Finale di stagione letteralmente coi fuochi d’artificio per il DTM: oltre alle classiche battaglie in pista, la fine della gara è stata celebrata in maniera quasi cinematografica, con tutte le vetture (macchine di sicurezza comprese) che hanno sfilato lungo la pista di Hockenheim tra i fuochi d’artificio. Grande gioia per i primi tre arrivati, ovvero Jamie Green (alla sua quarta vittoria stagionale), Matthias Ekstrom ed Edoardo Mortara, autore di una grandissima gara partendo dal 13° posto in griglia. Festa anche per Pascal Wehrlein, fresco campione della categoria, nonostante l’ultimo posto in gara. Gara 2, poi, ha anche sancito quale casa avesse vinto il titolo Costruttori: contro ogni pronostico, visto il pessimo inizio di stagione, a trionfare è la BMW, che si porta a casa il trofeo tra i costruttori con 10 punti di vantaggio sulla Mercedes.
Per quanto riguarda la mera cronaca della giornata agonistica, questa mattina la pole è andata a Gary Paffett e alla sua Mercedes: l’inglese si è messo dietro le Audi di Green ed Ekstrom, ma in gara, poi, non è riuscito a sfruttare al meglio la posizione di vantaggio, chiudendo addirittura al 9° posto. In partenza tutto regolare, con Paffett che mantiene il 1° posto e Martin che scatta fortissimo dalla quinta piazzola, ritrovandosi 3° dopo due curve. Ma la leadership di Paffett dura poco: infatti, al 4° giro l’inglese viene sorpassato da un arrembante Green e il suo passo continua ad essere inferiore rispetto al resto dei piloti di testa. Anche Ekstrom, come Green, dimostra di aver qualcosa in più rispetto agli altri e passa Martin e Paffett nel corso di due giri, salendo dal 4° al 2° posto. Al 7° giro si chiude malamente la travagliata stagione del campione 2014 Marco Wittmann, costretto al ritiro dopo che sulla sua BMW era volato via il cofano motore dopo un contatto con Wehrlein. Davanti, intanto, Martin sprofonda in classifica, venendo passato in successione da Tambay, Molina, Di Resta e Scheider nel corso di due tornate. Il francese ha una marcia in più e lo dimostra andando a riprendere un sempre più in difficoltà Paffett e ritrovandosi 3°. All’11° giro Blomqvist, nel tentativo di superare Wehrlein, tampona l’incolpevole Wickens e per l’inglese della BMW scatta automaticamente il drive through. A questo punto dalla gara inizia il valzer dei pit-stop, con Paffett che viene ulteriormente affossato dal suo team, che compie una sosta lentissima e perde ben 5 posizioni, e Mueller che si prende un drive through per unsafe release. Al 16° giro Tambay viene eliminato dalla corsa per il podio, venendo tamponato violentemente al tornantino da Vietoris, che gli spezza la sospensione posteriore destra; però la Mercedes era stata precedentemente ostacolata da Molina, vero fautore dell’incidente e, proprio a causa di ciò, lo spagnolo verrà punito con un drive through. Ad approfittare di questo marasma è Edoardo Mortara: l’italiano, partito 13°, è l’ultimo ad effettuare la sosta, ma, grazie ad un ritmo gara poderoso, riesce a rientrare in pista 5°, subito dietro a Scheider e Di Resta in lotta per il podio. Grazie alle gomme più fresche e performanti, poi, Mortara passa prima il tedesco e poi l’inglese nel corso di due giri e si prende un 3° posto insperato dopo una qualifica deficitaria. A questo punto le posizioni rimangono pressoché inalterate e la gara scorre via fino al 39° giro, ultimo giro della corsa. Oltre ai tre sul podio finiscono a punti anche Di Resta, Scheider, Martin, Da Costa, Paffett e Tomczyk. Gara da dimenticare, infine, per il neo campione Wehrlein, giunto ultimo a distanza siderale dai tre di testa, che sono stati i suoi principali antagonisti lungo tutto l’arco della stagione.
E così si chiude questo straordinario campionato 2015 di DTM, che fino all’ultimo ha regalato emozioni forti. Con la speranza che il 2016 sia l’anno giusto per il nostro Edoardo Mortara, autore di una stagione, comunque, esaltante e ricca di grandi soddisfazioni.