Sono passati 22 anni da quando Giovanna Amati prendeva parte al suo ultimo week-end in Formula Uno. Da quel momento in poi, per svariati motivi che non stiamo qui a raccontarvi, nessuna donna è riuscita a prendere parte ad una sessione ufficiale di un week-end di Formula Uno. Tutto questo fino a domani, perchè Susie Wolff, test driver della Williams Martini Racing, porterà in pista la FW36 di Valterri Bottas durante le FP1. Una donna in Formula Uno non si rivedeva da ben 22 anni (anche se la Amati non è mai riuscita a qualificarsi), tantissimo tempo se consideriamo quante cose sono cambiate negli ultimi anni. Susie Stoddart, ex pilota DTM e attuale moglie di Toto Wolff, farà il suo esordio in F1 nella FP1 di domani, una giornata che, con ogni probabilità, ricorderà per il resto della propria vita.
La Wolff si iscrive in un club ristretto a sole cinque donne, tra cui fa parte la nostra “Lella” Lombardi, unica ragazza che è riuscita a centrare un piazzamento a punti in un appuntamento ufficiale. Ricordiamo che la Wolff è già salita sulla FW36 durante i test di Barcellona, quando, insieme a Felipe Nasr, portò avanti il programma di sviluppo del team durante il secondo test in-season della stagione. Da notare anche gli ottimi tempi fatti segnare durante i rookie test dello scorso anno, quando, proprio sul tracciato di Silverstone, fece il suo esordio a bordo di una vettura di Formula Uno. Un anno dopo avrà l’onore di prendere parte ad una sessione ufficiale, una bella soddisfazione per una ragazza che ha sempre sognato di guidare una vettura di Formula Uno.
Ecco il commento della Wolff: “Sono molto emozionata è una grande opportunità ed ho lavorato a lungo per ottenerla. Quando sono arrivata nel contesto della Formula Uno nessuno sapeva se sarai riuscita a fare 10 giri o 50, perché non c’erano riferimenti sull’impatto fisico di una donna. Poi tutto è andato molto bene. Sono orgogliosa di far parte di una squadra storica come la Williams, ed anche di scendere in pista nel weekend del 50° compleanno di Silverstone. Ma quello che faccio è soprattutto per me. Se poi la mia attività è di ispirazione ad altre ragazze, ben venga».