Una cosa della nuova Formula 1 che non va giù alla maggioranza degli appassionati è il suono dei nuovi motori V6 Turbo. E tra questi appassionati spunta anche il caschetto bianco di Bernie Ecclestone, il padre padrone della Formula 1. Infatti, le polemiche derivate dalle dichiarazioni degli organizzatori del Gran Premio d’Australia e dalle lamentale del pubblico di Melbourne non hanno fatto altro che aumentare le perplessità e le critiche di Ecclestone sulle Power Unit e sul loro suono quasi inesistente.
Insomma, questo ‘suono silenzioso’ prodotto dalle Power Unit non va proprio giù quasi a nessuno, tanto da far pensare al boss della Formula 1 di trovare una via per migliorarne il rombo. Ed ecco l’estratto dell’intervista di Ecclestone al giornale australiano The Age, in cui parla proprio di questo: “Non sono indignato per il rumore, sono inorridito per la mancanza del rumore stesso. E mi dispiace di ribadire il concetto che ripeto da ormai mesi e mesi. Per questo ho già parlato con Jean Todt di trovare un modo per far tornare le monoposto ad aver un suono da macchine da corsa. Dobbiamo vedere cosa si può fare e cercare di decidere di agire in fretta, perché poi può essere troppo tardi. Rischiamo di perdere molti tifosi in questa maniera“.
Poi Ecclestone affronta il tema sollevato dagli organizzatori della gara australiana, di fare causa alla FIA e di rivedere il contratto con la Formula 1, dopo le lamentel derivanti sempre dal suono delle vetture: “Ron Walker (Presidente dell’organizzazione del Gran Premio d’Australia) ha perfettamente ragione quando dice di rivedere il loro contratto. Alcuni dei promotori della gara hanno parlato direttamente con me oggi e mi hanno mostrato tutte le loro delusioni riguardo la nuova Formula 1. Ho parlato anche con Luca di Montezemolo e mi ha confidato che non ha mai ricevuto così tante mail di protesta e di lamentela come negli ultimi giorni. Questa non è più Formula 1“.