Tra i tanti calendari ufficializzati dal Consiglio Mondiale della FIA appare anche quello del WTCC. Come si vociferava da qualche mese a questa parte, gli organizzatori hanno deciso di non inserire la tappa italiana di apertura del mondiale che, negli ultimi anni, si è sempre corsa nell’Autodromo Nazionale di Monza. Una brutta tegola per tutto il motorsport nazionale e per l’autodromo brianzolo che, dopo la Superbike, perde un altro campionato di spicco a livello globale. Il mondiale comincerà nel mese di aprile con l’apertura della stagione che verrà spostata a Marrakech, seguita dal gradito ritorno della Francia (Paul Ricard) e dai classici appuntamenti di Ungheria (Hungaroring), Slovacchia (Slovakiaring), Austria (Salzburgring) e Russia (Moscow Speedway). Il ritorno della Francia è dovuto soprattutto alla Citroen che ha preteso un Gran Premio di casa nel corso della stagione. La sessione europea si concluderà nel mese di giugno e proprio in tal senso bisogna segnalare il gradito ritorno di Spa. Dopo l’appuntamento in Belgio tutte le squadre imbarcheranno le proprie vetture per l’America (Argentina e USA) a cui seguirà il gran finale in Asia (Cina, Giappone e Macau).
Un appuntamento ogni 15 giorni per un calendario davvero molto ricco che non permetterà errori. Considerando la vicinanza delle tappe sarà praticamente impossibile eseguire dei test durante l’intero arco della stagione. Considerando i nuovi regolamenti che entreranno in vigore dalla prossima stagione (aerodinamica più estrema e motori più potenti) sarà importante impostare un progetto di base che non presenti eccessivi errori. Come al solito nel mese di agosto i motori verranno spenti per il classico periodo di pausa estivo. A nostro modesto parere l’assenza di un costruttore italiano ha pesantemente influenzato la scelta di non rinnovare l’appuntamento italiano di Monza. La Lada ha spinto per un GP in Russia, stesso discorso per Honda in Giappone e Citroen in Francia. Conti alla mano l’appuntamento di Monza è risultato quello più sacrificabile e se ci aggiungiamo le enormi difficoltà burocratiche che attualmente sta affrontando il circuito brianzolo il gioco è praticamente fatto. Da notare l’assenza anche del tracciato cittadino di Oporto che però rientrerà in calendario dal 2015.
Vi riportiamo il calendario 2014: