Bernie Ecclestone, in un’intervista alla rivista Campaign Asia-Pacific, ha spiegato che i giovani non hanno nulla da offrire al mondo della Formula Uno. Secondo il Mr E, un’eventuale arrivo dei social non porterebbe nessun beneficio alla Formula Uno, né tanto meno una politica di marketing indirizzata sui giovani. Ecclestone, nonostante il picco di ascolti fatto registrare durante l’ultima stagione, intende proseguire sulla strada intrapresa qualche anno fa, ovvero una Formula Uno che punta decisa sul business economico. Una vera e propria vetrina per sponsor e grandi gruppi pronti ad investire milioni di dollari sull’intero sistema.
Ecco le parole di Ecclestone: “Io non sono interessato a Twitter, Facebook o qualunque altra cosa senza senso. Ho cercato di comprendere queste cose, ma sono vecchio stile. Non ci vedo nulla. E non so nemmeno cosa la cosiddetta ‘generazione di giovani’ voglia, nemmeno loro lo sanno. La sfida sta nel cercare l’audience prima di tutto. È vero che dovremmo usare i social per promuovere la Formula 1, ma non so come. Dicono che i giovani guardino le gare su tablet e cellulari, ma non è detto che guardino la F1. Ci sono dei limiti con queste tecnologie e con la quantità di tempo nella quale le persone possono vedere qualcosa. Ecco perché non sono un supporter dei social media.”
Ecclestone ha proseguito il proprio attacco alla società moderna puntando il dito contro i giovani: “Se hai un brand che vuoi far vedere a milioni di persone, posso riuscire a posizionarlo davanti alla TV.Ora, dovrei trovare un canale per attirare i giovani a vedere la F1 perché nessuno vuole mostrargli un brand? Loro non sono per nulla interessati alla Formula 1. I giovani vedono il brand Rolex, ma ne compreranno uno? Non possono permetterselo. O l’altro nostro sponsor, la UBS: i giovani se ne fregano delle banche. Ecco cosa penso. Non so perché le persone vogliano concentrarsi sui giovani. Perché vogliono farlo? Vogliono vendergli qualcosa? Moltissimi non hanno soldi. Non c’è motivo per il quale debbano dare un messaggio a questi giovani, perché essi non comprano nulla e se i venditori puntano a questo audience, forse dovrebbero pubblicizzare la Disney.”
La Formula Uno, almeno secondo quanto dichiara Ecclestone, continua ad essere un bacino pubblicitario abbastanza ampio, con diversi marchi che continuano a investire sul prodotto F1: “Ci sono molti posti in cui i brand possono mettere soldi, perché ci sono molti più sport in TV. Penso che alcuni brand approccino male la cosa. Spendono poco in molti sport diversi che non restituiscono l’investimento. Se io piazzo un nuovo brand fuori oggi, le persone lo vedranno e ne parleranno e scriveranno di esso. La Rolex sta facendo un ottimo lavoro. Red Bull sta facendo un lavoro superbo. Noi abbiamo anche Singapore Airlines, UBS e Emirates che stanno facendo un ottimo lavoro.”