Lewis Hamilton, dopo un inizio di stagione non proprio esaltante, si è riscattato con due vittorie consecutive a Monaco e Montreal, salvo poi faticare di brutto a Baku per alcuni problemi sulla sua monoposto.
Il tre volte campione del mondo, raggiunto dal Daily Mail, ha voluto evidenziare un aspetto importante che in questi anni ha preso sempre più il sopravvento, ossia le vie di fuga in asfalto.
“Amo la Formula 1, perchè è pericolosa e si vive al limite. Gli incidenti non li vorremmo mai, ma fa parte del gioco. Spesso gli altri piloti nei briefing si lamentano degli avvallamenti, chiedendo un asfalto liscio o delle vie di fuga più ampie. Io invece credo di far parte della vecchia scuola. Per carità, la sicurezza prima di tutto, ha fatto passi di gigante negli anni, ma ad esempio a Baku molti si sono lamentati dell’ingresso in corsia box: si ok, non era molto sicura, ma è giusto così”.
“Adesso sbagliare è più facile – ammette Hamilton. Rimpiango tantissimo i vecchi circuiti, dove era impossibile andare oltre il cordolo, altrimenti perdevi tanto tempo. Ora puoi tornare in pista dopo aver superato il limite della carreggiata senza problemi. Le barriere si sono allontanate di molto, e così anche la paura di andarci a finire contro. Oggi un ragazzino come Verstappen può tranquillamente superare il limite, uscire di pista e rientrare senza perdere tempo. A me piace il pericolo e piace rispettarlo”.
In conclusione: “E’ come sedersi di fronte ad un cobra in procinto di morderti, più ti avvicini e più lui può morderti, ma se invece ti siedi lontano dal cobra, il rischio che lui possa prenderti si allontana sempre di più. Quando ero giovane il cobra era vicinissimo ai piloti, adesso è ogni giorno più lontano”.