Continua la serie di botta e risposta sul tema caldo delle nuove qualifiche, che non hanno di certo appassionato fino in fondo il pubblico televisivo e quello sulle tribune nel primo appuntamento in Australia lo scorso sabato.
Dopo un primo momento in cui tutti sembravano d’accordo nel mettere da parte il nuovo sistema per tornare a quello precedente, Pirelli e Force India hanno affermato di non essere stati totalmente delusi da quanto visto a Melbourne. Per questo la FIA ha proposto alla F1 commission una sorta di soluzione intermedia tra il vecchio e il nuovo format da utilizzare solo in Bahrain, in modo da prendere del tempo per mettere a punto la versione definitiva per il resto della stagione 2016 (vedi Qualifiche: possibile soluzione intermedia?).
Tuttavia per Bernie Ecclestone non cambierà nulla nel prossimo weekend di gara nel deserto del Bahrain, dove con moltissima probabilità assisteremo allo stesso tipo di qualifiche pesantemente criticato in Australia.
“Onestamente anche io sono rimasto un po’ disorientato sabato a Melbourne. Negli ultimi minuti della Q3 ci si aspettava molta attività in pista per decidere la pole, invece era tutto già deciso 5 minuti prima della bandiera a scacchi” – ha commentato il capo della FOM – “Certamente si può migliorare. Le cose vanno sperimentate prima di essere approvate, non si può andare alla cieca. Per ora non c’è l’unanimità per ritornare al vecchio formato già in Bahrain, per cui se devo dire la mia non ci sarà alcuna novità a Sakhir rispetto a Melbourne. La FIA e Charlie Whiting hanno voluto fortemente il nuovo sistema, non io, ma diamo tempo al tempo, sono sicuro si troverà la soluzione migliore”.
Ancora una volta Ecclestone se ne lava le mani davanti alle difficoltà e soprattutto davanti agli errori che lui, più di tutti, ha spinto a commettere. La speranza è che si arrivi presto a un compromesso sensato per il bene dello sport e della Formula 1. Tutto è rimandato alla votazione della F1 commission che avverrà oggi alle 17.