Come ci si aspettava alla vigilia di queste prime qualifiche sul circuito cittadino di Baku, la Mercedes conquista la settima pole position stagionale. La novità, però, è che a partire davanti a tutti non sarà il mattatore delle prove libere Lewis Hamilton, bensì il compagno di squadra Nico Rosberg. Il pilota tedesco approfitta del grande regalo concessogli dal campione del mondo in carica, che a due minuti dalla fine della Q3 tocca il guardrail con la ruota anteriore destra in entrata di curva 9 e spezza la sospensione, causando anche la bandiera rossa a 2’05” dalla fine.
Q1 – Nella prima manche di qualifica arrivano già le prime sorprese. Felipe Nasr con la Sauber riesce a trovare il guizzo che gli permette di accedere alla seconda sessione di qualifica, chiudendo al 16° posto. Ottimo 17° tempo per l’indonesiano della Manor Rio Haryanto, che riesce a battere il più quotato compagno di squadra Pascal Wehrlein, comunque 18° a una manciata di centesimi. Male anche Jenson Button con la McLaren Honda. Il pilota inglese arriva prima lungo in una via di fuga e poi trova del traffico nel suo ultimo tentativo, chiudendo soltanto 19° davanti a Marcus Ericsson (Sauber). Ultima fila disastrosa per le due Renault di Kevin Magnussen e Joylon Palmer, segno evidente dei problemi non solo di motore per la casa francese.
Q2 – Nella seconda manche di qualifica cominciano i problemi per Lewis Hamilton. Il pilota inglese è protagonista di numerosi errori in diversi punti del tracciato, come se non riuscisse più a trovare il limite della pista dopo aver dominato in lungo e in largo per tutte le sessioni di prove libere. A una manciata di secondi dal termine il #44 della Mercedes è decimo, ma con un tempo last minute riesce ad artigliare la seconda posizione, ad un secondo pieno da Rosberg. Anche Ricciardo si qualifica per la Q3 a tempo scaduto, mentre restano fuori Romain Grosjean (Haas), un deludente Nico Hulkenberg, solo 12° su una pista in cui la Force India sembra addirittura essere la seconda macchina più veloce dietro le Frecce d’Argento, Carlos Sainz (Toro Rosso), Fernando Alonso (McLaren), Esteban Gutierrez (Haas) e Felipe Nasr (Sauber).
Q3 – La terza e ultima sessione parte decisamente forte per Sergio Perez, che si piazza in pole position provvisoria al primo tentativo utile, in attesa che arrivino le Mercedes sul traguardo. Nico Rosberg passa agevolmente al comando, rifilando quasi nove decimi al messicano, mentre Lewis Hamilton tocca il guardrail in ingresso della curva 9, rompe la sospensione anteriore destra ed è costretto a parcheggiare subito dopo la sua W07-Hybrid, dicendo addio alla lotta per la pole position. Al restart dopo la bandiera rossa, tutti tranne Rosberg si fiondano in pista e si danno battaglia per non prendere la bandiera a scacchi prima di iniziare il giro lanciato. Bottas prova a passare Verstappen, ma il suo tentativo va a vuoto ed è costretto a rinunciare all’ultimo tentativo. Stessa sorte per il suo compagno di squadra Felipe Massa, che viene fatto uscire troppo tardi e prende bandiera alla fine del suo out lap. Nel caos, la spunta Daniel Ricciardo (il primo a essere uscito, ndr), che fa segnare lo stesso tempo di Sebastian Vettel, ma il tedesco è dietro perché lo ha fatto registrare subito dopo l’australiano. Si conferma secondo Sergio Perez, che però partirà dalla settima casella domani a causa della penalità di 5 posizioni per la sostituzione del cambio. Quinto Kimi Raikkonen con l’altra Ferrari, davanti a Felipe Massa e a un sorprendente Daniil Kvyat con la Toro Rosso. Chiudono la Top 10 Valtteri Bottas, Max Verstappen e, appunto, Lewis Hamilton.