spingere al massimo la W07-Hybrid. I tempi differenti tra i due sono dovuti probabilmente ai differenti carichi di benzina oltre che alle diverse condizioni della pista.
Quinto posto per la Sauber C35 guidata da Felipe Nasr. Anche il team svizzero ha sfondato il tetto dei 100 giri (119) dimostrando di aver superato i problemi di inizio settimana avuti con Marcus Ericsson.
Sembra, invece, aver ritrovato l’affidabilità la nuova McLaren Honda. Fernando Alonso, infatti, è riuscito a completare 119 giri con la MP4-31 (che ha introdotto un nuovo cofano motore per migliorare il raffreddamento della PU, ndr) anche se i tecnici del team anglo-giapponese non sembrano troppo soddisfatti dei livelli prestazionali raggiunti dalla monoposto.
La Manor MRT05 sembra aver ritrovato il ritmo giusto con Pascal Wehrlein, ottenendo l’ottavo posto nella classifica finale dei tempi giornata. L’unico aspetto preoccupante sono i soli 48 giri portati a termine dal team inglese.
Nono posto per Joylon Palmer su Renault. La squadra francese si è concentrata quasi esclusivamente su long run, percorsi in prevalenza con gomme Medium, senza cercare la prestazione con mescole più morbide.
Giornata problematica, invece, per la Haas. Il neonato team americano ha chiuso all’ultimo posto della classifica con Romain Grosjean che, nonostante i 78 giri compiuti, si è fermato per ben tre volte in pista causando altrettante bandiere rosse: i problemi che hanno afflitto la VF-16 sono legati all’impianto frenante.