Eroico Crutchlow! Vittoria a Termas e leadership del mondiale
09 Aprile 2018 - 1:04
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GP Argentina
Il pilota inglese vince una gara rocambolesca davanti a Zarco e Rins. Quarto Miller, a terra Rossi dopo un contatto con Marquez.

È successo davvero di tutto in questa gara. Griglie di partenza inventate, ride through, rimonte, sorpassi al limite, sorpassi oltre il limite, polemiche, delusioni ma soprattutto sorprese. Quel che è certo è che Cal Crutchlow ha ottenuto una meritatissima vittoria, lucido nell’attendere il momento giusto per piazzare la zampata decisiva e portarsi a casa la corsa. Questa vittoria permette a Cal di issarsi in cima alla classifica mondiale: un gran bel risultato per un pilota “privato”. Seconda piazza per un sempre più convincente Johann Zarco sulla M1 del team Tech3, in lotta tutta la gara per il gradino più alto del podio, si è dovuto arrendere solo nel finale all’ottimo spunto del pilota inglese. Terza posizione per un solidissimo Alex Rins, che cancella lo 0 del Qatar e da la dimostrazione che la Suzuki è in netta crescita e che più di qualche soddisfazione se la potrà prendere durante la stagione. Quarto posto per il poleman Jack Miller. Il pilota australiano è stato fatto partire sì dalla prima casella, ma con circa mezza griglia di vantaggio rispetto agli altri piloti, in segno di “riconoscenza” per aver montato le gomme slick senza essere passato prima dai box per il giro di ricognizione: una scelta piuttosto imbarazzante, dato che il vantaggio consegnato a Miller è stato nullo. Jackass è rimasto a lungo in testa alla corsa, fra traversi e sbacchettate, ma che a pochi giri dal termine, a causa di una digressione sul bagnato si è dovuto accontentare di una onorabilissima quarta piazza. Dietro i primi quattro il vuoto prima di arrivare alla prima delle Yamaha ufficiali, ovvero quella di Viñales, lentissimo nella prima parte di gara, poi autore di buoni giri prima di arrendersi nel corso dell’ultimo giro al sorpasso di Marquez. 

Capitolo Marquez. Il pilota di Cervera è stato autore di una formidabile rimonta, praticamente dal fondo della classifica, in seguito ad un ride through comminatogli per aver ripreso la stessa posizione in griglia dopo che gli si era spenta la moto, cosa non prevista dal regolamento. A suon di giri veloci Marquez ha sverniciato gran parte dei piloti, commettendo però degli errori dettati dalla foga fondamentali, come entrare di prepotenza su Aleix Espargaro ed infine centrare in pieno stile bowling Valentino Rossi. Un azione di gara inutile, dato che il pilota spagnolo aveva un ritmo nettamente più veloce del pesarese, e avrebbe potuto sorpassarlo più agevolmente e più regolarmente qualche curva più tardi. Ciò è costato a Marc una penalizzazione di 30 secondi, il che lo ha fatto scivolare dalla quinta posizione conquistata “sulla pista” fino alla diciottesima, proprio davanti a Valentino Rossi, rialzatosi dopo il contatto e visibilmente contrariato per il comportamento di Marquez. Lo stesso Marquez, al termine della gara, si è diretto verso il box Yamaha del 46 per scusarsi, ma qui è stato fermato e poi respinto dallo staff del Dottore.

Ritornando alla classifica, buona sesta posizione (per come si era messo il weekend) per Andrea Dovizioso, che scivola al secondo posto nel mondiale ma incrementa a 13 i punti di vantaggio sul suo diretto rivale Marquez. Settimo un consistente Tito Rabat sulla Ducati GP17, davanti a Iannone, al bravissimo Syahrin e a Petrucci. Gara ancora una volta sottotono per Jorge Lorenzo, 15° e mai inquadrato dalla regia internazionale. A punti i rookies Nakagami, 13°, e Morbidelli, 14°. Ritirato d’eccezione Dani Pedrosa, out nel primo giro in seguito ad un contatto con Johann Zarco.

Prossima gara ad Austin. Farà molto caldo…