La Grand Prix Commission, riunitasi lo scorso weekend a Losail, ha discusso e approvato diverse novità con effetto immediato, che entreranno in vigore già a partire dal prossimo Gran Premio di Argentina. Gli ambiti interessati vanno da quello tecnico a quello sportivo e disciplinare.
Una delle decisioni più importanti riguarda la patente a punti dei piloti, che ha di fatto condizionato e non poco la lotta per il titolo 2015 tra Marc Marquez e Valentino Rossi, con la vicenda di Sepang e la conseguente retrocessione in griglia del Dottore nella successiva e ultima gara dell’anno a Valencia. A tal proposito, la Gran Prix Commission ha deciso di eliminare il decurtamento dei punti dalla patente dalla lista delle sanzioni. Dalla nuova stagione, infatti, è a disposizione del collegio dei commissari un’ampia gamma di penalità applicabili, anche se non è ancora chiaro se e come si arriverà a punizioni più pesanti. In tale ambito, inoltre, è stata confermata l’impossibilità di ricorrere in appello contro una decisione del Pannello Stewards se quest’ultima è di tipo disciplinare.
E’ stata ufficialmente deliberata la procedura relativa al ‘flag to flag’, peraltro già adottata nel primo appuntamento stagionale in Qatar. Durante questa procedura in gara e durante il normale svolgimento delle qualifiche, il numero dei meccanici impegnati attorno a un prototipo della classe regina è stato limitato a sei per Q1 e Q2, mentre scende a quattro per tutte le altre sessioni. Per i meccanici presenti in pit lane, inoltre, è previsto l’obbligo del caschetto protettivo.
Infine, per quanto concerne il regolamento tecnico relativo a Moto2 e Moto3, è stato imposto divieto nell’uso del titanio come materiale nella costruzione dei prototipi, per i seguenti componenti: sospensioni, manubrio, basculanti e perni. Per la costruzione di tutte queste parti è anche vietato l’utilizzo di leghe leggere.