Lewis Hamilton vince la seconda gara consecutiva in questa stagione e si porta a soli 9 punti dal compagno di squadra Nico Rosberg nella classifica mondiale, giunto solo quinto al traguardo dopo aver perso molte posizioni in partenza. Secondo posto per la Ferrari di Sebastian Vettel, la cui strategia su due soste non ha pagato nel finale, dopo aver condotto in testa la prima parte di gara. Terzo gradino del podio per un arrembante Valtteri Bottas, che sfrutta le disavventure dei suoi rivali riportando la Williams nella Top 3 dopo 8 gare (non accadeva dal GP Messico dello scorso anno, ndr).
LA PARTENZA – Il primo colpo di scena arriva durante lo schieramento delle vetture dopo il giro di ricognizione. Quando Hamilton sbuca dall’ultima chicane, ci sono ancora dei meccanici con i carrelli delle gomme sul rettilineo principale, che non hanno fatto in tempo a rientrare nella pit lane dopo lo start delle vetture. Fortunatamente, però, si risolve tutto nel giro di pochi secondi e la partenza può avvenire regolarmente.
Allo spegnimento dei cinque semafori rossi, la Mercedes di Hamilton rimane piantata, con l’inglese che viene sfilato da Vettel e Rosberg. Alla prima curva, però, con un po’ di malizia Lewis porta all’esterno Nico, fino al contatto delle ruote anteriori. Il tedesco è costretto a tagliare completamente curva 2 passando nell’erba e, al rientro in pista, si ritrova solamente al 10° posto, imbottigliato nel traffico. Al comando c’è Vettel, che prova subito ad allungare sul #44 della Mercedes e su Max Verstappen, che ha bruciato il compagno di squadra Daniel Ricciardo, subito dietro e davanti a Raikkonen. Al secondo passaggio, dopo aver già guadagnato più di un secondo su Hamilton, Vettel arriva lungo all’ultima chicane ed è costretto a tagliare, con l’inglese che prova a cogliere l’occasione ma rimane dietro al tedesco.
VIRTUAL SAFETY CAR – Al giro 10 arriva la svolta della gara: Jenson Button rompe il motore della sua McLaren ed è costretto a parcheggiare a bordo pista sul lungo rettilineo opposto ai box: bandiere gialle e Virtual Safety Car. La Ferrari non ci pensa due volte e prende in pugno la situazione: richiama entrambi i piloti ai box, toglie le Ultra Soft e monta le Super Soft, mescola scartata un po’ da tutti al’inizio del weekend, ma che con le basse temperature ha dimostrato di poter essere molto efficace. Con questa mossa, Vettel riesce a recuperare circa 8 secondi di tempo su Hamilton durante la sosta, ma comunque esce dietro le due Red Bull. Alla ripresa, Seb si getta all’inseguimento di Ricciardo e Verstappen, passandoli entrambi con l’aiuto del DRS all’ultima chicane.
GIRO 24 – In Mercedes decidono di non seguire la Ferrari sul piano della strategia, ma continuano con il piano A (sosta unica) con entrambi i piloti. Il leader della corsa Hamilton si ferma al giro 24 per passare alle gomme Soft, quando aveva 5 secondi e mezzo di vantaggio su Vettel, che riprende così la leadership. Al rientro in pista, l’inglese ha un ritardo di 13 secondi dalla Ferrari #5, che però deve fermarsi nuovamente per montare le gomme Soft, obbligatorie da usare in gara.
ROSBERG FORA – Al giro 51 arriva un altro colpo di scena per Nico Rosberg: la sua Mercedes accusa una piccola foratura e il team richiama il tedesco per una seconda sosta, dove monta nuovamente gomme Soft. Nico rientra settimo, ma vola con gli pneumatici freschi appena montati e va subito a riprendere Ricciardo e Raikkonen, che non riescono ad opporsi alla Mercedes #6. Quando però arriva il turno di Verstappen, anche lui fermatosi per rimettere le Ultra Soft, la musica cambia. Il pilota olandese, infatti, si difende per ben due volte all’ultima chicane, portando Rosberg sull’esterno, poi al giro 69, quando sembrava fatta per il sorpasso, Nico perde il posteriore e si gira, perdendo così l’opportunità di acciuffare in extremis il quarto posto.
VINCE LEWIS – Davanti, nel frattempo, Vettel si riferma al giro 37 per montare le Soft e col passare dei giri riesce ad accorciare il distacco da Hamilton, ma dopo due lunghi all’ultima variante sfumano le possibilità di andare a riprendere l’inglese, che vince per la quinta volta il Gran Premio del Canada. Terzo posto per Valtteri Bottas, ottimo nello sfruttare tutte le occasioni che gli si sono presentate davanti, che festeggia con i suoi meccanici come se avesse vinto lui il GP. Quarto Verstappen davanti a Rosberg, mentre è solo sesto Kimi Raikkonen, autore di una gara mediocre e per niente brillante. Chiudono la Top 10 Ricciardo, Hulkenberg, un sorprendente Sainz (partito ventesimo, ndr) e Perez.