Dopo 23 anni di assenza dal calendario di Formula 1, il Sudafrica vuole riconquistarsi un posto nel Circus grazie allo storico tracciato di Kyalami, che ha ospitato la massima serie automobilista dal 1967 al 1993.
Il circuito di Midrand ha subito recentemente dei lavori di rimodernamento per poter nuovamente rientrare nei canoni stabiliti dalla Federazione Internazionale dell’Automobile per ospitare un Gran Premio di Formula 1.
Qualche giorno fa, in un’intervista ad Autosport, Andrew Baldwin, progettista a capo dei lavori, ha dichiarato: “Finalmente abbiamo una pista che si avvicina ad avere il 100% delle caratteristiche richieste dalla FIA per ospitare un Gran Premio di Formula 1, dato che ci sono ancora delle cose da sistemare. Quando ho sentito Charlie Whiting per parlargli del circuito, lui si è dimostrato entusiasta ed è venuto subito a fare un primo sopralluogo, dandoci l’ok per ospitare tutte le manifestazioni internazionali, compresi i test di F1, anche se, come detto, manca qualcosina per ospitare un vero e proprio GP”.
Infatti, se il tracciato è già conforme alle regole ferree imposte dalla Federazione, la parte da migliorare riguarda soprattutto i servizi e le infrastrutture. “Per poter ospitare una gara dobbiamo terminare i lavori su guardrail, protezioni per i detriti e vie di fuga in ghiaia. Al termine dei lavori Charlie verrà nuovamente in visita da noi”:
Se l’autodromo di Kyalami è quasi apposto per avere l’ok, il vero ostacolo per il secondo matrimonio tra Ecclestone e il Sudafrica è rappresentato proprio dalle richieste economiche del boss della FOM per organizzare l’evento. “Ancora non abbiamo il budget sufficiente per poter permetterci di entrare nel calendario, ma ovviamente la nostra speranza è quella. Se il governo decidesse di darci una mano, cosa che già accade in altri Paesi, potrebbe essere una grande opportunità per noi” ha concluso Baldwin.
Attualmente gli obiettivi primari per il circuito di Kyalami restano però le categorie GT, Turismo ed Endurance.