Evitare la Hypersoft sarebbe un gran vantaggio in gara, ma non sarà facile
26 Maggio 2018 - 8:57
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GP Monaco
La gomma rosa ha mostrato tanto graining nella simulazione gara, ma superare il taglio del Q2 con la Ultrasoft sarà un'impresa ardua anche per i top team

Introdotta per la prima volta in stagione dalla Pirelli a Monte Carlo, la Hypersoft si è dimostrata molto efficiente sul giro secco, con tanto più grip rispetto alla Ultrasoft. La gomma rosa consente alle monoposto molto più grip sul giro secco rispetto alla Ultrasoft, con un gap di circa un secondo dal punto di vista delle prestazioni, ma non si è dimostrata così facile da gestire nei long run.

Per questo motivo riuscire a qualificarsi per il Q3 con la gomma viola potrebbe rappresentare un importante vantaggio in vista della gara di domenica, consentendo ai piloti una prima parte di gara molto più lunga e ai team una maggiore flessibilità nelle strategie, soprattutto nel caso (altamente probabile a Monaco, ndr) di un ingresso della Safety Car.

Alla luce di quanto detto, però, a causa del gap di almeno un secondo tra le due mescole più morbide della gamma Pirelli 2018, uscire indenni dal Q2 con le Ultrasoft potrebbe non essere così semplice anche per i tre top team (Mercedes, Ferrari e Red Bull), che più volte su altre piste hanno adottato una tattica simile.

“La Hypersoft è una mescola piuttosto aggressiva, quasi esclusivamente da qualifica – ha affermato il direttore tecnico della Force India, Andy GreenPer questo motivo in gara potrebbe creare dei problemi, soprattutto per via del blistering visto nelle simulazioni di passo gara giovedì. Alcune monoposto più veloci proveranno senz’altro a qualificarsi con la Ultrasoft, ma potrebbe essere una mossa rischiosa su questo circuito. Staremo a vedere, quel che è certo è che lo spettacolo ne gioverà”.

“La gomma rosa è almeno due volte più morbida rispetto alla Ultrasoft – ha aggiunto il direttore tecnico della Renault, Nick ChesterE’ una mescola difficile da gestire soprattutto sull’anteriore per via del graining, fenomeno che si accentua nel caso in cui la monoposto tende a essere sottosterzante”.

Anche secondo il responsabile della Pirelli, Mario Isola, superare lo scoglio della Q2 con la Ultrasoft sarà un compito arduo perfino per i sei piloti più veloci di quest’anno, ma non è una strategia da escludere a priori: “La Hypersoft è una mescola molto morbida e prestazionale, per cui ci aspettavamo un degrado piuttosto alto nelle simulazioni di passo gara. Abbiamo visto tutti i team lavorare sul set-up della vettura per cercare di ridurre il graining all’anteriore sinistra, ma anche l’evoluzione della pista giocherà un ruolo importante in tal senso. Ci aspettiamo di avere meno graining sabato e domenica, quando si avrà un asfalto più gommato rispetto alle prime libere del giovedì”.

“Considerando il grande gap presente tra Hypersoft e Ultrasoft, non credo che qualcuno cercherà di qualificarsi con la gomma viola, a meno che non ci sia qualcuno che non riesca a trovare una soluzione per limitare il fenomeno di graining – ha aggiunto IsolaSe qualcuno, però, dovesse riuscirci, è molto probabile che vada a impostare una strategia a uno stop in gara, tirando in ballo la mescola Supersoft. Secondo me sarà piuttosto difficile, ma vediamo cosa succede sabato mattina nelle FP3, quando i team cercheranno di capire l’evoluzione della pista e prepararsi per le qualifiche”.